Capitolo 1

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<<mamma sono appena arrivata in hotel, tranquilla sto bene. Adesso vado agli studios>> sono al telefono con mia madre che era preoccupatissima per me. Oggi ho i provini per entrare ad Amici e ho i nervi a fior di pelle. <<buona fortuna piccola mia>> la ringrazio e chiudo finalmente la chiamata. Quando vuole sa essere tanto oppressiva. Sono in hotel e sto preparando la roba che mi potrà servire durante il provino. <<hai preso le punte?>> con me oggi c'è la mia migliore amica, Alessia, per supportarmi. <<si ci sono. Credo di aver preso tutto, possiamo andare>> controlliamo velocemente tutta la stanza e poi usciamo. <<sei pronta?>> ci stiamo avviando verso gli studi e la mia testa è in uno stato confusionale, da una parte vorrei mollare tutto, dall'altra vorrei andare lì e provarci. Ovviamente quella che decide è Alessia visto che mi sta trascinando. <<non sono pronta, ho troppa paura>> alza gli occhi al cielo e la guardo male. <<non devi preoccuparti perché tanto andrai bene>> annuisco come sempre. Siamo arrivate e c'è un sacco di gente, non credo di potercela fare, qua ci saranno un sacco di ballerini più bravi di me, non mi prenderanno mai. Entriamo dentro ed ecco che chiamano il primo gruppo. Io e Alessia intanto ci mettiamo da una parte e aspettiamo. <<io mi riscaldo un po'>> annuisce e controlla tutto quello che succede intorno a lei.
Il tempo passa, e insieme a lui un sacco di persone hanno già fatto il provino. Ormai siamo a fine serata e non ne posso più. <<Ale dai andiamo, sono stanca ormai hanno finito>> mi alzo e prendo la borsa. Dopo non so quanto tempo, non oppone più resistenza e mi segue distrutta. <<può entrare l'ultimo gruppo>> inizia a dire i nomi e finalmente pronuncia anche il mio. Mi giro di scatto e mi avvicino agli altri ragazzi chiamati. <<buona fortuna, spacca tutto>> l'abbraccio ed saliamo sul palco. <<eccovi qua. Voi siete l'ultimo gruppo. Allora io direi di iniziare da sinistra, quindi tu puoi fare un passo avanti e gli altri possono aspettare fuori il loro turno>> annuiamo tutti e usciamo. <<ci chiamano singolarmente>> si rilassa Ale e io divento sempre più nervosa. Riprendo a riscaldarmi così da non rischiare niente durante le coreografie. <<vedrai che cela fai. Io credo in te>> le sue parole mi riempiono il cuore, anche se è una mia amica, il suo giudizio per me è tutto. <<ok può entrare Carla>> mi alzo e prendo la borsa. <<fallo per lui>> annuisco e dopo averla abbracciata salgo sul palco. <<allora eccoci qua. Tu sei l'ultima per oggi>> annuisco e appoggio la borsa su un gradino. <<qua c'è scritto che sei una ballerina classica, però balli anche altri stili>> la Celentano mi mette un po' di timore. <<si, ballo anche latino americano e contemporaneo>> gli atri professori sembrano felici di questa risposta e dopo aver visto dei sorrisi da parte loro mi tranquillizzo un po'. <<allora vorremo vederti in un assolo di classico>> vado verso i gradini e mi metto le punte. Fanno partire la musica e do sfogo alle mie emozioni, lasciandomi andare completamente con la musica. Una volta finito, prendo un po' il respiro e aspetto un loro intervento. <<da quanto balli?>> Perché questa domanda? Ciò che ho fatto non è andato bene? Ho sbagliato qualcosa? Lo sapevo che non dovevo fare questo provino. <<dall'età di sei anni>> balbetto un po' mentre lo dico e annuiscono tutti insieme. <<si vede>> è un complimento o una critica?! E adesso che faccio? <<voglio vederti su qualcosa di diverso. Facci vedere qualcosa di contemporaneo>> mi tolgo le scarpette e mi metto in posizione. Il contemporaneo è lo stile che mi piace di più perché mi permette di mettermi a nudo. <<ok per noi va bene così. Sei candidata al banco di Amici>> li ringrazio felice e dopo aver preso la roba corro fuori. <<sono candidata al banco>> urlo abbracciando Ale, chi mi stritola. <<lo sapevo, lo sapevo che ce l'avresti fatta>> usciamo dagli studi e torniamo in hotel. <<ma tu hai sentito o visto qualcosa?>> mi butto sul letto distrutta e lei mi segue. <<si ho visto tutto da uno schermo>> aiuto che vergogna, quindi anche gli altri mi hanno vista. <<come mi hai vista? Si vedeva che ero tesa?>> mi sistemo nel letto e prendo il cellulare. <<un po' però sei riuscita a mascherarlo bene>> tiro un respiro di sollievo, e poi chiamo mamma per darle la notizia. <<ah figlia mia che bello, sono sicura che tuo padre sarà felice per te come lo sono io>> ed ecco che una piccola lacrima invade il mio viso e subito Ale si preoccupa di asciugarla. <<lo so>> dopo aver passato una buona mezz'ora al telefono con lei, andiamo a cena. Abbiamo deciso di restare in hotel visto che domani ci sarà la puntata e ho bisogno di riposare. <<vedrai che domani andrà bene. Se non dovessi passare, non finisce il mondo, vai avanti per la tua strada. Vedrai che poi prima o poi troverai una porta aperta>> ha ragione, però non è semplice, perché un no è difficile da digerire soprattutto se ne hai già preso tanti. <<adesso riposiamo però perché sono stanchissima>> annuisce e ci corichiamo spegnendo tutto.
La sveglia suona, segno che sono le sei e mezza. Ci alziamo e a turno andiamo a lavarci. <<se tu apri l'acqua calda del lavandino a me esce l'acqua fredda. Quante volte devo ripetertelo?>> mi lamento per la centesima volta e puntualmente ricevo una risata. <<ho finito, puoi lavarti tranquillamente>> sbuffa ed esce dal bagno. Finisco di lavarmi e la raggiungo prendendo la roba che mi devo mettere. <<vestiti comoda ma carina. Ti vedranno un milione di persone>> se avevo un po' di agitazione prima adesso sono in ansia. <<grazie per il consiglio>> alzo gli occhi a cielo e mi sorride. Ci cambiamo e poi scendiamo a fare colazione. <<certo che sarà figo stare lì davanti a quel pubblico che urla e che fa il tifo>> eh si, stupendo. Per come sono fatta io, queste cose mi metto molta più agitazione e paura. Mi sento giudicata davanti alle altre persone e questo non mi piace, perché mi fa chiudere in me stessa. <<Carla le punteeee>> urla uscendo dalla stanza con le l'unte in mano. <<ops>> le prendo e le metto in borsa. <<se non ci sono io che ti ricordo le cose>> sospira e le do un bacio sulla guancia. Siamo un po' in ritardo infatti stiamo correndo. Arriviamo agli studi senza fiato e a tutti i ragazzi che hanno passato i provini stanno dando un microfono. <<io vado dentro. Mi raccomando fatti valere, e ricorda di guardare in alto a destra>> mi fa l'occhiolino e dopo averla abbracciata va via. Iniziò a riscaldarmi e mi metto le cuffie tre così da togliermi un po' di tensione. Ad un certo punto sento picchiettarmi sulla spalla e appena mi giro vedo una ragazza con i capelli ricci raccolti in una coda. <<piacere io sono Martina>> le stringo la mano e mi presento. <<cosa ci fai qua tutta sola?>> mi alzo e tolgo le cuffiette. <<mi stavo riscaldando>> annuisce e mi invita a seguirla. <<ragazzi lei è Carla>> mi presenta ad un gruppo di persone e mi sento in imbarazzo. <<balli?>> non ricordo il nome del ragazzo che me lo ha chiesto, però annuisco sorridendo. <<tu?>> ricambio la domanda e scopro che canta. Poi mi accorgo che sulla sua maglietta che scritto il nome ed ecco che mi ricordo che si chiama Skioffi. <<ragazzi tutti pronti tra cinque minuti iniziamo>> ecco che ritorna l'ansia. Cerco di respirare e di concentrarmi sulle coreografie. <<via>> urla il pubblico ed ecco che in studio si scatena il delirio quando entra Maria. Entriamo anche noi e ci sistemiamo su un lato del palco. Piano piano vengono chiamati i cantanti e poi ecco che arriva la corale di ballo e mi metto in posizione insieme agli atri ballerini che ho conosciuto in precedenza.
<<ok allora come sapete adesso vi dirò chi è passato e chi invece no>> annuiamo e ci mettiamo tutti in riga. Fa i vari nomi e quando arriva al mio...

UN INCONTRO INASPETTATO Where stories live. Discover now