Ombre dal passato

4 0 0
                                    

«Signore, un messaggero proveniente da... Epsilon Corvi5... vi sta aspettando, Signore.»

Hayato annuì con un cenno del capo.

In qualche modo, ci avevano scoperti.

«Hayato! Allora sono vere le voci che circolano, hai davvero abbandonato il Consiglio dei Saggi per rintanarti in questo avamposto sperduto e per cosa poi? Per fare da balia a una mocciosa... se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei...»

Quella voce inaspettata aveva preceduto il suo ingresso trionfante nella stanza.

«Tu» rispose al suono di quella voce.

Una figura snella, sinuosa, avvolta in una tuta nera dall'effetto seconda pelle che non lasciava nulla all'immaginazione. I lunghi capelli neri legati dietro la nuca, cadevano morbidi lungo la schiena.

«Cosa vuoi?» chiese Hayato senza voltarsi.

«Ti sembra questo il modo di accogliere una vecchia amica?» rispose la donna con un'altra domanda.

Mei rimase in attesa di una risposta che non arrivò.

«Andiamo, sforzati almeno un po'. In memoria dei vecchi tempi» lo stuzzicò sfiorando con fare sensuale, la spalla di Hayato.

«Non abusare della mia pazienza. Dimmi cosa vuoi e vattene» rispose allontanandosi da quel tocco indesiderato.

«Oh, vedo che gli anni non hanno migliorato il tuo carattere. Eri intrattabile allora e sei intrattabile ora. Ma ti ricordo che questa è una Base Internazionale, ho il diritto di stare qui tanto quanto te. Perciò...»

«Mei...»

Hayato si voltò di scatto fulminandola con lo sguardo.

«Va bene va bene» rispose accennando un inchino di resa.

«Ho altro da fare. Non ho tempo per i tuoi giochetti.»

«Oh, rilassati, è con me che devi parlare»

«Con te?»

«Sorpreso, eh? Da quando te ne sei andato, per seguire la tua vocazione di "Salvatore di fanciulle indifese", le cose sono molto cambiate su EC5»

Hayato non rispose.

«Da quanto tempo non sei più in contatto con il nostro pianeta?»

«E tu come hai fatto a trovarmi?» chiese Hayato.

«Oh, devo ammettere che non è stato facile. No. Sei stato abile a nascondere le tue tracce ma, come ti ho detto, le cose su EC5 sono molto cambiate. Abbiamo di nuovo il controllo del pianeta. Tutti noi vi credevano dispersi in qualche punto oscuro dell'universo. Finché un giorno, per caso, abbiamo captato un segnale proveniente da Luna. Hayato, riattivando Luna avete trasmesso il segnale.»

Hayato annuì.

Aveva preso tutte le precauzioni del caso, ma il segnale trasmesso da Luna a tutti gli avamposti degli Antichi Padri era un rischio calcolato. Vista la situazione non avrebbe potuto agire diversamente.

«Perché proprio tu?»

«Qualcuno doveva farlo. E io mi sono candidata in nome della nostra vecchia amicizia. Se così vogliamo chiamarla.»

«Non siamo mai stati amici» disse Hayato

«Se lo dici tu.»

Chi è lei per te?

Mei prese una pausa.

«Ad ogni modo sono qui in veste ufficiale. Il mio compito è metterti al corrente sulla sorte di Epsilon Corvi5.»

«E tu non vedi l'ora.»

«Se me lo chiedi così... Sarà un vero piacere aggiornarti sugli ultimi avvenimenti» disse lasciandosi cadere comodamente sulla poltrona

«Cosa hai da guardare» chiese Hayato.

Mei accavallò lentamente le gambe.

«Uhm...» Mei lo osservò attentamente.

«Sì, sei proprio come ti ricordavo... bello e affascinante come pochi... mi costa dirlo ma la mocciosa ha buon gusto. Tu invece mi sorprendi, non pensavo che ti piacessero le... come posso definirla... anche se non ho ancora capito quale sia il tuo tipo... E sì che ho tentato in tutti i modi di sedurti ma... Quanto a lei, però, è riuscita ad averti nel suo letto... non vedo l'ora che finisca di fare la bella addormentata. Mi deve spiegare come ha fatto.»

«Tu non sai nulla di Noa»

Tu non sai nulla di noi

«No, non me lo dire... tu e lei non... per tutto questo tempo voi due non... Ops»

«Riferisci il messaggio e vattene.»

«Come vuoi. Comincerò dal principio. Come ricorderai, quando sei partito, il pianeta era devastato dall'epidemia. L'evacuazione del pianeta non fu globale. Molti decisero di rimanere e organizzare la resistenza.»

«Avevo dato precise disposizioni, per quale motivo i miei ordini non sono stati eseguiti?»

«Per te.»

Mei si prese una pausa.

«Una forma folle di gratitudine, a mio avviso, ma contenti loro. Si convinsero che se ti avessero dato ascolto non sarebbe accaduto nulla. Pensarono di rimediare al guaio organizzando la resistenza e combattendo fino all'ultimo uomo sul pianeta. Avrebbero combattuto. Vincere o morire. Per te.»

«Perché mi hanno lasciato partire nascondendomi la loro intenzione di restare ?»

«Non ti avrebbero mai separato da Noa. Avevi fatto tanto per loro.»

«E tu? Che ruolo hai in tutto questo?»

«Io me la cavo sempre, dovresti saperlo.»

«Non mi hai ancora detto perché sei qui.»

«Hanno bisogno di te e hanno progetti interessanti per te e per il futuro del pianeta. Hayato, è arrivato il momento per te di tornare a casa.»

«Sono già a casa.»

«Andiamo non essere sciocco. Davvero vuoi marcire qui? Per il resto dei tuoi giorni? Che spreco!»

«Se sarà necessario.»

«Hayato, non puoi rifiutare, non è da te! Se è per Noa, puoi portarla con te. Qui o lì, cosa cambia per lei. Non...»

«Taci e sparisci dalla mia vista.»

«Come vuoi, ma sappi che non me ne andrò senza di te.»

Fece tre passi indietro e uscì furiosa dalla stanza.

Non sa nulla di noi
❤️

Il Libro del Corvo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora