Momenti...

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Il mattino seguente mi svegliai all'improvviso

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Il mattino seguente mi svegliai all'improvviso.

Ormai era giorno inoltrato.

Epsilon Corvi brillava alta nel cielo.

Temevo di aver sognato tutto.

Mi voltai, Hayato dormiva ancora.

Non era un sogno.

Era tutto vero.

Rimasi a guardarlo.

Sei così bello
E forte
Non mi stancherei mai di guardarti
Tu sei qui, accanto a me
Io sono accanto a te
e vorrei... vorrei

Oh, ma cosa sto pensando.

Meglio indirizzare i miei pensieri su qualcos'altro.

Su qualcosa di più urgente, ad esempio non avevo niente da mettermi.

Di mio avevo solo la spada e gli abiti con cui ero arrivata.

Sarei dovuta andare a casa mia, a prendere le mie cose.

Sospirai.

Avrei dovuto affrontare mio padre.

Sarebbe andato su tutte le furie.

Immaginavo già cosa avrebbe detto.

Avrebbe parlato di onore e disonore.

Non l'avrei sopportato.

Non oggi.

Anche se avevo la sensazione che sapesse già di noi.

Ma non mi andava di vederlo.

Non oggi.

Trovavo strano il comportamento di mio padre.

Era passato da adorazione a rabbia.

Non ne capivo il motivo.

Strano.

Davvero strano.

Per quanto fosse straziane allontanarmi da Hayato, ora dovevo cercare qualcosa di pulito da indossare.

Mi alzai in silenzio.

Con mio grande stupore vidi, accanto al futon, un abito accuratamente piegato, delle calze e dei sandali.

Non ricordavo di averli visti.

Non mi feci troppe domande, li presi e senza fare rumore uscii dalla stanza.

Sicuramente avevo bisogno di togliermi l'aspetto vagabondo che avevo da fin troppo tempo.

E indossare finalmente abiti femminili.

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