Una dolce tortura

39 6 53
                                    

L'alba.

Ero sveglia da molto tempo.

Avevo la sensazione di essere rimasta sveglia tutta la notte.

Avevamo dimenticato di chiudere i pannelli esterni.

La luce del giorno illuminava tutta la stanza.

Guardai fuori.

Si vedeva il lago e gli alberi.

Si sentiva il canto degli uccelli.

Una vista meravigliosa.

E un'aria fin troppo frizzante che entrava indisturbata nella stanza.

E un'aria fin troppo frizzante che entrava indisturbata nella stanza

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

I muscoli indolenziti a causa della posizione forzata.

E dal freddo del mattino.

Presto l'aria si sarebbe riscaldata.

Nel frattempo... si gelava.

Con la mano destra tastai intorno a me alla ricerca del piumino.

Avevo freddo e volevo coprirmi.

Non sapevo dove fosse finito.

La mano sinistra era impegnata ad accarezzare il capelli, lunghi e morbidi, dell'amore della mia vita.

Hayato aveva dormito tutta la notte con le braccia strette intorno alla mia vita e il viso sul mio cuore.

Desideravo che dormisse ancora un po'.

Lo avrei lasciato dormire tutto il tempo necessario.

«Sei sveglia?» mi chiese.

«Sì, ma torna a dormire. È presto» sussurrai.

Rimase in quella posizione ancora un po', accarezzandomi dolcemente il fianco destro.

Poi si sollevò e mi diede un bacio sulla fronte.

«Scusami, mi sono addormento» disse.

«È bello guardarti dormire...»

Mi abbracciò, ma non potei trattenere un gridolino di dolore.

Hayato si preoccupò.

«Non è nulla. Una notte intera sulla schiena e questi sono i risultati.»

«Direi di sì, ma niente che un buon massaggio non riesca a guarire» mi rassicurò.

«Perché non mi hai svegliato. Ti ho costretta a dormire in quella posizione scomoda.»

«Dormivi così bene» risposi accarezzandogli il viso.

«Ma tu sei riuscita a dormire un po'?»

Sorrisi.

«Oh, Noa» sussurrò.

Il Libro del Corvo Where stories live. Discover now