E Vita fu (parte 2)

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Poiché l'uomo sin dalla notte dei tempi non ha smesso mai di alzare gli occhi al cielo, ben presto si accorse della comparsa di quel gigantesco corpo celeste che illuminava il loro cielo notturno.

I popoli cominciarono a sospettare che quella fosse la nostra residenza ed essendo ai loro occhi degli dei, iniziarono a considerare quell'astro la dimora degli dei che dal cielo scendono in mezzo a loro per portare la scrittura, la matematica, la medicina, la magia.

Essere considerati delle divinità non ci era sembrato nulla di male. Al contrario, li rendeva più ricettivi ai nostri insegnamenti

Ma, con il passare del tempo, alcuni di noi purtroppo approfittarono della ingenuità di questi primitivi per trarne un profitto personale fatto di ricchezze e potere

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Ma, con il passare del tempo, alcuni di noi purtroppo approfittarono della ingenuità di questi primitivi per trarne un profitto personale fatto di ricchezze e potere.

Alcuni non faticarono a farsi assegnare ruoli di comando presso queste popolazioni, sfruttando la loro ignoranza e credulità.

Enfatizzando la loro persona con l'uso di maschere e copricapi che evocavano esseri non umani e, facendo un uso indiscriminato della nostra tecnologia, alimentavano la loro paura e superstizione.

Si stabilirono definitivamente su Terra e cominciarono a costruire edifici sontuosi che fossero all'altezza del ruolo di divinità che ricoprivano e, al tempo stesso, incutessero timore.

I nostri sofisticati mezzi, in breve tempo tagliavano, con precisione chirurgica, pietre di grandi dimensioni.

Altri dispositivi, in grado di alterare la materia, agivano sul peso specifico di questi blocchi facendo sì che un limitato numero di schiavi fosse sufficiente per spostarli con il minimo sforzo.

Purtroppo ci giunse voce che tutti coloro che lavorarono alla realizzazione di questi lavori, e videro con i propri occhi ciò di cui eravamo capaci, furono messi a tacere.

Per sempre.

All'interno di questi edifici nascosero tutta la nostra tecnologia, protetta da sguardi indiscreti.

Il loro segreto doveva essere ben custodito all'interno di camere sigillate, e reso inaccessibile da infiniti labirinti, passaggi segreti e, sempre facendo leva sulla paura e superstizione delle popolazioni terrestri, le più disparate maledizioni che sarebbero ricadute su tutti coloro che avessero avuto l'ardire di violare quelle sacre dimore.

L'oggetto più prezioso in esse custodito era il sarcofago. Indispensabile per i processi di guarigione e la rigenerazione cellulare.

In realtà si trattava di una capsula criogenica, posta all'interno di un guscio di granito, per l'animazione sospesa. Al suo interno temperature molto basse provocano il rallentamento delle funzioni vitali, necessario per l'autorigenerazione cellulare.

Sebbene noi di Epsilon Corvi5 abbiamo un'aspettativa di vita molto lunga, ai limiti dell'immortalità, non siamo immuni alle malattie, che possono essere curate con l'ausilio del sarcofago, né alla morte, per la quale non vi è rimedio alcuno.

Spesso ci furono momenti di grande tensione, fra chi si opponeva a una tale ingerenza, preferendo mantenere un profilo basso, e chi, approfittando della ingenuità di questi primitivi, non voleva perdere tali vantaggi.

Tensioni che non passarono inosservate a nativi, considerandole "guerre tra divinità". Da esse impararono che, se si vuole qualcosa, basta usare la forza: il più forte vince e ottiene tutto ciò che vuole e il più debole soccombe.

Fine della storia.

Purtroppo, con tali costruzioni realizzate con tecniche avanzate in contrasto con il livello dello sviluppo della popolazione locale, lasciammo ovunque tracce della nostra permanenza su Terra.

Motivo per cui, oggi, voi non sapete spiegarvi il perché di tante costruzioni presenti in un periodo storico in cui non esisteva neanche le ruota.

Ma in quel momento non abbiamo pensato alle conseguenze a lungo termine.

Solo con il passare dei secoli ci rendemmo conto dell'errore commesso e della necessità di porvi rimedio, in maniera discreta.

Cercando di controllare, limitando al minimo indispensabile, il flusso delle informazioni scientifiche. Anche se questo poteva significare un sensibile rallentamento del vostro progresso.

Decidemmo così di abbandonare Terra, ma non i suoi abitanti.

Ci accorgemmo che qualcuno, non si sa come, era venuto a conoscenza di alcuni dei nostri segreti e usanze, continuando a tramandarle. Sebbene non con gli stessi risultati.

Andando via, portammo con noi ogni traccia della nostra presenza. Compreso il sarcofago.

I governanti che si susseguirono ne costruirono altri, nella speranza di uscire da essi completamente rigenerati. Ma quelli da loro costruiti erano dei semplici contenitori di pietra. E da lì, non è più uscito nessuno.

Avremmo continuato a aiutarvi, ma in maniera più discreta, fornendo a menti ritenute particolarmente brillanti, degli spunti sui quali lavorare.

Attraverso i sogni, o una conversazione del tutto casuale con un nostro inviato in incognito, trasmettevamo delle immagini.
Ad esempio l'uomo in grado di volare, le esplorazioni degli abissi, la possibilità di comunicare a distanza, i viaggi interstellari.

Lasciando a voi la libertà di scegliere su quale immagine lavorare e trovare le soluzioni.

Spesso ci vollero secoli prima che queste soluzioni arrivassero e queste immagini di pura fantasia diventassero realtà.
In quel caso fummo costretti a intervenire più con piccoli suggerimenti, ma alla fine ci siete riusciti.

Dopo svariati tentativi e fallimenti, alla fine le soluzioni sono arrivate.

Perché tutto ciò che immaginate, prima o poi si realizzerà... perché esiste già!

E con questo ho finito i capitoli che collegano questa storia all'Appartamento😰
Direi che dovrò tornarci su, ma per il momento devo pubblicarlo altrimenti non vado avanti con la storia😔
Lo scarabocchio egizio sbilenco è il dio Thot, solitamente rappresentato con la testa di Ibis (un uccello del Nilo) oppure con la testa di babbuino, toro. È una divinità dell'antico Egitto, dio della Luna, della matematica, della scrittura, della magia, del tempo, geometria

Spero vi piaccia.
Vi ringrazio tanto della pazienza 😍😍😍 con la quale mi sostenete

Il Libro del Corvo Where stories live. Discover now