Casa è dove sei tu

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Hayato tornò al tramonto.

Ero in giardino, cercando di far passare il tempo.

Lo vidi entrare in casa.

Lo seguii.

Lo vidi dirigersi verso la sua stanza.

Mi fermai davanti al pannello indecisa se fosse meglio entrare e vedere come stava, oppure allontanarmi e aspettare che fosse lui a raggiungermi.

Cercavo di risolvere questo dubbio quando all'improvviso si aprì il pannello.

«Ti giuro che non stavo...» cercai di giustificarmi.

Senza dire una parola mi abbracciò impedendomi quasi di respirare.

«Anche tu mi sei mancato e sono felice di vederti, ma così mi stritoli.»

Sentivo il suo respiro caldo sul collo.

«Scusami» disse.

«Le cose non sono andate come speravi, vero?»

«Vieni, sediamoci.»

Mi strinse la mano, entrammo nella sua stanza e ci sedemmo sui cuscini.

Hai lo sguardo fisso a terra
Sono accanto a te
In silenzio
Il tempo passa
Non posso vederti così
Parlami

Gli sfiorai una guancia facendo delicatamente voltare il suo bellissimo viso verso di me.

«È così grave?» sussurrai.

Allontanai la mia mano, ma lui la bloccò premendola sul suo viso.

Baciò il palmo della mano con infinita tenerezza.

E io soffrivo disperatamente perché mi sentivo inutile.

«Sono così ottusi da non rendersi conto che con le loro azioni sconsiderate potrebbero mettere in serio pericolo l'intera popolazione.»

Rimasi sconvolta da quelle parole.

«Siamo a questo punto.» sussurrai

Annuì col capo, sospirando.

«Posso fare qualcosa per te?» chiesi.

Prese il mio viso tra le mani.

«Nei prossimi giorni, sarò spesso alla sede del Governo.»

Continuò a guardarmi.

Annuii.

«Dovrai avere la spada sempre con te e rimanere in casa.»

Annuii.

«Promettimi che non ti allontanerai mai da Sakura.»

«Te lo prometto, non dovrai preoccuparti per me... ma così mi spaventi.»

Mi abbracciò.

Ero terrorizzata, ma cercavo di non darlo a vedere.

Non ero brava con la spada.

Se avessi dovuto difendermi da un nemico, non avrei avuto molte possibilità di uscirne viva.

Hayato mi guardò. Aveva capito.

«La mia è solo una precauzione, voglio che tu sia pronta nel caso accadesse qualcosa e io non fossi con te.»

«No! Fammi venire con te, io non sono grado di difendermi» avevo le lacrime agli occhi.

«Sakura, è maestra di spada. Mi fido di lei come di me stesso, ti lascio in ottime mani. Se ci saranno problemi ti prometto che lascerò ogni cosa e tornerò immediatamente da te.»

Il Libro del Corvo Where stories live. Discover now