Non proteggermi, amami

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«Perché lo fai? Perché fai tutto questo per me? Perché lo hai promesso a mia madre? Solo per questo?»

Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime.

«Mio padre vuole che mi sposi, e tu che farai? Continuerai a vegliare su di me? A togliermi dai pasticci? Ti vedrò ancora?»

Feci una pausa.

«Oppure sparirai dalla mia vita.»

Facevo fatica a trattenere le lacrime.

Mi voltai per andarmene.

Mi bloccò.

Sento il tuo respiro accelerato
Mi guardi in silenzio
I tuoi occhi mi implorano di capire
Ma il mio cuore vuole di più
Ora

«Dimmi che se mi sposerò con un'altro tu sarai felice per me» sussurrai.

«Dimmelo, ti supplico!»

«Non posso» sussurrò Hayato.

«Hayato io ti amo
Ti ho amato... da sempre!
Da prima ancora di capire il significato di queste parole!
Dalla prima volta che i miei occhi incontrarono i tuoi
Amo i tuoi occhi neri
Amo come mi guardi
Amo il tuo immenso generoso cuore
Amo il tuo sorriso
Amo come ti prendi cura di me
Amo ciò che sei
la tua essenza
Amo ogni cosa di te
Amo la spada perché mi unisce a te in un atto d'amore
anche se sono una frana
Amo la ruga sulla tua fronte quando ti arrabbi perché sono troppo lenta
Sono ossessionata dai tuoi capelli
Mi sveglio pensando a te
Mi addormento pensando a te
Ti amo con ogni cellula del mio corpo, ma io...» dissi con la voce rotta dal pianto.

Mi bloccai, non riuscivo a parlare perché mi mancava l'aria.

Stavo soffocando.

All'improvviso mi abbracciò.

Un abbraccio colmo di disperazione, mentre io mi lasciai andare al pianto.

Mi tenne stretta a sé, finché non mi calmai.

Sotto le orchidee bianche che pendevano dai tronchi.

«Sono qui con te, ora e per sempre. Non dovrai mai dubitare di questo.»

«Non hai risposto alla mia domanda.»

«Non avrei mai voluto farti soffrire. Il mio compito era vegliare su di te, proteggerti.
Senza farmi coinvolgere nella tua vita.
Solo così sarei rimasto lucido e avrei svolto il mio compito al meglio.
Con tua madre... ho perso lucidità nel momento in cui mi ha messo tra le braccia te.
Se solo ti avessi portato subito da tuo padre.
Invece ho sollevato il lenzuolino che ti proteggeva il volto.
Eri così piccola.
Ho visto il tuo visino e tu mi guardavi ignara di tutto l'inferno che era intorno a te.
Inconsapevole che avresti perso tua madre... per causa mia. Perché non sono riuscito a salvarla.
Forse se fossi stato più lucido e distaccato, forse...
Ho continuato a proteggerti, imponendomi di conservare la lucidità.
Mantenendo le distanze da te.
Poi mi resi conto che i tuoi sentimenti stavano cambiando.
Accendendo i miei.
E io stavo perdendo la mia lucidità.
Mi allontanai da te nella speranza che mi dimenticassi.
Ma avrei continuato a proteggerti sempre e comunque.
Ovunque tu fossi.
Invece ho capito che ero io a non poter dimenticare te.
Ti ho visto con quel ragazzo, il giorno prima del tuo diciottesimo anno.
Ho capito che ti avrei perso.
Lasciandoti l'orchidea ho voluto farti capire che io... c'ero, per te.»

«Ti ho sconvolto la vita, sarebbe stato meglio per te non...» sussurrai.

Si staccò da me.

Prese il mio viso tra le mani.

Mi baciò sulla fronte.

Mi mancava il respiro.

«Guardami...»

Eccoli, i tuoi occhi che io amo con tutta me stessa
Mi guardi con una intensità tale da togliere il respiro

«Sei la cosa più bella della mia vita, sei arrivata all'improvviso togliendomi dalla rigidità della mia vita.
In questo momento sto facendo ciò che il cuore mi dice.
Ma non sono ancora in grado di capire se sia un bene per te.»

«Non la devi neanche pensare una cosa simile, morirei senza di te.»

Ti aspetterò
Tutta la vita se sarà necessario

Non smise mai di accarezzarmi i capelli.

Tra le sue braccia, ritrovai, ritrovammo la pace.

Restammo così a lungo,

«Rientriamo?» mi sussurrò

«Sì.»

Mi cinse le spalle e ci avviammo verso casa.

Sakura premurosa come sempre aveva preparato la cena, ma non avevo appetito.

«Non se ne parla, mangia qualcosa prima di andare a dormire.»

Lo accontentai.

Poi mi preparai per andare a dormire.

Entrai nella stanza, Hayato non c'era ancora.

Ero distrutta, mi sistemai sul mio futon e tirai su il lenzuolo.

Mi addormentai.

Mi svegliai nel cuore della notte.

Le sue braccia mi cingevano stretta.

Le accarezzai, lentamente.

Volevo svegliarlo.

Continuai finché non sentii il suo respiro farsi irregolare.

Mi girai verso di lui e lo abbracciai.

Tu sei tutta la mia vita
Saprò abbattere quel muro
Avremmo trovato il modo di stare insieme
I nostri cuori ci avrebbero guidato

Hayato rispose al mio abbraccio e mi strinse a sé.

Stretti in un unico abbraccio.

Continuai ad accarezzare il suo viso, con le dita seguivo il suo profilo, la linea delle sopracciglia, il naso, scendendo giù sulle labbra perfettamente disegnate, il mento, e salivo su dalla mascella, gli zigomi e tornavo giù accarezzando i lunghi capelli neri.

Una volta questa cosa potevo solo immaginarla.

Mai avrei pensato che un giorno avremmo diviso lo stesso futon, abbracciati.

«Cosa fai?» disse in dormiveglia.

«Cerco un modo indolore di svegliarti.»

«Ci sei riuscita» sospirò, stringendo di più le braccia attorno al mio corpo.

«Ma non ho tutta la tua attenzione.»

«Si che ce l'hai» rispose assonnato.

«No.» sussurrai.

Aprì gli occhi, i suoi meravigliosi occhi neri.

Volevo che mi guardasse.

Ho bisogno di perdermi nei tuoi occhi.

«Ecco, Ora ho tutta la tua attenzione» sorrisi.

Rispose stingendomi più forte a sé.

«Mi rompi le costole.»

❤️

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