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Se ci vado a pensare e provo a mettermi nei suoi panni non è che io dessi ai miei genitori così tanti motivi per fidarsi di me.
Erano e sono sempre stati molto aperti e hanno cercato di inculcarmi le regole -fallendo- e allo stesso tempo di darmi la libertà che mi spettava per l'età che avevo. Da sempre è stato così ma io in qualche modo , a volte anche per colpa mia , molte altre per colpa degli altri riuscivo a mettermi nei guai.
A scuola non ci stavo da molto e mi avevano già dato quattro accompagnamenti e messo sei note.
Riuscivo ad essere tremenda e troppo spesso in classe si litigava e io dovevo difendermi a tutti i costi altrimenti non me lo perdonavo , non riuscivo a stare tranquilla.
Eppure io posso giurare solennemente che tutti i casi in cui sono successe cose brutte e mi sono agitata fino ad arrivare alle mani o cose del genere era stato sempre e solo per difesa , mai per attacco volontario.
Mio padre chiamó mia madre che era fuori con la nonna e le spiegó la situazione , stavano tornando a casa.
Al loro ritorno mia nonna mi prese per il braccio e mi portó nella sua stanza per essere spiegata la situazione e come nostro solito parlammo tutta la serata.
Ogni volta che parlavo con lei era come andare in altri mondi , affrontavamo qualsiasi tipo di argomento , sfociavamo in ogni discorso e lei era di una forza che tutt'oggi non so spiegarmi da dove prendesse . Riusciva a rimproverarmi in napoletano , dicendomi quanto fossi stata stronza rispondere a delle istigazioni e in generale , su qualsiasi argomento a farmi capire anche con parole forti cosa sbagliavo ma allo stesso tempo riusciva a capire che nella situazione di fare la pazza mi ci avevano portata e che non era vero che io amassi farmi il fegato amaro ogni volta ; nessuno lo ama.
I miei genitori erano stanchi e dispiaciuti del fatto che non riuscissi ad adattarmi a nessun "territorio" e che non riuscissi a vivere serenamente ma che nella mia vita , sin da piccola dovesse sempre esserci qualcosa che mi avrebbe poi portata ad errare e impazzire .
Con loro c'era un problema di comunicazione , non riuscivamo a capirmi e passavano giornate intere a gridare perché io volevo solo essere capita e loro non facevano altro che addossarmi le colpe di situazioni che avrei dovuto gestire.

Quel maledetto 14 Settembre.Where stories live. Discover now