pag.88

61 10 1
                                    

Quel giorno fu fantastico, mi lasciai andare molto, credo che fu uno dei momenti migliori.
Passai l'ultima giornata , molto bene con Margherita.
Legai tanto anche con Anna , era una tipa silenziosa, che se ne stava per le sue, la più studiosa della classe , preferita dei professori.
Devo ammettere, che molto spesso mi è passato il pensiero per la testa che facesse tutto semplicemente per attirare simpatia degli insegnanti, sembrare perfetta , anche se sinceramente non mi sono mai soffermata e permessa di giudicare , perché a parer mio ognuno può gestirsi e comportarsi come vuole.
Quel giorno anche lei fu molto sciolta, spontanea.
Ballammo e cantammo tutti quanti per ore .
Il pensiero di Giuseppe era fisso , mi mancava, anche solo litigare con lui , mi sarebbe piaciuto passare questi ultimi momenti di divertimento in sua compagnia.
Allo stesso tempo però mi davano fastidio questi pensieri , non volevo dipendere da nessuno , eppure la verità quella era.
Quando arrivó la professoressa Raucci , essendo pochi non ci fece fare lezione, decise di dialogare con noi.
Ci racconta di sua figlia , della convivenza con il suo compagno e di alcune sue esperienze a scuola.
Fece la domanda a tutti quanti
Cosa volete per Natale ?
- il biondo - risposi .
Sembravo brilla.
Quando quella giornata giunse al termine, tutti quanti ci salutammo.
Margherita , mi guardò negli occhi e mi abbracciò così forte che pareva un addio.
-non ti scordare di me , okay ?.-
- okay , e tu di questa pazza.- risposi.
Quando tornai a casa aprii WhatsApp.
Vaffanculo , lo sapevo cazzo.

Quel maledetto 14 Settembre.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant