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Cercai di terminare la chiamata dicendole che speravo lei mi avesse raccontato tutta la verità. Mi chiese se la questione fosse chiarita ma io le dissi che ci pensavo e che non me la sentivo per niente di farmi prendere di nuovo in giro e di mettermi in un rapporto tossico, le avrei fatto sapere nei giorni a venire la mia decisione .
Intanto cercai di godere al massimo di quei giorni , lei era ad Ischia e io ne approfittai per disintossicarmi un poco .
Stringevo sempre di piú con Mariagrazia , da quel giorno , il compleanno di Alessia non mi aveva lasciata un attimo, uscivamo tutte le sere insieme , ci passavamo i compiti , facevamo chiamate di due ore a volte e riuscivamo entrambe a sfogarsi , soprattutto lei che aveva una specie di tristezza nel cuore. Anche nel suo caso ero stata fiera del fatto che alla vigilia si fosse confidata con me , mi sentivo importante, si era aperta su una cosa così triste in un giorno che rendeva la cosa ancora più triste. Mi dava sempre consigli e si informava sulla situazione Giuseppe.
Le uscite con la classe erano sempre più frequenti , avevo addirittura imparato a conoscere Mafalda , mi aiutava con Giuseppe , gli parlava, passavamo le serate tutti insieme e da veri bimbiminchia facevamo cose altrettanto da bimbiminchia : ci picchiavamo per strada , urlavamo, ci rincorrevamo , i ragazzi appendevano sempre noi ragazze e succedeva il caos ogni volta mentre loro ci ridevano in faccia , però mi ricordo che quelli furono tra i momenti più belli trascorsi in tre anni con quella classe.
Io legavo di più con il gruppo maschile , ero sempre con loro , mi dicevano che ero simpatica , non mi facevo mai problemi , riuscivo a lasciarmi andare anche rispetto alle altre ragazze e a loro questa cosa piaceva. Si instauró un bel rapporto soprattutto con Francesco che mi aiutava e mi riferiva cose sul biondo .
Io davvero mi sentivo fiera quando mi dicevano queste cose , ero un pò diversa proprio per questo , avevo un senso della giustizia che non so da dove provenisse ma che era sempre presente . Riuscivo a lasciarmi andare , a non farmi problemi coi ragazzi, non avevo vergogna e cercavo di essere me stessa nonostante alcune volte le cose non fossero andate benissimo sempre , la classe non era niente male , mi stavo affezionando a quei ragazzetti e loro a me. Mi consideravano una leader e io portavo alto questo appellativo onorandoli sempre.
Non potevo sapere cosa sarebbe successo dopo.

Quel maledetto 14 Settembre.Where stories live. Discover now