Capitolo 1

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PUNTO DI VISTA LEYLA
Sono davanti allo specchio che mi sistemo un fiocco nei capelli, dopo averli spazzolati con cura.
Dopodiché tolgo le piege dal vestitino e vado in cucina dove trovo mia madre che pulisce le verdure...<<Ciao mamma!>> dico dandole un bacio sulla guancia, <<Tesoro, passeresti dalla panettiera? Devi ridarle questo...>> dice indicando il grembiule finito da poco di ricucire <<Ma certo.>> dico prendendo il cestino per poi metterlo delicatamente al suo interno e uscire.
Sul vialetto di casa incontro papà che taglia la legna...mentre la mia sorellina gioca in mezzo ai fiori e dopo aver salutato mi avvio in paese...
Non vivo in un paese tanto grande, ma diciamo che è nella norma, siamo circa 2-3 mila abitanti.
Arrivata davanti al panificio della signora Hariston entro <<Buongiorno!>> saluto, <<Ciao coccinella.>> dice avvicinandosi sporca di farina, per poi darmi due baci sulle guance...la signora Hariston è una donna molto buona...per dirla tutta, è un vero pezzo di pane.
<<Mia madre le manda questo!>> dico porgendo il grembiule, <<Ooh lo ha riparato...>> dice osservandolo felice, <<È o non è la sarta più brava del paese??>> dico ridendo mentre lei ricambia...<<Ecco, prendi.>> dice dandomi un pezzo di pane caldo e croccante.
<<Grazie mille signora...>> dico dolcemente, per poi uscire fuori e guardare il sole brillare luminoso nel cielo...tira un leggero venticello fresco, quindi si sta bene.
<<Leeyyy!!!!!!!!!!!>> sento una voce molto familiare da lontano, fino a quando non sbuca fuori una chioma riccia e rossa...<<Amyyyyyy!!!!!>> urlo anche io correndole incontro, <<Stavo giusto per venire da te...>> dice felice, <<Beh cosa succede? >> chiedo, mentre camminiamo sulla lunghissima salita...<<Stasera ci sarà una festa e noi ovviamente ci andiamo.>> dice.
Una festa...mmh, perché no.
<<Ci sto!>> dico mentre facciamo pugno contro pugno, <<Perfetto allora, ci vediamo giù alla discesa alle 19:30!>> dice sorridendo...<<SSII SIGNORE!>> dico ridendo, ci salutiamo e così le nostre strade si dividono.
Certo che non avrei mai minimamente immaginato che andare ad una festa qualunque, avesse cambiato la mia vita in tutto e per tutto.
Mi preparo per andare alla famosa festa...ho indossato un vestitino bianco con delle rose sul fianco destro, delle ballerine nere e infine una borsetta dello stesso colore...sistemo i capelli in una treccia laterale e sono pronta.
Dopo le tante raccomandazioni da parte dei miei finalmente esco, ho 5 minuti di ritardo...così corro a più non posso rischiando 3 volte di cadere con la faccia per terra, ma per fortuna arrivo a destinazione sana e salva.
<<Era oraaa..>> dice Amy con le braccia incrociate e sbattendo un piede sull'erba...<<Scusa, ma li conosci i miei..>> dico mentre pian piano ci avviamo, <<Tranquilla, siamo ancora in tempo!>> dice, <<In tempo per cosa?>> chiedo...prima a quanto pare, gli è mancato un particolare. <<Per lo spettacolo di magia del signor Monte!>> dice per poi sorridere...<<Ma certo. Oddio...come ho fatto a dimenticarmene?>> dico tra me e me dandomi uno schiaffetto sulla fronte.
Il signor Monte crea uno spettacolo di magia ogni anno che varia dal 4 Aprile al 16 Maggio...
È una tradizione del nostro paese, piace a grandi e piccini anche se i numeri sono tutti gli stessi...ma ci divertiamo un mondo a guardarli.
Arrivate in piazza noto tantissime persone...
Sento il fresco, che bello sta per arrivare l'estate...Amy come sempre si è già buttata sulla bancarella dei dolci,  <<Tieni.>> dice con la bocca piena porgendomi un dolce ricoperto di cioccolato con dentro la panna, al diavolo la dieta si vive una volta sola no?
Siamo qui sedute davanti al mini palco del signor Monte mentre guardiamo lo spettacolo, adesso ecco che prende il famoso coniglio dal cappello mertitandosi un fortissimo applauso...tutti sono felici.
Ci sono persone che come noi guardano lo spettacolo, altre che discutono, bambini che urlano altri che si ricorrono e altri ancora che piangono...è tutto splendido, fin quando dei colpi d'arma da fuoco fanno spaventare e urlare tutti.
Io e Amy veniamo affiancate da suo padre che era lì anche lui mettendosi dinanzi a noi...per poi voltarsi da dove sono arrivati gli spari.
Spero nessuno sia ferito.
La fila inizia a spostarsi posizionandosi tutta sulla destra, ed ecco che si vedono degli uomini.
Hanno tutti una divisa verde...sono soldati?! Ma la mia attenzione viene rubata da una persona in particolare, è al centro con una mano rivolta verso l'alto con la pistola.
È lui che ha sparato creando il caos, ma perché la sua divisa è nera? Io e Amy ci guardiamo terrorizzate, il signor Belloni si fa avanti...<<Chi vi credete di essere razza di...>> non riesce a terminare, che un proiettile gli passa attraverso la testa facendo urlare tutti i presenti.
<<FATE SILENZIO!!!>> urla una voce roca e profonda, <<Volete fare tutti la stessa fine?!>> urla.
Una donna alza la mano spaventata...mentre l'uomo la guarda come per dare il consenso <<C-chi siete? >> chiede lei, stringendo a sé il suo bambino...<<Io signori, sono il Comandante Schneider!>> dice iniziando ad avanzare verso di noi con le mani rivolte dietro alla schiena...<<Sono stato mandato qui, per mettere ordine in questo stupido paese.>> dice serio, <<Noi non abbiamo bisogno di niente!>> dice il sindaco del nostro paese.
<<Credetemi signori neanch'io io vorrei stare qui. Ma ho avuto degli ordini, e così da adesso in poi farete ciò che vi dico...se non volete finire come il vostro amico.>> dice con lo sguardo di ghiaccio, ma non è un modo di dire è di ghiaccio sul serio.
<<Comandante Schneider, io sono il sindaco di questo meraviglioso e civile paese, quindi non le permetto di....>> non termina che il tizio scoppia a ridere...ma non una risata normale, sapete quelle contagiose..no...la sua fa venire i brividi.
Ride...per poi posizionarsi difronte a lui <<Lei è il sindaco? Non mi serve neanche per pulirmi le scarpe.>> dice tornando serio e guardandolo dall'alto....<<Dovete capire una cosa signore e signori...>> dice ricominciando a camminare, <<Qui da oggi comando io. E credetemi se non rispetterete le regole, posso fare molto peggio...di quello che ho già fatto.>> dice indicando l'uomo morto.
<<Quindi da oggi...ecco a voi le regole.
Non si esce dopo le 19, niente più feste o cose di questo genere mi fanno vomitare.>> dice facendo borbottare tutti i presenti...<<Bastardo..>> sentiamo un uomo sussurrare questo pensando che lui non l'abbia sentito, ma invece eccolo che si volta da questa parte dato che l'uomo è accanto a noi.
Con passo fermo e deciso si avvicina lentamente...<<Prego? >> chiede ironico facendolo sbiancare di colpo, wow accidenti è altissimo...non gli arrivo neanche alla spalla <<Che c'è? Qualcosa in contrario?>> ripete serio, <<N-no signor...>> dice l'uomo, Il comandante si posiziona proprio di fronte a me.
Oddio gli basterebbe darmi un pugno in testa per schiacciarmi, eppure pure di solito non sono così bassa anzi direi che sono nella media...lo guardo con occhi spaventati senza dire una parola <<Qualsiasi forma di opposizione verrà punita..>> dice, <<Con la morte.>> continua per poi abbassare lo sguardo su di me, accidenti...sto tremando...
Mi fissa negli occhi, nei suoi occhi non vedo nient'altro che odio...non lascia uscire nessun'altra emozione, e come se nulla fosse si volta per tornare indietro.
<<Chi commetterà atti come: violenza, rubare, truffare, ricattare...verrà immediatamente torturato e poi infine ucciso.>> dice.
<<Vedete signori, noi non abbiamo pietà di niente e nessuno..>> dice, <<Adesso andate tutti a casa, questa schifosa pagliacciata è finita!>> dice disgustato mentre le persone pian piano cominciano a rifugiarsi nelle loro case. Resto lì imbambolata a fissarlo mentre parla con un soldato, ad un certo punto si  volta verso di me....abbassando la testa di lato e fissandomi con i suoi occhi color ghiaccio, inquietante.
Amy mi scuote facendomi ritornare in me...<<Andiamo forza!!!>> urla, annuisco spaventata quanto lei e dopo avergli dato un ultima occhiata trovandolo uguale a prima scappiamo via con suo padre.







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