Chapter 8 - Chi trama nell'ombra

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Isabelle's POV

- Sì, adesso è tutto a posto – la voce del suo fidanzato destò il sonno di Isabelle, che si svegliò in un letto vuoto. Chad era già in piedi.

Izzy si alzò lentamente, sbadigliando.

Una luce proveniva dal bagno della camera, Chad parlava al telefono con qualcuno.

- Durante la notte ne è apparsa una, ma ci ho pensato io... – Isabelle si avvicinò alla porta color lavanda e ascoltò in silenzio.

- No tranquillo, lei non si è accorta di niente...– il suo ragazzo continuò la misteriosa conversazione.

- Ieri sera l'ho interrotta in tempo, altrimenti chissà cosa avrebbe ricordato... – le parole di Chad fecero scattare un allarme nella testa di Isabelle, che si ricordò della notte prima.

Possibile che Chad non si fosse svegliato per caso?

E se quello che credeva fosse il suo angelo in realtà fosse stato un demone travestito?

Rabbia e disperazione scoppiarono nel petto Isabelle, che decise comunque di rimanere ferma.

- Ti ho detto di stare tranquillo, non sospetta niente, procede tutto come previsto. Non fallirò come Blake! – Chad sospirò nervosamente.

Izzy, furiosa e spaventata si allontanò precipitosamente dall'entrata del bagno, per paura che lui potesse uscire e coglierla in flagrante.

Spostandosi andò a urtare con il piede il cassettone vicino al letto, grugnì di dolore.

Una mano si posò sulla sua spalla, la ragazza gridò spaventata, si voltò e incontrò lo sguardo stranito di Chad.

Alcune lacrime di dolore, rabbia e paura le scapparono dagli occhi.

- Iz che succede? – chiese in tono dolce il suo ragazzo.

- Bastardo! - Pensò schifata Isabelle.

Si scostò dal suo tocco e lo guardò a testa alta.

Chad aggrottò le sopracciglia e la prese per un polso, Izzy sobbalzò.

- Non toccarmi! – sbottò furiosa la ragazza, stampando uno schiaffo sulla guancia di Chad.

Il ragazzo voltò la testa di lato e rimase allibito, con la mano sospesa a mezz'aria.

Poi riportò lo sguardo su di lei, gli occhi ridotti a due fessure.

- Da quanto sei sveglia? – ringhiò verso di lei.

Isabelle distolse lo sguardo e non rispose.

Chad la tirò più vicino a lui prendendola per i capelli.

- Ti ho fatto una domanda – la voce bassa e minacciosa.

Izzy lanciò un gridolino di dolore e guardò con rabbia il mostro davanti a lei.

- Stronzo – fu tutto ciò che disse.

Chad aumentò la presa sui suoi ricci corvini.

- Non ti conviene fare la furba con me – esordì il ragazzo.

- Che cosa hai sentito? – Isabelle riuscì a percepire tutta la sua rabbia in quella domanda.

- Tutto – ammise alla fine la ragazza.

Chad scosse la testa ghignando.

- Oh, Iz – iniziò – Cosa mi combini? – nella sua voce si percepiva una nota di divertimento.

Isabelle aggrottò le sopracciglia, ma prima che potesse rispondere il mondo intorno a lei iniziò a sciogliersi.

Prima che l'oscurità la inghiottisse, Isabelle vide la siringa vuota tra le mani di Chad.

***

Fu un regolare gocciolio la prima cosa che Isabelle sentì mentre recuperava i sensi.

I suoi ultimi ricordi cominciarono a scorrerle davanti come su una pellicola cinematografica.

Chad, la telefonata, la sua rabbia, le lacrime, la siringa, il buio.

Sbatté le palpebre più volte e quando i suoi occhi si abituarono alla penombra, Isabelle riuscì a distinguere la forma di una brandina.

Si alzò da terra e avanzò, ma venne bloccata da un suono metallico.

Osservò la sua caviglia destra e si accorse della catena che la legava a quella stanza.

Si guardò intorno, i muri erano color tempesta con striature di muffa.

La lieve luce filtrava da una piccola finestrella con le sbarre in ferro.

In un angolo c'era il piccolo letto che aveva visto poco prima, privo di materasso e lenzuola.

Una semplice coperta infeltrita era piegata e appoggiata sul bordo del giaciglio.

La grande porta fatta di ghisa divideva Isabelle dal mondo esterno.

Un grande lucchetto sigillava la sua uscita.

La ragazza tentò di arrivare fino alla serratura ma la catena la fece fermare a metà della stanza.

Izzy tentò di avanzare comunque, tirando, ma quando una fitta di lancinante dolore le investì la gamba...si fermò.

Portò nuovamente lo sguardo a terra e vide il sangue scorrere sul suo piede.

Allora s'inginocchiò a terra, gridando il nome della persona che credeva l'amasse di più al mondo.

Ma non ottenne mai risposta, il silenzio le perforava l'anima.

E nella stanza rimbombava solo il nome di suo fratello, da lei mormorato: - Alec! -

Spazio autrice:
Salve gente💥
Per allietare (almeno spero) il vostro giovedì ecco il capitolo 8... Quanto odiamo Chad da 1 a 10??
Ok, forse non dovrei odiare i miei stessi personaggi, ma che volete farci? La Queen Izzy non si tocca😂❤️
Comunque, aspetto i vostri commenti.
Ditemi se vi piace la storia, se vorreste qualche personaggio che non ho inserito o qualsiasi altra cosa.
Buona giornata.💋
E visto che siamo a giovedì (per chi come me non va a scuola il sabato) buon fine settimana. 🤩
A martedì 🏹🐍🖤

~Shadowhunters|| The 100~  We meet againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora