CAPITOLO 46: Questo non dovevo dirlo...

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-"Nali sei in bagno?"- chiedo bussando vicino la porta del bagno situato nella nostra camera. Non ricevo nessuna risposta dall'altro lato, abbasso la maniglia e apro lentamente la porta ma come immaginavo all'interno non c'è nessuna traccia di Nali.

Mi passo la mano nei capelli nervosa, sono preoccupata per lei. Non può essersi allontanata chissà quanto ma è come se fosse svanita nel nulla, e se qualcuno le avesse fatto del male? Prendo il cellulare e invio un messaggio a Clara informandole che non abbiamo trovato nulla nella stanza. Aspetto una sua risposta e nel mentre inizio a camminare avanti e indietro per la stanza

-"Lyd... la troveremo, non iniziare a pensare al peggio"-

-"Come fai a dirlo? E se qualcuno le avesse fatto del male? Perché non risponde al cellulare? magari qualcuno l'ha preso o l'ha perso, forse dovremmo avvertire la professoressa, chiamare la polizia o addirittura la scientifica"- esclamo scossa agitandomi ancor di più. In men che non si dica mi ritrovo Chris difronte, mi ferma afferrandomi per le spalle e guardandomi dritto negli occhi mi rassicura

-"Lydia andrà tutto bene, la troveremo e vedrai che starà bene. Il barista ha detto che ha bevuto, magari si è solo addormentata da qualche parte"-

-"E' tutta colpa mia, se non fossi andata in spiaggia senza avvertirle tutto ciò non sarebbe capitato"- affermo angosciata. Il nodo alla gola che avvertivo fin ad ora inizia a stringersi sempre di più, insieme ad esso inizio a sentire anche gli occhi pizzicare, segno che le lacrime che stasera sto in tutti i modi tentando di frenare stanno riapparendo. Alzo la testa puntando gli occhi al soffitto cercando ancora una volta di bloccarle, ma presa alla sprovvista improvvisamente mi ritrovo avvolta tra due braccia, la testa incastrata tra il suo collo e la spalla e il suo profumo dolce ad inebriarmi i sensi. Chris mi sta abbracciando e mai avrei immaginato di sentire questa sensazione per un solo abbraccio. Mi desto dal mio stato catatonico e ricambio l'abbraccio circondando le mie braccia intorno al suo addome, può un abbraccio diventare il mio nuovo posto preferito? Nessuno dei due parla, non abbiamo nulla da dire e il suono dei nostri respiri sono sufficienti per colmare il silenzio che ci avvolge. Chiudo gli occhi beandomi del momento, chissà quando mi ricapiterà di nuovo. Lentamente allontano il viso dalla sua spalla per guardarlo in viso, sono ancora avvolta tra le sue braccia e inevitabilmente il mio sguardo cade sulle sue labbra. Un'idea aleggia nella mia testa, mi mordo il labbro inferiore combattuta, sono tentata di annullare questi pochi centimetri che ci dividono ma come sempre il coraggio non è dalla mia parte. I suoi occhi, che fin ad ora erano incollati ai miei, lentamente scendono fin ad arrivare alle mie labbra, come me indugia più del dovuto, forse anche lui è combattuto. Sto per spazzare via tutte le insicurezze e unire le nostre labbra senza riflettere troppo sulle conseguenze, ma un'illuminazione improvvisa mi colpisce e come una molla scatto all'indietro staccandomi definitivamente da Chris.

-"Oddio la spiaggia! Come ho fatto a non pensarci"-

Afferro il cellulare, velocemente scrivo a Clara di andare sulla spiaggia e cercarla lì. Mi giro verso Chris che mi fissa ancora stordito e non ha tutti i torti. Agguanto la sua mano e inizio a correre fuori dalla stanza per raggiungere gli altri sulla spiaggia, sono più che convinta che si trovi lì e sono stata una cretina a non pensarci prima. Corriamo per le scale il più velocemente possibile cercando di non travolgere le persone che incontriamo su di esse, superiamo la hall e apriamo la porta che ci porta all'esterno, da lontano vedo gli altri e senza pensarci inizio a correre nella loro direzione. Alzo la mano e li chiamo per catturare la loro attenzione e come previsto si bloccano notando il nostro arrivo. Man mano che ci avviciniamo vedo i loro occhi intercalare da me alla mia mano con un'espressione maliziosa in viso, non comprendo il motivo delle loro facce finché non mi rendo conto che sto ancora stringendo la mano a Chris, presa dal momento non gli ho lasciato la mano per tutta la corsa e lui non si è nemmeno opposto.

Quattro amiche e un paio di gnocchiHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin