-"Sono arrivata dopo un'ora a casa, ho mangiato alle 15:30, il tempo di sparecchiare si sono fatte subito le 16:30, cazzegiando un po' sui vari social erano già le 18:00, tra una cosa e l'altra ho dovuto fare i compiti alle 22:00 di sera, sono andata a dormire tardi e di conseguenza mi sono svegliata tardi anche stamattina, per la fretta mi sono vestita anche di merda. Sembra che sia caduta nell'armadio e lo sapete la colpa di chi è?!"- come ogni mattina ci stiamo dirigendo verso la nostra classe e nel frattempo racconto la mia entusiasmante giornata di ieri, quando arrivai a casa accennai già dell'episodio del treno ma stamattina appena ci siamo viste ho raccontato tutto per filo e per segno.
-"Di quello stronzo che non mi ha aperto le porte del treno e mi ha preso pure per il culo!"- continuo agitando le mani per la furia che ancora devo sbollire da ieri.
-"Non scaricare la colpa sugli altri, è colpa tua. Se non ti fossi fermata da Gino non sarebbe successo niente, e la prossima volta che fai queste genialate avvisaci, sembravamo delle idiote mentre gridavamo il tuo nome nel treno!- mi rimprovera Clara sedendosi al suo posto e scaldandosi le mani vicino al termosifone.
-"Sisi lo so scusa, pensavo di farcela in tempo. Fatto sta che ok ho sbagliato a fermarmi ma se quello stronzo mi avesse aperto"-
-"Sii abbiamo capito, per colpa di quello hai avuto una giornata di merda, c'è l'hai detto già un milione di volte e stiamo insieme solo da un'ora. Che poi non è che stava solo lui nel treno.."- mi interrompe Amy.
Che esagerata... un milione di volte, al massimo 7... 8 volte
-"Sii ma era l'unico a trovarsi proprio vicino alla leva, bastava che allungasse la manina e girava la leva"-
-"Ok ricevuto, questo tizio si è meritato un posto nella tua lista nera. Ma poi chi era? Cioè è qualcuno della scuola?"- chiede Nali
-"La vera domanda è... era gnocco?"- mi domanda Amy appoggiandosi al mio banco con sguardo allusivo
-"Non l'avrà nemmeno visto in faccia, troppo impegnata a mangiare la focaccia"- risponde Clara sarcasticamente beccandosi un dito medio da parte mia
-"Non lo so, non l'ho mai visto e non me lo ricordo, l'ho intravisto si e no per 5 secondi"- oddio un po' me lo ricordo ma di sfuggita, piccoli dettagli come quei due pozzi color oceano che aveva al posto degli occhi, quel ciuffo castano scuro un po' spettinato; come se ci avesse passato le mani di continuo, il viso dai tratti marcati ma dolci con un accenno di barba, che gli dava quell'aria da uomo e contornava perfettamente un sorriso mozzafiato ma irritante allo stesso tempo, sembrava un testimonial della mentadent talmente erano bianchi i suoi denti; ecco non ricordavo niente di che... piccolezze.
Clara e le altre mi lanciano uno sguardo scettico non credendo alle mie parole, così per non destare sospetti cerco di accontentarle.
-"Davvero raga, non era niente di che; un semplice ragazzo anche perché me lo sarei ricordato..."- dico sorridendo per rendere il più convincente possibile la mia frase, in fondo non ho detto una bugia, diciamo che è una mezza verità. Non so nemmeno perché sto "mentendo", forse perché non voglio dare importanza a quel tipo più di tanto, già mi ha fatto perdere metà giornata ieri non perderò altro tempo parlando di lui 'disse colei che ne sta parlando da ore' non è vero! Sto raccontando un fatto mica volevo parlare di lui! 'Certo... ti crediamo' taci coscienza del cazzo
-"Comunqueee cambiando discorso, oggi avete la prima lezione a scuola guidaa. Siete pronte? Entusiaste?"- ci chiede Nali con un sorriso a 32 denti scuotendo Amy per le spalle che in tutta risposta le lancia uno sguardo truce.
-"Sii non ci vedi? Sprizziamo gioia da tutti i pori"-
-"Siamo felici come un agnellino il giorno di Pasqua yuhuu"- risponde Amy ironicamente alzando e scuotendo le braccia con finto entusiasmo
-"Daii ragaaa com'è possibile che non vi piave guidare?! L'indipendenza e la libertà di andare ovunque..."-
-"Ovunque dove?"- la interrompe Amy, sfogliando pigramente il libro di economia aziendale per copiare gli esercizi che, come sempre, non ha fatto.
-"Stavo dicendo.."- continua Nali facendo finta di non averla sentita -"andare ovunque quando volete, senza chiedere niente a nessuno e poi è una stupidaggine è solo un fatto di pratica"- ribatte per la centesima volta.
Ogni volta che apriamo questo discorso non fa che ripetere di quanto sia bello guidare, di come sia facile e noi pian piano scendiamo sempre di più nello sconforto; io ed Amy diciamo che non siamo delle pilote esperte, più che altro non sentiamo il bisogno di prendere la patente e non ci sentiamo all'altezza, ci sembra una cosa più grande di noi. Come minimo causerò un incidente già il primo giorno che prenderò la macchina, purtroppo siamo "costrette" a prenderla per via dei nostri genitori che, come Nali, pensano che sia importante e che nella vita può sempre servire.
A differenza nostra Clara e Nali l'hanno già presa, Clara qualche settimana fa e Nali a Settembre, e adesso è arrivato anche il nostro momento.
-"Per favore cambiano discorso, già mi sto deprimendo al solo pensiero di tutte quelle cose di cui non capirò un cazzo"- esclama Amy sbuffando mentre continua a scrivere tutti gli esercizi
-"Cazzo non ho fatto gli esercizi! Me li fai copiare??"- mi chiede Nali con tono supplichevole prendendo il quaderno in fretta e in furia
-"Si ma muoviti che tra poco arriva la prof"-
-"Grazie vitaa"- mi risponde imitando le nostre compagne di classe che si chiamano con nomignoli del genere, noi è già tanto se ci chiamiamo per nome al massimo con qualche insulto
-"Muoviti cuoree o la professoressa ti mette l'ennesimo 5"-
-"Nhaa mi ha già interrogata due settimane fa, non mi può chiamare di nuovo"- appena termina di dire la frase sentiamo la porta aprirsi e la prof augurarci buona giornata.
Dopo aver fatto l'appello si siede e scrive qualcosa sul registro, nel frattempo Nali cerca di copiare gli esercizi il più veloce possibile
-"Allora cos'è oggi? 19 Ottobre... quindi facciamo 19 meno 10"- enuncia la prof scorrendo il dito sul registro di classe
-"Scommettiamo una pizzetta che chiama Nali?"- ci chiede Clara ironicamente aprendo le scommesse
-"Ho detto che è impossibile, già mi ha chi-"-
-"Casillo Annalisa"- la chiama, guardando nella nostra direzione con un sorriso esortando la nostra amica ad alzarsi
-"Ci devi una pizzetta"- le dico sottovoce mentre si alza per andare alla cattedra mostrandoci il dito medio di nascosto dietro la schiena.
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-"Ci sentiamo dopo, fateci sapere come va la prima lezione"- ci saluta Clara incamminandosi con Nali nella direzione opposta.
Ricambiamo il saluto e con la voglia di vivere sotto zero ci avviamo a scuola guida, il fatto che abbiamo lezione subito dopo scuola non fa che peggiorare la situazione
-"Perché dobbiamo prendere la patente?! Tanto tra pochi anni con tutto lo sviluppo tecnologico che sta avanzando sempre di più avremo le macchine volanti!"- esclama la mia amica cercando di trovare una giustificazione alla nostra incapacità e pigrizia e sostenere l'idea che prendere la patente sia inutile, ovviamente con scarsi risultati.
-"Me lo chiedo anch'io, ma ovviamente finché non le inventeranno dobbiamo prenderla e guidare queste stupide macchine babbane"- le rispondo sconsolata.
Così tra un discorso e un altro arriviamo davanti alla fatidica scuola guida...
-"Eccoci finalmente siamo arrivate yeee, bussa tu"- dichiara Amy indicando il campanello vicino alla porta.
Sbuffando premo il pulsante che emette immediatamente una musichetta odiosa; da dietro la porta, coperta da un pannello di plexiglass e poster, scorgiamo un'ombra che si avvicina per aprirci e darci il benvenuto, ma nel momento in cui la porta si apre e lo sconosciuto si mostra a noi vengo catturata immediatamente da due occhi blu come l'oceano.
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Quattro amiche e un paio di gnocchi
Romance•TRATTO DALLA STORIA• -"Hai davvero gli occhi blu, come il mare"- -"E ti piace il mare?"- -"No... ma per i tuoi occhi farei un'eccezione"- 〰️〰️〰️〰️〰️〰️ Lydia Brassi è una semplice ragazza sempre con la testa tra le pentole e la bocca...