CAPITOLO 26: polaretto gusto fragola

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Accosto in prossimità dello specchietto dell'auto sulla mia destra, giro lo sterzo in  senso orario e metto la retromarcia. Alzo il piede lentamente dalla frizione e inizio  ad indietreggiare gradualmente. 

-"Braccio destro dietro il sediolino e testa girata, non puoi affidarti solo agli  specchietti te l'ho detto un milione di volte"- mi ammonisce Chris per la centesima volta, sbuffo alzando gli occhi al cielo e faccio come mi ha detto. 

Straordinariamente rispetto alle volte precedenti riesco a fare un parcheggio  degno di nome, mentalmente gongolo soddisfatta  

-"Brava, sai perché non hai preso il marciapiede stavolta?"- chiede l'istruttore al  mio fianco. Sorrido scuotendo la testa pronta a ricevere qualche complimento e  gratificazione 

-"Perché non c'è. Cambio pilota!"- esclama aprendo la portiera e precipitandosi fuori dall'auto lasciandomi sconcertata e a bocca asciutta, ma che gran cafone! 

Scendo anch'io dall'auto e noto effettivamente la mancanza del muretto di  cemento innalzato. Prendo posto al lato passeggero, metto la cintura di sicurezza ed incrocio le braccia stizzita 

-"Qualche volta potresti essere gentile ed incoraggiarmi. Ah ma io mi dimentico  sempre che sto parlando con uno che mi rise in faccia quando ero in difficoltà e non potevo aprire le porte del treno"-  

Mi guarda come se fosse caduto dalle nuvole, resto con lo sguardo dritto e vedo il  suo turbamento con la coda dell'occhio. 

-"Ok hai ragione..."- enuncia sospirando. Giro leggermente la testa e lo guardo con un sopracciglio alzato in attesa –"non ho mai visto nessuno girare lo sterzo come fai tu, sei magistrale!"- termina sghignazzando. 

Gli tiro un pugno sul braccio non smuovendolo minimamente ovviamente 

-"Hei hei non si picchiano le persone mentre guidano, te l'ho detto molte volte!"-  

-"E sti cazzi!"- replico continuando a schiaffeggiarlo invano. 

-"Dai scherzo, sei migliorata rispetto all'inizio...ovviamente hai ancora molta  strada da fare e devi acquisire ancora tanta sicurezza e il parcheggio devi  perfezionarlo decisamente, ma ce la farai"-  

-"Io richiedo un altro istruttore, tu sei troppo severo"- ribadisco scoccandogli un'occhiata torva che gli provoca solamente una risata cristallina  

-"Non troverai nessuno più paziente di me, mettiti l'anima in pace ti romperò le  scatole ancora per molto"- 

Spazientita sbuffo dandogli le spalle e rivolgo lo sguardo fuori dal finestrino con lo  scopo di nascondere il sorriso a fior di labbra per non farlo pavoneggiare ancor di più, oltrepasso il mio riflesso e ammiro il paesaggio che sfreccia sotto ai miei  occhi mentre il pomeriggio volge al termine e la sera inizia a bussare. 

Solo adesso noto una strada differente dal solito e immediatamente dubbiosa ripongo lo sguardo su Chris  

-"Questa non è strada di casa"-  

-"No..."- 

-"Se vuoi prendermi in ostaggio in cambio di soldi sappi che i miei possono  pagarti solo in cibo"- affermo sarcastica scrutandolo con un cipiglio 

-"Nhaa io non prendo in ostaggio le ragazze, le porto in parcheggi isolati e le  stupro"- ribatte beffardo facendomi tornare in mente la mia figura di merda.  

Sembrano passati anni e invece due mesi fa correvo in un parcheggio isolato  gridando come una pazza e incolpando Chris di essere uno  stupratore...decisamente devo imparare a razionalizzare le situazioni.  

Quattro amiche e un paio di gnocchiOn viuen les histories. Descobreix ara