CAPITOLO 36: 'When the party's over' part.2

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Il momento di gloria dura venti minuti, il tempo di voltare l'ennesima curva presente in questa campagna spersa e ritrovarci una pattuglia della polizia al posto di blocco. Ovviamente perché io sono nata sotto una buona stella e la fortuna mi ha sputato in un occhio il giorno in cui mia madre mi ha messa al mondo, ci hanno fermate. Dopo i preamboli iniziali e aver rimproverato Nali per l'eccesso di velocità a cui stava andando, l'agente inizia a sottoporci ad un interrogatorio

-"Di chi è la macchina?"-

-"Mia, cioè in realtà non è proprio mia mia...è di mio nonno, me l'ha prestata per stasera siccome la macchina di mio padre non era disponibile"- asserisce Nali stringendo il volante per l'ansia

-"Le ho chiesto di chi è la macchina no la storia della sua vita"- la interrompe l'agente scoccandole un'occhiata di sufficienza. Tutte e quattro restiamo basite di fronte a tanta arroganza, vedo Nali mordersi le labbra per trattenersi dal mandarlo a quel paese

-"Che ci fate in una campagna spersa?"-

-"Stiamo andando ad un locale non molto distante da qui, volevamo evitare il traffico così abbiamo preso questa scorciatoia"- risponde Clara pacata condendo la risposta con un sorriso cordiale a cui il poliziotto non abbocca minimamente. Ci scruta una per una aggrottando la fronte nel momento in cui posa gli occhi su Amy, la mia amica in tutta risposta gli mostra un sorriso tirato e timidamente la mano in segno di saluto

-"Perché la signorina dietro è sporca di terreno?"-

-"Ecco è una storia divertentissima...poco fa siamo rimaste a piedi e abbiamo spinto la macchina per farla ripartire ma la mia amica ha perso l'equilibrio ed è caduta"- racconta Nali divertita aprendo le labbra in un sorriso che purtroppo non contagia l'agente che ci guarda peggio di prima

-"Siete pregate di scendere dall'auto, verrete sottoposte all'alcoltest"-

-"Che cosa?"- gridiamo all'unisono allibite, ci ha preso per delle ubriacone...è questa l'impressione che diamo alla gente?!

-"Pensa che siamo ubriache?! No agente le giuro che siamo così al naturale"- dichiara Clara con un sorriso sarcastico

-"Non lo ripeterò due volte, scendete dall'auto"- ripete con tono fermo il poliziotto scoccando un'occhiata severa che ci congela una ad una.

-"La prego signor poliziotto è il mio compleanno, non può chiudere un occhio?"- lo supplico congiungendo le mani e guardandolo con gli occhi dolci, magari gli faccio pena insomma avrà un cuore anche lui

-"Ah se la mette così, allora siccome è il suo compleanno...sarà la prima a soffiare il palloncino"- soggiunge beffardo aprendo lo sportello dell'auto invitandomi a scendere. Bene, ci mancava solo il poliziotto simpatico non può andare peggio di così.

Usciamo dall'auto e una ad una ci sottoponiamo all'alcoltest, prendo il cellulare e sbloccando lo schermo costato che sono già le dieci meno un quarto, perfetto il mio compleanno lo sto trascorrendo in campagna insieme ai grilli e dei poliziotti simpatici quanto un calcio nelle palle. Una volta dimostrato che non siamo ubriache ci avviciniamo all'auto pronte ad allontanarci il più velocemente possibile da questi due e iniziare la serata, cazzo vorrei almeno spegnere un fiammifero se permettete.

-"Grazie mille per il test è stato diverte, ma adesso se permette dovremmo andare"- inizia Nali aprendo lo sportello per fiondarsi al suo posto

-"Ragazze, potete aprire il cofano?"- chiede il secondo agente affiancandosi al collega. Ma mo questo che vuole?!

-"Perché?"- domanda crucciata Clara rivolgendogli un'occhiata truce, sta perdendo la pazienza e si nota dalla postura rigida che ha assunto.

-"Scusate ma lo richiede la procedura, non vi preoccupate dopo questa vi lasciamo in pace"- afferma cortese il secondo agente mostrandoci un sorriso gentile. Scrutandolo meglio non è male, di sicuro più alla mano del primo.

Quattro amiche e un paio di gnocchiOnde as histórias ganham vida. Descobre agora