Quattro amiche e un paio di gnocchi

CAPITOLO 31: Non ho mai...

Continuo ad andare avanti e indietro per tutto lo stanzino, non ho la più pallida idea di quanto tempo sia passato ma a me sembra siano passate ore, e ancora nessuno ha notato la nostra scomparsa. Com'è possibile che nessuno se ne sia accorto?! Perché le mie amiche non hanno dato già l'allarme?! Inspiro ed espiro mentre continuo a marciare per la stanza, cerco di pensare positivo ma più passa il tempo e più la consapevolezza che passerò gli ultimi minuti dell'anno chiusa qui dentro si fa spazio nella mia mente. 

E se nessuno mi troverà? Resterò qui dentro per sempre, morirò in un piccolo sgabuzzino di un ristorante senza aver avuto la possibilità di salutare i miei genitori, le mie amiche e le persone a me care, non guarderò mai il finale di Supernatural e non saprò mai come finirà Avengers, morirò in procinto dei miei diciott'anni senza essere mai andata ad un concerto, aver provato l'ebrezza di marinare una volta nella mia vita la scuola o aver dato il mio primo bacio. La mia vita da mai na gioia terminerà in questo sgabuzzino...

-"Potresti sederti o almeno stare ferma per 5 minuti? Mi fai venire il mal di testa se continui a camminare avanti e indietro per la stanza"- Rettifico, la mia vita da mai na gioia terminerà in questo sgabuzzino insieme alla più grande piaga della mia intera esistenza. In un'altra vita avrò fatto qualcosa di male perché io tutta questa sfiga non me la spiego. 

 -"Scusa se sono preoccupata a differenza tua! Non ti viene l'ansia al sol pensiero che resterai chiuso qui dentro per chissà quanto tempo?!"- gli chiedo guardandolo perplesso, perché se ne sta lì seduto tranquillamente?! come fa?! 

-"No"- mi risponde scrollando le spalle con indifferenza. Sbuffo spazientita e riprendo a marciare massaggiandomi le tempie, decisamente non era la serata che mi aspettavo è iniziata male e terminerà peggio, gli unici fuochi d'artificio che vedrò saranno quelli che scoppieranno tra me e Chris tra poco se non la smette di guardarmi come se fossi una pazza.

 -"Sei claustrofobica?"- 

-"Non sono claustrofobica..."- 

-"E allora perché tutta questa agitazione? Siamo chiusi in una dispensa abbiamo cibo e bevande a volontà potremmo restare chiusi per anni, inoltre qualcuno verrà ad aprirci prima o poi, quindi smettila di agitarti e rilassarti un po'"- mi ribecca mostrandomi la valanga di cibo depositato sugli scaffali. Questa sua tranquillità mi innervosisce ancora di più, perché non si sta agitando?! Potrebbe trascorrere l'ultimo dell'anno chiuso in uno sgabuzzino e non se ne frega affatto.

 -"Non ti dà minimamente fastidio il fatto che sei rinchiuso qui dentro con me e che forse non passerai gli ultimi minuti del tuo 2018 con qualcun'altro?"- 

 -"E per questo che ti stai agitando? Perché vorresti guardare i fuochi d'artificio con Matteo mentre vi augurate buon anno perdendovi l'uno negli occhi dell'altro?!"- mi domanda alzando un sopracciglio beffardo

 -"E' ovvio che vorrei stare con lui in questo momento! perché tu in questo momento non vorresti stare con una certa moretta, magari sotto al vischio così da avere anche la scusa di baciarla"- lo accuso puntandogli il dito contro e avvicinandomi al lui 

-"Ma di chi stai parlando?!"-

 -"Lo sai bene di chi sto parlando"- 

-"Ti riferisci alla sorella di Fabio? Per caso sei gelosa?"- mi chiede di punto in bianco. Scoppio in una fragorosa risata che non provo nemmeno a nascondere.

-"Io?! Gelosa di te?! Ti piacerebbe, piuttosto tu mi sembravi abbastanza geloso"- 

-"Pff ti piacerebbe"- cantilena scoccandomi un'occhiata sbieca. Cala di nuovo il silenzio, torno a camminare con passo spedito per tutta la stanza mentre lui fissa il muro d'avanti a sé, ognuno immerso nei propri pensieri. Non bastava solo la preoccupazione per il fatto che resterò chiusa qui dentro per chissà quanto tempo ancora, anche il nervosismo doveva farmi salire! Inspira ed espira Lydia, pensa positivo... almeno non devi andare in bagno​ 'è l'unica cosa positiva che ti viene in mente in questo momento?' te ne vengono altre?!