49- Last Chapter

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Pov's Damon

"Sei sicura di volerlo fare?"

"Si, devo affrontarlo. Voglio vedere e capire" Caroline sorride mostrandosi forte.

In realtà quello che sta cercando di mostrare viene smentito dall'agitazione che persiste nei suoi occhi, nelle sue braccia, nelle sue gambe.

Soprattutto quando la guardia del carcere porta Erik davanti a noi.

Lui sembra scioccato alla vista di Caroline. Completamente spaesato.

Caroline lo osserva non riuscendo a formulare qualche parola. La vedo in difficoltà, nei suoi occhi c'è la tristezza che prova mentre guarda il suo amico vestito completamente di grigio con un numero cucito sulla divisa.

Il suo amico che adesso la osserva senza poterla abbracciare o sfiorare.
Separati da un vetro che fa da barriera.

"Ciao"mormora Erik.

Caroline non riesce a rispondergli.
Non perché non voglia, ma immagino che vedere il tuo amico in questa situazione perché ha cercato di farti del male non è il massimo.

"Ora è diventato difficile anche salutarci immagino" mormora Erik  abbassando lo sguardo.

Caroline lo osserva in silenzio.
Le accarezzo la schiena cercando di confortarla, di ridurle la tensione che sembra la stia divorando man mano.

Caroline sembra risvegliarsi al mio tocco. Prende un profondo respiro prima di parlare.

"C-come stai?" chiede.

"Come sto io?" Erik inarca il sopracciglio scioccato.

"Stai mangiando bene? Ti fanno del male lì dentro?"

Sorrido scuotendo il capo.
Erik rimane a fissarla in silenzio mentre lei fa domande su domande, sulla sua salute, sul cibo, su come lo trattano.

Quasi come se con quel respiro che ha fatto all'inizio, avesse messo da parte tutto il rancore.

Tutto il dolore.

"Smettila Caroline"

"Ti ho portato un po' di cibo, ho chiesto alla guardia di dartelo dopo"

"Smettila" Erik alza di più la voce.

"Ho chiesto e non dovrebbero esserci problemi per questo. Ti ho anche portato un po' di cose che possono servirti-"

"Basta!" Erik si alza dalla sedia allarmando la guardia che subito si precipita verso di noi.

"Tu devi odiarmi, devi detestarmi, trattarmi male. Non puoi farmi questo, non lo sopporto" le lacrime iniziano a bagnare i suoi occhi.

Caroline si alza dalla sedia come a volerlo fermare ma si blocca toccando il vetro che li separa.

Erik si volta dandoci le spalle.
"Ho finito, voglio tornare dentro" dice alla guardia.

"E per piacere non voglio più vederla questa ragazza" aggiunge prima di incamminarsi verso la porta.

"Non mi interessa, verrò domani, dopodomani e il giorno dopo ancora.
Continuerò a venire, finché non perdonerai te stesso.
Io sono disposta a mettere da parte tutto perché so che non l'hai fatto di tua spontanea volontà"

Erik non si volta, continua a camminare fino a scomparire dalla nostra visuale.

Caroline lo guarda fino all'ultimo secondo.

Da quel momento, ogni giorno alla stessa ora accompagno  Caroline nel carcere della città.

Ogni volta gli scrive lettere, lo aggiorna sulla sua vita e su quella degli altri. Gli manda cibo, medicine e vestiti.

Healing LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora