7- Nuovi incontri

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Pov's Damon

Arriviamo velocemente alla National Envair e appena entriamo veniamo accolti da una segretaria piuttosto giovane che ci porta dritti allo studio di Luke.

"Caspita quest'azienda vi fa concorrenza, Damon"

"Rubando agli altri, ci credo..."rispondo riferendomi ai modi di Luke e Dan già noti.

Da tempo sapevo di come quest'azienda stesse spopolando dappertutto. Ma le tecniche che utilizza, lasciano a desiderare.

"Fai il geloso solo perché la Piers Company non è al centro ora"

"Non è per quello, non me ne è mai fregato nulla degli affari delle aziende"rispondo sincero mentre saliamo in ascensore.

"Ahhh capito. Non è per l'azienda che Luke ti dà fastidio, ma è per quella 'cosa' " risponde con tono divertito.

Lo guardo sistemarsi gli occhiali mentre sorride evidentemente divertito dalla 'cosa' a cui fa riferimento.

"Di quale 'cosa' stai parlando esattamente?"chiedo mettendo tra virgolette la parola che lui ha calcato prima.

Le porte dell'ascensore si aprono, la ragazza che ci ha accompagnati mi sorride indicandomi l'ufficio di Luke.

"È da quella parte, signorino Damon"dice prima di tornare al suo lavoro.

J mormora un "ma l'ha visto che siamo in due o l'effetto 'damon' le ha dato alla testa?"

"Piantala e andiamo"rispondo ignorando i continui sguardi della ragazza.

J continua a lamentarsi del fatto di essere invisibile agli occhi delle ragazze fin quando entriamo nello studio di Luke.

"Le possibilità sono due: o sei venuto qui per picchiarmi e sfogare la tua rabbia, oppure vuoi sfogare la tua rabbia e picchiarmi"

"Dove hai comprato il senso dell'ironia? All'ikea?"chiedo sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi.

"Okay calma, ragazzi- si intromette J-
Dobbiamo parlarti di una cosa piuttosto importante. Quindi mettiamo da parte i rancori personali e parliamo come persone civili"

Luke mi guarda con tutto l'odio del mondo mascherato dal suo solito falso sorrisetto. Io ricambio sedendomi davanti a lui senza perdere il contatto con i suoi occhi.

Quanto vorrei spaccargli la faccia.

"Damon hai sentito quello che ho appena detto?"chiede J fulminandomi con lo sguardo.

"Si, perché?"

Luke sorride sedendosi sulla sua sedia incrociando le braccia al petto.

"Perché sembri sul punto di mangiarlo vivo solo con il tuo sguardo. Dio mio, calmati sembri un serial killer"mi dice.

Mi volto verso di lui e lo guardo.

"Così va bene?"chiedo.

Trasformo subito la mia espressione in una sorridente mentre il mio sguardo lo minaccia di smetterla di dirmi cosa devo fare e come devo comportarmi.

"Dio così fai ancora più paura"mormora sedendosi accanto a me.

"Allora? Non ho tutto il giorno"dice Luke con la sua voce da 'so tutto io'.

"Perfetto, andiamo"mi alzo dalla sedia per andarmene ma J mi blocca subito.

"Damon usa la testa. Ci serve il suo aiuto"mi sussurra facendomi tornare a sedere.

Guardo Luke divertito dal fatto che non lo sto prendendo a calci in culo.

Ma è normale che la sua faccia mi faccia così schifo? Ma non schifo, rabbia.

Healing LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora