3- Perdoni

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Pov's Caroline

Se c'è una cosa che non avevo assolutamente calcolato è Damon con la sua ragazza nella mia stessa classe.

La freddezza e l'apatia nei suoi occhi quando mi ha vista mi hanno dato sui nervi.

Ora non riesco neanche a seguire quello che sta dicendo il professore per quanto mi senta innervosita.

Mi dà fastidio tutto di quello che fa e e ce la sto mettendo tutta per ignorarlo, per comportarmi come se non ci fosse. Ma è inutile.

È una sensazione di ansia mista a rabbia che galleggia nel mio stomaco.

Come se da un momento all'altro potessi scoppiare.

Perché sono così? Vorrei solo mettere a tacere tutte queste sensazioni che mettono in completo subbuglio la mia mente.

"Tutto bene?"chiede Luke a bassa voce.

Probabilmente avrà notato il mio sguardo assente dall'inizio della lezione fino ad adesso.
Continuo a fissare un punto fermo, evitando di guardare dove sono seduti loro. La coppia perfetta.

"Non li sopporto. Dovevano essere proprio qui?"mi lamento.

Melanie lo guardava come se lui fosse il ragazzo perfetto, l'uomo dei suoi sogni.

E lui... lui sembrava preso da ogni cosa la riguardasse. I suoi occhi fissi su di lei, le loro mani intrecciate.
Perfetti l'uno per l'altro.

E io tra poco mi taglieró le vene sr continuerò a pensarci. Evviva!

"Suona, suona, suona"sento sussurrare dalla mia destra.

"Dan la campanella non suona a tuo comando"lo riprende Luke.

Oddio non ditemi che inizieranno ora a litigare.

Sto per farli smettere quando ecco che la campanella suona facendo comparire un sorriso da ebete sul volto di Dan.

"Sono un fottuto genio bitches"

Questa è la frase che ha continuato a dire da quando siamo usciti dall'aula a quando siamo arrivati di fronte alla mensa.

Riassunto: mi sparo.

"Sei solo fortunato e di sicuro hai guardato l'orologio"dice Luke.

"Certo, certo.
Brucia sapere che la campanella va a mio comando vero?"risponde sculettando manco fosse miss mondo.

"L'unica cosa bruciata qua è il tuo cervello"risponde Luke strappandomi un sorriso.

E così tra gli sguardi curiosi di tutta la scuola, Dan e Luke riescono a distrarmi per qualche minuto facendomi completamente dimenticare di tutto ciò che mi circonda.

Mentre scherziamo e prendiamo in giro Dan, riesco a non dar peso ai mormorii degli studenti sul mio conto.

"Possiamo parlare"

Dan e Luke si fermano come me e guardano la figura che abbiamo di fronte.

"Wow, il per favore l'abbiamo lasciato a casa"commenta Dan.

Avevo già in mente di parlare a Violet, perciò annuisco e chiedo a Dan e Luke di aspettarmi in mensa.

Seguo Violet verso l'aula in cui mi sta portando perché parlare sotto lo sguardo di tutti non è il massimo della riservatezza.
E poi si sa, alla Morin perfino i muri hanno le orecchie.

"Non sono l'unica a voler parlare con te- comincia aprendomi la porta dell'aula in cui sto entrando- anche loro ci terrebbero a chiarire un paio di cose"

Healing LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora