41. Paure

82.3K 3K 6.6K
                                    

Pov's Melanie

"Dammi il dito"

Siamo nel bagno al piano di sopra.
Dopo che ha preso la cassetta medica mi ha raggiunto qui per medicarmi il piccolo taglio che mi sono fatta.

"Brucerà un po', cerca di sopportare" mi avvisa prima di appoggiare la garza sul taglio.

Sento un leggero bruciore per cui chiudo gli occhi e cerco di resistere finché non ha finito.

"Ora andrà meglio" conclude fasciando il dito e rimettendo apposto la cassetta delle medicazioni.

Andrà meglio cosa?

Ha fasciato il taglio del mio dito perché mi sono punta con del vetro.

Ma chi fascerà il taglio del mio cuore?

Ero praticamente diventata invisibile ai suoi occhi. Guardava solo lei, non me. Prestava attenzione solo a lei.

Mi sposto per uscire dal bagno e tornare di sotto ma Damon mi blocca, prendendomi il braccio.

"Dobbiamo parlare, prima"

No.

"Non voglio parlare ora" rispondo.

"Melanie devo parlarti" ripete.

"E io ti ho detto che non voglio ascoltarti" mi libero dalla sua presa ed esco dal bagno velocemente.

Cerco di andare il più lontano possibile da lui, prima che mi raggiunga di nuovo.

Non voglio parlarci.
Non voglio sentire cos'ha da dire.

Voglio solo allontanarmi il più possibile da questa situazione.

Sento i passi di Damon dietro di me.

Mi sta ancora seguendo?

Non voglio affrontarlo ora.
Entro nella prima stanza che vedo aperta e mi chiudo dentro.

Sto con la faccia attaccata alla porta per sentire il rumore dei suoi passi.
Fortunatamente non si accorge di dove sono e scende le scale verso il salotto.

"Non puoi scappare per sempre"

La voce di Luke mi fa sobbalzare per lo spavento.

È sdraiato sul letto della stanza con gli occhi chiusi, sembra stesse dormendo.

Ma che diamine ci fa qui?

"Cosa ci fai qui?" chiedo dando voce ai miei pensieri.

"Sto riposando, ho mal di testa.
Violet mi ha detto che questa stanza è libera, così sono venuto qui.
Tu piuttosto? Da chi stai scappando?"

"Non sto scappando" mento sedendomi a terra contro la porta.

"Allora non ti dispiacerà se chiamo Damon"

Il mio silenzio fa capire tutto.
Luke apre gli occhi e mi osserva divertito.
Si massaggia i capelli con la mano.

"Ahhh, siamo proprio sulla stessa barca" mormora.

"Quindi anche tu stai scappando"

"No, io ho affrontato la mia paura.
Sono qui per far riposare il mio cuore infranto"

Ride di se stesso, come se il dolore di cui sta parlando non lo appartenesse affatto.

Vorrei tanto essere capace anche io di affrontare la mia paura e riderne dopo neanche qualche minuto.

Healing LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora