29. Isabel

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Ho fatto ricoverare mamma nella clinica dove all'epoca era stata quando aveva avuto l'esaurimento nervoso. Così ha consigliato il dott Thompson e così ho fatto.
Papà è rimasto con me in quella stessa casa dove due anni fa ha mollato tutto e se ne è andato.
Non ero d'accordo che restasse, ma lui ha insistito tanto e io dentro di me sapevo che avevo bisogno di qualcuno. Affrontare sempre tutto da sola non è bello.
Non posso dire di averlo perdonato ma ho capito una cosa: la rabbia e il rancore  ti logorano dentro, ti soffocano, bruciano l'ossigeno che respiri e io adesso voglio solo respirare a pieni polmoni l'aria di una giornata assolata.
Voglio il sole dopo tutta questa pioggia.

Non so cosa si siano detti lui e la mamma quando hanno parlato in ospedale e temevo che questo incontro avrebbe potuto avere qualche altra ripercussione ma quando sono entrata in camera lei era serena in viso.
Non so nemmeno che cosa abbia spinto papà due anni fa ad abbandonarci, mi ha fatto capire chiaramente che c'è dell'altro sotto.
Io sono forte, ma forse non ancora abbastanza forte da riuscire a sentire il resto della storia.
Magari in futuro troverò il coraggio anche per questo.

Adesso papà è ripartito perché doveva riprendere il lavoro e io sono rimasta nuovamente da sola, anche se Sally e Andres non mi hanno lasciata un istante.
Però il senso di solitudine non se ne va mai. Mai.
È per Josh.
Ancora e sempre lui. È un tormento, il mio dolce tormento.
Quel maledetto bacio che ci siamo scambiati mi ha letteralmente rimandato fuori di testa.
Mi sono stupita di me stessa, perché mi è bastato solo vederlo per risollevarmi. Lui ha questo magico dono di farmi sentire forte, positiva.

Con un sorriso ricordo i giorni quando stavamo assieme, giorni di amore, di gioia e di risate.
Non mi sono mai più sentita così felice.
Andres è come un fratello per me, ma quello che mi fa provare Josh non è la stessa cosa.
Io sono innamorata di lui.
Non posso più soffocare il mio sentimento per paura di ferire Andres. Il binomio non è poi così tanto perfetto se io ho il cuore da un'altra parte.
Devo dirglielo a Josh perché non glielo mai detto e perché lo devo anche a me stessa.
Non so lui come possa reagire, potrebbe anche rifiutarmi, dirmi che ormai è tardi, dirmi che ha voltato pagina.
Ci siamo sentiti telefonicamente in questi giorni, ma non abbiamo mai toccato il discorso del bacio.
Cerca sempre di farmi ridere, di tirarmi su il morale.
Come posso dirgli che quello che voglio in realtà è lui, solo lui?
Mi giro nel letto e guardo il soffitto.
Ho paura che ora sia troppo tardi.



"Ehi, ma questa cosa pesa un sacco."
"Shhh Sally, parla piano, è quasi l'alba."
"Cavoli mora, ricordami che mi devi un favore!" mi dice ridendo.
Siamo nel grande giardino di Josh.
Ho chiamato suo padre e gli ho spiegato tutto, implorandolo di non dire nulla e ha acconsentito.
Ci ha aperto lui  con un grande sorriso.
"Okay, abbiamo finito", dico a Sally.
"Va bene... Ehi guardami, andrà tutto bene mora, me lo sento", mi dice lei.
"Grazie Sally, sei un'amica", le rispondo e poi la abbraccio.
Prima di andare mi tocca la spalla con una mano.
"Gli passerà", mi dice semplicemente. So che si riferisce ad Andres.
Annuisco e avverto una stretta allo stomaco.
Sally mi fa l'occhiolino sorridente e poi se ne va, io resto in giardino.

Il sole è ormai risorto, è mattino presto.
Qualche ora dopo vedo le vetrate di casa sua aprirsi. È lui.
Si strofina un occhio con il palmo della mano, poi mi vede e si blocca.
Guarda prima me e poi la grande fontana di cioccolato dietro, i palloncini rossi e bianchi a forma di cuore e tantissimi petali sparsi a terra.
È stupito.

"Tu sei pazza", mi dice.
Mi avvicino a lui.
"Sì, forse hai ragione, sono pazza, ma ti prego ascoltami ora. Ti starai chiedendo cosa ci fa nel tuo giardino questa grande fontana di cioccolato ma forse lo sai già. Tempo fa mi hai detto che mi amavi e io? Ti ho detto che non potevo perdere Andres, ma sai, la verità è un'altra, io non posso perdere te Josh. Andres è un porto sicuro, una grossa fetta della mia infanzia e adolescenza ma tu...Tu sei passione, follia, sentimento, impulso, desiderio, batticuore, sei anche rabbia, chiodo fisso, tormento, sei tutto questo e molto altro ancora. Sei amore e io sono follemente innamorata di te, non voglio più nasconderlo, non voglio più passare neanche un giorno lontana da te, perché mi sei mancato come l'aria che respiro, non posso e non voglio vivere senza di te."

Lui sorride. Sta sorridendo.
Mi prende il viso tra le mani
"Non ho mai smesso di amarti, nemmeno quando ci urlavamo contro, soprattutto quando ci urlavamo contro. Mi hai cambiato la vita, tu l'unica e sola, ti amo anche io dolcezza."
Ci scambiamo un bacio bellissimo con gli occhi chiusi.
"I miei occhi nocciola, quanto mi sono mancati", mi sussurra lui.
"I miei occhi cioccolato, quanto mi sono mancati", gli rispondo io.

Nocciola e Cioccolato Where stories live. Discover now