26. Isabel

3.3K 163 88
                                    

Sono passati i giorni.
Non ho più sentito ne Josh ne Andres.
È come se si fosse rialzato una muro tra noi tre, uno muro fatto di odio, risentimento e indifferenza.
Ho accettato il consiglio di Sally di lasciare fare al tempo e ho continuato con la mia vita nella maniera più normale possibile evitando categoricamente il Cebo o i luoghi che frequenta Josh.
Però mi mancano.
Entrambi.
Andres è come se avesse lasciato un vuoto dentro di me ma Josh...
Cavoli, Josh mi manca come se mi mancasse l'aria.

Sono andata al parco a leggere un libro, sotto l'ombra di un grande pino.
Sally mi aveva detto di andare al mare, ma ho il ciclo, così sono venuta qui.
Faccio una pausa e osservo il paesaggio.
Coppie che passeggiano, genitori con bambini che scorrazzano sull'erba, un nonno che porge al nipotino un gelato e poi ride notando l'espressione del piccolo che lo guarda estasiato, gli occhi illuminati e un grande sorriso.
Mi ricorda Tom. Sorrido piena di tenerezza.

Vicino al chiosco intravedo un ragazzo voltato di spalle, riconosco subito la sua schiena familiare.
Lui si volta per caso e mi vede.
Rimane un attimo fermo, stupito nel vedermi e poi si incammina verso di me.
"Non sapevo fossi qui."
"Ciao Andres, ho voluto passare un pomeriggio di relax, è un buon posto questo."
Indico il pino e la mia coperta appoggiata a terra.
C'è un attimo di imbarazzo tra di noi, ed è stranissimo, inusuale.
È lui a rompere il silenzio.

"Ehi, ascolta... So che probabilmente sono stati giorni difficili per te, lo sono stati anche per me in realtà. Volevo scusarmi con te, non  avrei dovuto baciarti, non  mentre stavi con Josh. Fra tutti i mille momenti che abbiamo avuto a disposizione ho scelto il più sbagliato in assoluto.
Che ne diresti... di tornare quelli di prima?" mi chiede esitante.

"Andres io... mi piacerebbe molto, ma non so se tu... insomma... sicuro di volere solo amicizia da me?" gli chiedo incerta.
Lui deglutisce prima di rispondere.
"Io voglio ricominciare passo per passo, con il tempo poi chissà, non lo so cosa succederà in futuro, ma la cosa certa é che io non voglio averti fuori dalla mia vita, non riesco neppure a immaginarla la mia vita se non ci sei tu, Isabel io non posso fare a meno di te, sei troppo  importante per me, sei la mia Birba, lo sai."
Me lo dice con un sorriso e a me mi si apre il cuore.

"Andres, tu non hai idea di quanto mi sia mancato tu e il tuo modo di chiamarmi!" Adesso ridiamo.
"Mi sei mancata anche tu", mi dice tra i miei capelli, abbracciandomi stretta e io mi rifugio tra le sue braccia e per la prima volta dopo settimane mi sento meglio, mi sento a casa.
"Beh, adesso vado, devo tornare al locale, sono venuto qui per una passeggiata, ti chiamo allora okay?"
"Sì, va bene", gli dico con un sorriso e lo guardo allontanarsi.

Mi sento così sollevata, Andres è il mio migliore amico, nemmeno io posso fare a meno di lui.
In questi giorni mi sono sentita come se avessi perso nuovamente Tom, lo so le due cose non si possono assolutamente mettere a paragone, ma la sensazione di vuoto avvertita è stata la stessa.
C'era Andres quando mi sono rotta il braccio in terza elementare, c'era Andres quando in seconda media ho litigato con Jenna Carter, c'era Andres  quando è morto Tom, c'era lui quando mamma ha avuto la sua prima ricaduta, è venuto con me quando sono andata a Providence e abbiamo guardato di nascosto casa di mio padre scoprendo che aveva una nuova vita, una nuova compagna e anche un Labrador in giardino.
C'è sempre stato lui.
Io non so cosa succederà in futuro, ma non posso cancellare tutto questo. Proprio non posso.
Conosce tutto di me, riesce a capirmi senza bisogno che parli, sa persino quello che penso.
Io e lui, binomio perfetto.
Mi chiedo se questo possa definirsi amore.
Se mi guardo dentro conosco già la risposta.
La so.
Non posso mentire a me stessa.

Nocciola e Cioccolato Where stories live. Discover now