16. Josh

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Mi massaggio i bicipiti dopo aver eseguito tre serie da dieci sulla panca. Non mi alleno da un po'.
Al campus c'è una palestra, ma sono stato così occupato con le lezioni che non ho avuto nemmeno il tempo di andarci.
Mi alzo per bere un sorso d'acqua, vedo Austin avvicinarsi verso di me, in pantaloncini e maglia.
"Oh, ma hai visto che schianto la tipa al tapis roulant? Cazzo a una così non so cosa le farei."
Guardo nella direzione che mi indica. Una bionda col seno fasciato in un completo da fitness troppo stretto, corre cercando di mantenere il ritmo.
Ha troppo trucco in viso per essere in palestra, ed è già tutta sudata, il rossetto rosso sbavato, sembra quasi sciogliersi, come tutto il resto.
Volge lo sguardo verso di me e mi sorride.
Continuo ad allenarmi facendo finta di niente.

Un cazzotto di Austin mi colpisce in pieno allo stomaco.
"Ma sei impazzito? Fai l'indifferente con una così? Amico fattelo dire, tu ti sei rammollito e non so il perché. Anzi... forse lo so il perché."
Lo sento ridere piano dietro di me.
"Di che stai parlando?" chiedo con finta indifferenza.
"Oh, lo sai bene amico mio. Il nome Isabel ti dice qualcosa? Oh sì che ti dice qualcosa cucciolone. Dì la verità ti piace e non vedi l'ora di rivederla. A me non mi freghi, ti conosco troppo bene!"
Mi butto ridendo con tutto il peso del mio corpo sopra di lui, prendendolo per la testa bionda.
"Ahia, oh mi fai male Josh, lo sai che ho la testa sensibile!"
"Testa sensibile? Ahahahah ma che razza di scusa è!"
Rido delle cazzate che spara.
Lo lascio andare.

"Comunque ho visto Andres oggi, ho invitato lui e Isabel a unirci con noi stasera", mi dice facendomi l'occhiolino.
"Grandioso", rispondo.
In realtà non l'ho ancora chiamata, sono arrivato solo ieri.
Volevo farle una sorpresa, ma Austin mi ha bruciato sui tempi.
Pompo tutto il peso dei manubri sulle braccia e comincio una nuova sessione.
Ci vediamo stasera, Isabel.

Un grosso proiettore digitale è posizionato in spiaggia.
Sul lato destro, stand con popcorn, snack di ogni genere, dolci, bibite e birra alla spina.
Abbiamo preso posto sulla sabbia, seduti con una coperta.
C'è una gran confusione stasera, dopotutto adesso l'aria è più calda ed è piacevole passare una serata all'aperto.
Sorseggio della birra ghiacciata, il film è già cominciato da venti minuti, ma non lo sto nemmeno guardando.
Possibile che non verrà?
Mi guardo intorno, ma non la vedo,
c'è troppo buio.

"Vado a prendere un'altra birra", dico distrattamente agli altri e mi dirigo verso lo stand.
Prendo l'enorme bicchiere, pago dando i soldi alla giovane cassiera e mi giro per andarmene.
Me la ritrovo praticamente davanti, ci scontriamo.
"Josh!" La sua voce è stupita.
"Isabel, scusa ti ho bagnata?"
Il bicchiere di birra si è rovesciato a terra.
Ci guardiamo, non riesco neanche a descrivere il sollievo di trovarmela qui davanti.
Sembra scocciata. È bella cazzo, bella da togliere il fiato.
"No, non mi hai bagnata, ora spostati", mi dice e dal tono della sua voce capisco subito che è arrabbiata.
"Tutto bene? Andres dov'è?"
"È con gli altri, sono venuta qui a prendere i pop-corn", mi dice freddamente.
"Hai un debole per i pop-corn?"
"È una lunga storia, adesso scusami." Così dicendo mi scansa.
La fermo per un braccio.
"Facciamo due passi."
"Non voglio fare due passi con te!"
"Io invece dico che li farai, vuoi scommettere?"

Così dicendo la prendo di peso e me la porto via da qui, via dalla confusione, via dagli stand, via da Andres e dai miei amici.
Vedo che qualcuno si è girato a guardarci e anche Andres sta guardando la scena.
Lei si mette a strillare.
"Lasciami! Ti giuro che te la faró pagare Josh, mettiti giù!"
Divertito, continuo a camminare ignorando le sue minacce.
Vado verso una stradina tranquilla che porta ai parcheggi.
La lascio andare e mi dà subito le spalle.
"Josh, sei un imbecille!"
"Grazie dolcezza, sei sempre molto gentile. Allora che cosa c'è? Perché mi sembra di capire che tu ce l'abbia a morte con me."

Nocciola e Cioccolato Where stories live. Discover now