27. Josh

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Lo squillo del telefono mi sveglia improvvisamente.
Guardo con un occhio lo schermo, un messaggio di Austin.
"Bro, mezz'ora e arrivo."
Mi alzo riluttante e mi chiudo in bagno.
Intorno alle dieci e mezza sento suonare il citofono e Agnese, la nuova domestica, va ad aprire.
Lo aspetto in giardino seduto sulle poltrone.

"Ma buongiorno dormiglione, come butta? Mmmm, non rispondi, segno che stai ancora dormendo o non hai dormito affatto."
Austin è così, non ha peli sulla lingua, ma mi vuole bene.
In quest'ultimo periodo  non mi ha mollato un attimo, la sera mi ha portato in giro per i locali e la mattina mi viene a svegliare portandomi i caffè.
A modo suo vuole farmi riprendere.

Da quella maledetta sera non riesco a non pensare a Isabel, al suo viso, al suo corpo, al suo profumo.
Faccio finta di nulla, ma è più forte di me.
Offro un cornetto caldo ad Austin, lo manda subito giù, io bevo il mio caffè.
"Una vita che ci conosciamo e ti scordi che prendo il caffè senza zucchero."
Gli dico così, per prenderlo un po' in giro.
"Ehi, il mio compito è portare i caffè, poi se non ti piacciono sono problemi tuoi", mi dice lui sorridente.

Anche Isabel prende il caffè senza zucchero.
Cazzo, è un tormento, ogni cosa mi ricorda lei.
Guardo verso la piscina improvvisamente silenzioso, non mi va più neppure il caffè.
Austin nota il mio cambio d'umore repentino.
"Il tuo orgoglio non ti porterá lontano", mi dice improvvisamente.
Mi volto verso di lui.
"Che vuoi dire?"
"Ti dico questo, che il tuo orgoglio non ti porterà lontano, se tu la vuoi fanculo tutto, riprenditela e basta."
"Non è così semplice", gli dico.
"Oh, invece lo è amico, é tutto piú semplice di come sembra. Sai devo dirti una cosa, stamattina al bar ho visto Andres, era con suo fratello, Rámon credo si chiami."

Andres. Mi basta solo sentire il nome per farmi salire il sangue al cervello.
"Continua", gli dico.
"Beh, loro non mi hanno visto e Andres sembrava parecchio abbattuto. Diceva che aveva sbagliato a baciare Isabel perché lei lo ha praticamente respinto, perciò amico hai visto? non c'è nulla che non va, nulla di eclatante o melodrammatico, devi solo andare da lei e chiarirvi, così potrai di nuovo rifare il cucciolone."
Termina la frase con un sorriso, io invece non sto sorridendo affatto.
Austin non sa il resto della storia, non la immagina neanche.

"Austin, non è così semplice, lei ha fatto una scelta e ha scelto lui, me lo ha detto chiaramente, ha paura di perderlo, non dovevo avvicinarmi a lei fin dall'inizio perché é talmente chiaro che si amino, lui non é il terzo incomodo, sono io quello che non c'entra nulla credimi non vale più nemmeno le parole che stiamo sprecando."
"Okay amico, scusami, non lo sapevo, è che non sei mai stato così per una ragazza e volevo tirarti su ma okay, va bene, dai non parliamone più. Andiamo a Laguna Beach stasera? C'è un' altra serata", mi dice tutto sorridente.
"Sono il tipo da perdermi serate?" gli rispondo con il sopracciglio alzato.
"Oh, ora riconosco il mio vecchio amico", mi fa lui dandomi una pacca sulle spalle.

Nocciola e Cioccolato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora