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'Destino. Crederci o no?'

Era questa la traccia del tema che mi toccava fare per il giorno seguente. Credo che ciascuno di noi ha un proprio destino e che la linea di questo, una sorta di percorso, per alcuni di noi sia più netta e marcata. Ma cos'è realmente il destino?

Ci sono eventi, situazioni, che proprio non possiamo evitare qualsiasi cosa facciamo e che in un modo o nell'altro causando l'imprevisto ci portano in quella determinata

direzione.

È come se perdessimo inconsciamente la strada giusta e il destino, nel bene o nel male, si occupasse di rimetterci in carreggiata.

Io credo nel destino, ci ho sempre creduto per tutta quella serie di cose che accadono nella vita anche quando le situazioni lo hanno impedito in tutti i modi, per tutte quelle volte che mi sono ritrovata a pensare "ma allora significa che malgrado tutto doveva andare proprio così". Secondo me nessun incontro fra le persone sia casuale. Immagino che ogni persona che incontro sia mandata per uno scopo.

 Ma chi mai potrebbe organizzare tutti questi incontri se non il destino?. Se riguardo il passato,  ogni persona che ho incontrato – ogni singola persona – ha contribuito, a suo modo, a farmi essere quella che sono oggi. 

Ogni incontro che ho fatto, nei modi più svariati, ha messo in evidenza qualcosa di me.  Noemi diceva sempre che siamo noi gli artefici del nostro destino e che sono tutte sciocchezze però a volte accadono degli eventi ineluttabili sui quali non abbiamo alcun controllo che fatalmente rivoluzionano il nostro avvenire e il nostro mondo interiore ed esteriore.

Ed è quando il destino ti ha scombinato le carte, o ti ha portato un dono o una  maledizione, quando ha influito nella tua vita.

Forse ha ragione che la vita, si sa, è fatta di scelte, ma ancora prima d'incontri, e su quelli non c'è volontà che possa influenzare alcunchè.

Magari all'inizio non ce ne accorgiamo e pensiamo che sia un caso poi però col tempo capiamo che c'era un motivo dietro tutto quello che accadeva come io che dopo tutta quella situazione con Marta e Andrea avevo imparato a non fidarmi facilmente delle persone perchè anche quelle più care potevano indossare una maschera.

Il mattino seguente mi svegliai un pò prima del solito. Dovevo ricopiare il tema. Ci impiegai molto meno di quanto pensavo infatti uscii di casa circa dieci minuti prima del solito. Mi recai verso la fermata. Il tempo era bellissimo. Sembrava essere in piena estate. Faceva un caldo pazzesco infatti tenevo la giacca in mano.

Indossavo una t-shirt bianca , un paio di pantaloni neri e le mie adorate converse. Avevo legato i capelli e stirato il ciuffo. Amavo quella pettinatura,mi risaltava il viso tondo. Era anche semplice da realizzare e in pochi minuti. La fermata distava da casa mia circa 5 minuti a piedi. Siccome ero in anticipo salivo con calma. Avevo le cuffie alle orecchie.

"Chissà oggi se Marta mi saluta." Ogni mio pensiero era rivolto a lei. Stranamente avevo una voglio assurda di salire sul pullman per vedere se succedeva qualcosa. Avevo uno dei miei presentimenti,come se doveva succedere qualcosa. Ascoltavo i miei cantati preferiti,i Modà. Camminavo canticchiando le loro canzoni sapendo che la zona dove abitavo io era una parte spopolata del paese e quindi nessuno avrebbe potuto sentirmi.  Stavo per attraversare la strada quando ad un tratto una macchina frenò improvvisamente. Un'altro poco e ci sarei rimasta secca.

'scusatemi!' Dissi alla signora che stava guidando all'interno dell'auto. Avevo sbagliato a non vederla , mi ero distratta.

'Stai più attenta la prossima volta sai,bella!' Mi disse la signora con voce gentile. Non era giovane ma nemmeno assai anziana. Poteva essere sulla sessantina. Aveva i capelli a caschetto marroni e due paia di orecchini d'oro che la rendevano più giovane. Era bella davvero. Al suo fianco c'era una ragazza ,ma non la vidi bene in faccia. Avevo notato solo i suoi capelli scuri ricci come i miei. Attraversai e la signora ripartì. Guardai nel finestrino. Dietro c'erano degli occhi color nocciola che mi fissavano. Di nuovo  Erano gli stessi di quel ragazzo del giorno prima. Li guardai attentamente prima di accorgermi che erano proprio i suoi. Poi sorrise e io mi voltai.
'Ancora a quel tipo devo incontrare?' Pensai.

Amami,ma davvero.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon