35.

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' Nikiii,cosa ci fai qui?'

Una voce mi chiamava gridando lungo tutta la piazza. Le persone si girarono verso di me.

'Vedi che ti chiama Fede!' esclamò Laura che era accanto a me.

E chi poteva essere se non Fede ad urlare? È sempre stata così. Anche a scuola. Non lo faceva mai a posta ma era un suo vizio.

'ei Fede!' risposi avvicinandomi piano piano a lei. Non la vedevo dalla fine della scuola.

SembrAva un'altra persona. Capelli più lunghi,viso truccato. Non so se la facevano diversa il nuovo colore dei capelli o l'ombretto sugli occhi. Non l'avevo mai vista prima con un pò di colore sul viso. Le stava benissimo. E anche il rossetto sulle labbra le risaltava il sorriso.

Ero felice di vederla così.

Un pò mi annoiavo  a parlare perché non mi andava proprio di fare nulla dopo la delusione presa un'ora prima da Danilo, però alla fine ho pensato che gli amici VERI sarebbero stati gli unici ad esserci per sempre e quindi non potevo fare a meno di non rinunciare.

Ci salutammo con due baci sulla guancia. Subito vidi che non era sola. Con lei c'era qualcun' altra che l'aspettava da lontano. Ed io anche a 20 metri di distanza potevo riconoscerla. Eh si,era  proprio lei,Marta.

Stava in un angolo che guardava il cellulare.

Fede parlava ma io non l'ascoltavo proprio. Il mio pensiero ora era rivolto solamente a Marta.

A volte si girava ma poi quando la guardavo dritto negli occhi abbassava subito lo sguardo. Era una codarda però io non riuscivo a fare a meno di pensarla. Ed ero sicura che anche lei pensava a me in quel momento.

Il suo sguardo era come malinconico. Come se avrebbe voluto anche lei venire a salutarmi.

'hai capito Niki?' mi chiese Fede.

's- si ....certo FÈ!' le risposi improvvisando. Veramente non avevo capito un tubo, anzi non sapevo nemmeno di cosa stesse parlando. Io volevo solamente parlare con Marta o meglio vedere se lei aveva il coraggio di rivolgermi la parola guardandomi negli occhi.

Non mi servivano delle scuse ma solo un semplice ciao.

Ero disposta a metterci anche una pietra sopra se l'avesse fatto.

'ascolta Niki io devo andare mamma mi sta chiamando!' mi disse ad un tratto Laura.

' va bene.. Allora andiamo che ti accompagno!' risposi.

' no e poi che fai sola!?' mi chiese.

' vado da mia Zia!'

'no rimani con me!' esclamò Fede.

' dai non te ne andare ancora è presto' aggiunse.

' si rimani con lei, tranquilla che me ne vado sola tanto non è così distante casa mia da qui!' rispose Laura.

Non sapevo cosa fare. Ero sicura che Fede fosse con Marta e per questo non volevo andare però da un lato morivo dalla curiosità, e forse anche speranza, che Marta mi rivolgeva almeno una parola.

Infatti accettai.

Salutai Laura e mi incamminai con Fede.

'Senti devo dirti una cosa..' mi disse fede con voce rauca.

'dimmi'

' con noi c'è anche Marta...per te è un problema?' me lo chiese in un modo così strano, come se temeva la mia risposta.

' no tranquilla.' le risposi un pò freddamente. In realtà ero contenta, aspettavo da tempo questo momento.

Ci avvicinammo a Marta.

' eccomi Marta. È venuta con noi Nicole..' le disse Fede.

Eravamo vicinissime. Era da tempo che non succedeva. Mi veniva quasi da piangere. Nonostante tutto io ci ho sempre tenuto a lei e a volte più di me stessa.

"Ma guarda che per me non è un  problema!" esclamò lei guardando dritto verso Fede. Non girava lo sguardo nemmeno di un millimetro. Non aveva il coraggio di degnarmi di uno sguardo.

Io non le risposi ma fui contenta di quella risposta. Mi sollevò di morale. Però mi ero promessa di non parlarle finchè non lo faceva lei.

Passeggiammo molto, quasi per un'ora intera. Avanti e indietro lungo tutto il corso. Era da parecchio che non passeggiavamo insieme con Marta. Prima lo facevamo ogni Sabato. Un sacco di ricordi belli riaffiorano nella mia mente durante quell' ora che quasi mi veniva da piangere.

Marta era troppo orgogliosa per chiedermi scusa però se davvero mi voleva ancora bene allora sapevo che potevo aspettarmi qualche parola da parte sua. Ma stavo iniziando a dubitarne.

Mentre camminavamo, Io a destra, Fede al centro e Marta a sinistra dissi che avevo fame e Fede andò a prendere tre pezzi di pizza alla rosticceria. E ci lasciò sole. Difronte, faccia a faccia. Ora "non poteva scappare" secondo me Fede lo aveva un pò fatto a posta per farci fare pace. Beh Io ero contenta. Il momento tanto atteso era arrivato.

Marta guardava il cellulare. Poi però si fece coraggio e mi guardò finalmente dritto negli occhi e mi disse : 'noi due dobbiamo parlare.'

Mi sentii improvvisamente gioiosa e la tristezza di prima svanì in un attimo. Se avevo perso qualcosa finalmente ne stavo per ritrovare un' altra ancora più importante. Ma mai cantare prima vittoria.

'Lo penso anche io.' risposi con aria fredda.

Amami,ma davvero.Onde as histórias ganham vida. Descobre agora