In love

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Ero scoppiata. 

Quello volta ero davvero scoppiata e dovevo ammetterlo a me stessa. 

Io Elena Gilbert provavo qualcosa per Damon Salvatore e vederlo in così stretta intimità con un'altra persona nonché la mia migliore amica mi aveva mandato fuori di testa.

-Elena- sentii una voce alle mie spalle che mi fece sussultare -Elena perchè stai piangendo?- 

-Non sto piangendo- sussurrai lievemente sbrigandomi ad asciugare le lacrime che cadevano lungo il mio viso. - Elena, guardami per favore- 

Ma non avevo nessuna intenzione di girarmi ed affrontare la realtà e scontrarmi con lui, Damon.

-Elena- ripeté lui con tono calmo prima di prendere un respiro - Puoi girarti e parlare con me?-

-Vattene- dissi semplicemente, ma Damon in meno di un secondo si parò davanti a me costringendomi ad alzare il viso in sua direzione.

-Posso sapere perché stai piangendo adesso?- disse mantenendo un tono calmo mentre asciugava una lacrima scesa sul mio volto. - Vuoi sapere perchè sto piangendo Damon? Perchè sei entrato nella mia vita come una fulmine a ciel sereno, sei entrato sconvolgendo ogni cosa, da quando ci sei tu son successe un sacco di cose, stavo per morire, la mia migliore amica si è trasformata in un vampiro e la peggiore di tutti è che mi sono innamorata di te.- dissi tutto d'un fiato, facendomi scappare anche le ultime parole, pentendomene poco dopo.

Il suo volto diventò un volto di stupore, ma non riuscii immediatamente a decifrare se i suoi lineamenti e le sue emozioni erano in positivo o in negativo.

-Tu cosa?- borbottò quasi sottovoce lui - Quello che ho detto- ripetei io ancora più sottovoce sperando forse che in qualche modo non mi avrebbe sentito. 

-Elena- disse lui facendomi puntare gli occhi nei suoi. Forse mi stava per dire che ricambiava i sentimenti? Perchè non mi aveva ancora baciato? Infondo non mi ero sognata la nostra connessione, la nostra chimica.

-Elena, mi dispiace ma io non posso- disse con tono serio facendomi perdere almeno cento battiti. Feci un passo all'indietro, volevo solo allontanarmi da lui e scappare il più lontano possibile. Per l'ennesima volta Damon Salvatore aveva avuto il potere di ferirmi, di distruggermi in mille pezzi.

E per l'ennesima volta io glielo avevo permesso.


-Elena, fermati per favore! Ascoltami! - sentii urlare alle mie spalle quando decisi di scappare il piu lontano possibile da li, da lui, da quella casa. 

E nonostante sapessi che avrebbe avuto il modo di raggiungermi in neanche cinque secondi, continuai a scappare, forse con la speranza che lui mi avrebbe davvero raggiunto. Ma non lo fece. 


Mi fermai di colpo col fiatone e il cuore a mille accasciandomi contro un albero.

Le lacrime scorrevano lungo il mio viso e capii  che il sentimento che sentivo dentro di me, lo stavo provando per la prima volta, il dolore di chi sta amando ma non è ricambiato.

Il cellullare iniziò a squillare e il nome della mia migliore amica comparve sullo schermo. Spensi immediatamente il dispositivo infilandomelo in tasca. Non avevo minimamente voglia di sentire lei e nessun'altro.

-Tutto bene?- disse una voce poco lontano da me facendomi sobbalzare - Scusa, non volevo spaventarti... ti ho visto li e mi sono preoccupato-

Alzai lo sguardo incontrando il viso del ragazzo che mi stava parlando -No scusami tu, non è proprio giornata- mormorai facendogli però un piccolo sorriso - comunque sto bene, non preoccuparti- lui annuii semplicemente prima di guardarsi attorno 

-Sei sicura di voler stare qui da sola? Sei in mezzo ad un bosco e chissà quale animale potrebbe esserci- ed io mi lasciai scappare una risata come se fossi impazzita. Perchè dentro la mia testa pensai che qualsiasi animale in questo momento non sarebbe di sicuro stato peggio di Damon.

-Scusa- mormorai sorridendo - penserai che sono impazzita- dissi quindi io per poi scuotere la testa ed alzarmi da terra -Sono Elena comunque e anche se non sembra sto bene-

Lui rise tenendo le labbra poi in un sorriso - Elena, che bel nome. Mi spiace dover insistere ma non posso proprio lasciarti qui da sola, se ti succedesse qualcosa mi sentirei tremendamente in colpa- 

-D'accordo- sorrisi asciugandomi definitivamente le lacrime - puoi accompagnarmi fino al campus se vuoi-

-Oh, studi anche tu? Io mi sono trasferito da poco e non conosco praticamente nessuno li dentro-

-Ora conosci me.-




-Grazie per avermi accompagnato, non ce n'era bisogno davvero- dissi sorridendo al ragazzo una volta che arrivammo al campus. -Figurati, era un dovere per me. Spero di rivederti Elena- -Se non mi trovi puoi cercarmi sempre in un bosco- dissi facendo ridere entrambi.



Dopo aver recuperato dei libri dal campus decisi di tornare nel mio appartamente e riaccendere il mio cellullare che immediatamente iniziò a squillare come non mai.

10 chiamate perse da Caroline. 12 messaggi persi da Caroline.

5 chiamate perse da Stefan. 8 messaggi da Stefan.

Nessun messaggio da Damon.


Chiusi gli occhi prendendo un grosso respiro e rispegnendo il dispositivo. Non ero pronta ad affrontare nessuno di loro e soprattutto non era pronta al fatto che avessi dichiarato apertamente i miei sentimenti a colui da cui dovevo stare alla larga. 

Ci speravo di trovare una sua chiamata, anche solo un suo messaggio per sapere se stessi bene. Ma niente. Il silenzio della sua assenza rimbombava dentro di me come non mai. Perchè non solo mi aveva rifiutato ma non si era neanche minimamente preoccupato del dopo. Del fatto che mi avesse distrutto.

Mi lasciai cadere sul letto crollando in uno dei miei sonni profondi.


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⏰ Last updated: Mar 23, 2022 ⏰

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My worst nightmare. - DelenaWhere stories live. Discover now