Promettimelo.

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-Perchè?- dissi sottovoce io sapendo che da un momento avrebbe potuto porre fine alla mia vita

-Sai troppo.-

-Non dirò niente.- dissi allungando una mano dietro la mensola e riuscendo ad afferrare un coltello

-Non mi fido- disse lui, non appena terminò quelle parole riuscii con un gesto veloce a cacciargli il coltello dritto nella pancia, lo allontanai velocemente da me e iniziai a correre su per le scale; Raggiunta la prima stanza mi rinchiusi dentro pregando che non sarebbe riuscito ad entrare.

Non ci volle molto prima che il ragazzo bussò sulla porta - Oh andiamo, vuoi davvero giocare al lupo cattivo?- disse con una risata gelida. Com'era possibile che non sentessi neanche un po' di dolore? Lo avevo appena accoltellato!

-Se te lo stai chiedendo, noi vampiri siamo immortali.. un coltello non mi fa niente- rispose lui come se mi avesse letto nella mente -E per di più sei in trappola-

Io non risposi, mi affacciai alla finestra con l'idea di scappare da li ma mi resi conto che era davvero troppo alto e non ce l'avrei fatta. Ero davvero in trappola, ma forse, se fossi rimasta li tanto tempo si sarebbe arreso o meglio ancora avrebbe potuto cambiare idea e lasciarmi vivere, no?

No probabilmente no, ma infondo non avevo nessun'altra opzione.

-Aprimi Elena- ed io sbuffai -Ti sembro così stupida? Potrei mai aprirti dopo che mi hai detto che vuoi uccidermi?- e lui rise nuovamente, quella stupida risata -Prima o poi dovrai uscire, a meno che tu non voglia morire di sete- ed io non risposi sdraiandomi sul letto

Forza Elena, resisti.

Passarono diverse ore mentre Damon mi stuzzicava fuori dalla porta con le sue battutine squallide, quando forse si arrese e non lo sentii più. Le mie palpebre calarono in un sonno profondo, infondo era ancora notte.

...


Quando un raggio di sole colpì il mio viso aprii gli occhi lentamente mugugnando qualcosa di indefinito, sbattei piu volte le palpebre sospirando, ero davvero in quella brutta situazione.

Non avevo però sognato niente, e se da un lato potevo essere sollevata perchè Damon non aveva ucciso nessuno, dall'altro ero spaventata perchè significava che forse era ancora in casa e aspettava di uccidere me. Lasciai trascorrere diversi minuti ma nessun rumore mi fece pensare che il ragazzo si trovasse effettivamente ancora li. Mi alzai lentamente dal letto e raggiunsi la porta che aprii cercando di far meno rumore possibile.

-Oh buongiorno- disse una voce non appena fuori dalla porta facendomi sobbalzare; Girai il viso ed incontrai quello di Damon, con il suo solito sorrisetto divertito.

Sorrisi e non gli diedi il tempo di parlare spingendolo contro il muro.

-Sai qual è la verità Damon? Ieri ti ho visto, mentre ti cambiavi.. e non riesco più a toglierti dalla testa- dissi sottovoce facendo scorrere la mano per tutta la sua maglietta prima di lasciare spazio a qualche bacio lungo il suo collo.

Lui non disse niente mi guardò solamente prima di afferrarmi per le gambe e prendermi in braccio. Fantastico, il mio secondo -e anche ultimo- piano stava funzionando.

Damon mi portò dritto fino al letto dove a sua volta iniziò a lasciare qualche bacio lungo il mio collo -Sono felice che mi trovi sexy- disse cercando di sollevarmi la maglia ma io ribaltai la situazione mettendomi a cavalcioni su di lui -perchè anche tu sei molto sexy, ma rimane il fatto che devo ucciderti, lo sai?- disse quindi lui e io continuai a baciarlo lungo il collo -Non importa, fammi almeno fare questa cosa prima- dissi sussurrato all'orecchio. Lui non disse nulla e si lasciò baciare chiudendo gli occhi in un attimo di piacere. Allungai la mano verso la sua e vendendolo sempre più immerso nel piacere decisi che era il momento per fare la mia mossa. In meno di due secondi sfilai velocemente il suo anello e mi catapultai giu dal letto aprendo la tenda.

My worst nightmare. - DelenaWhere stories live. Discover now