Capitolo 17- Il Ragazzo Nell'Ombra.

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Mi stendo sull'erba e penso alla storia di Ellie ed Irina.

Affrontarono di tutto per far sopravvivere il loro amore, ma il tempo era un nemico invisibile e intoccabile, l'unica soluzione era diventare immortale. Peccato che la cosa non sia andata a buon fine, Irina non meritava di soffrire così tanto, voleva solo passare l'eternità con la persona che amava e credo che anche Ellie fosse una brava ragazza, nemmeno lei meritava ciò.

Sento un fruscio dietro di me e mi volto, c'è una sagoma che si nasconde nell'ombra. Non credo sia un demone, non ha gli occhi rossi. Non caccio ancora fuori il mio pugnale, potrebbe essere umano.

La sagoma si sposta in avanti e viene illuminata dalla luce della luna mostrando un ragazzo dai capelli totalmente neri come la pece e la pelle chiarissima. Non riesco a vedere altro per colpa della troppa distanza.

Mi avvicino cautamente a lui, ora che lo osservo meglio ha degli occhi grigi talmente chiari da sembrare trasparenti, un naso piccolo e dritto, labbra mediamente carnose e s'intravedono i muscoli da sotto la sottile maglia rigorosamente nera.

-Chi sei?- chiedo timorosa, m'inquieta questo ragazzo, pur essendo di una bellezza disarmante.

-Sono Hades.- si presenta con un piccolo sorriso, lo guardo con sospetto.

-Che nome...raro...

È un nome non comune, ma davvero bello.
-Alyssa.- mi presento a mia volta sempre stando all'allerta e il piccolo sorriso gentile del ragazzo muta in uno beffardo.

-Lo so...- afferma quasi ridendo, come se fosse una cosa ovvia che uno sconosciuto conosca il tuo nome.

-Come...- non mi lascia nemmeno finire la domanda che mi risponde.

-Lo scoprirai.- indietreggia lentamente nell'ombra fino ad uscire dal mio raggio visivo. Sembrava quasi che si stesse prendendo gioco di me, e forse era davvero così.

Chi accidenti era? Cerco di non pensarci ed entro in casa.
-Aly, ti va una tisana?- mi chiede Lucas quando vado in cucina.

-Ma una casa non ce l'hai? Sei perennemente qui!- esclamo ridendo e lui sorride divertito.

-Il fatto è che sono sempre solo a casa, mi annoio. Così come Michael e Irina.- mi spiega con una punta di tristezza e io mi acciglio.

-Hey, ma....i vostri genitori?- lui mi guarda con occhi lucidi e inspira lentamente.

-Alyssa, io e gli altri viviamo da più di due secoli...come potrebbero essere ancora vivi i nostri genitori? O qualunque altro membro umano della famiglia?- le parole mi muoiono in gola.

-Credevo che...essendo athánatos lo fossero anche i vostri genitori...- sussurro pentita della mia lingua lunga.

Scuote la testa lentamente guardando il pavimento.

-Siamo stati trasformati, Alyssa...mi mancano così tanto!- esclama buttandosi tra le mie braccia e lasciandosi andare in un pianto nostalgico.

-Oh, Lucas...- lui alza di poco il viso e mi guarda negli occhi. Gli sfioro la guancia bagnata dalle lacrime con la punta delle dita e sospiro.

-Loro saranno sempre qui...non importa se vivi o morti, veglieranno sempre su di te. Non dimenticarlo mai.- dico trascinando l'indice sul suo petto per poi fermarmi sul suo cuore.

Il biondo accenna un sorriso triste e io gli bacio una guancia. Lo prendo per mano e andiamo in camera mia.

-È tardi, ho sonno.- gli dico e un barlume di delusione fa capolino nei suoi occhi. Mi fa distendere sul letto.

-Ti lascio dormire, vado nella camera degli ospiti.- fa per andarsene, ma lo blocco per il polso.
-Resta con me...- sussurro, mi fa um sorriso a trentadue denti e si distende accanto a me, mi prende la mano intrecciando le sue dita con le mie. Mi bacia per una frazione di secondo e mi guarda incantato.

-Buonanotte, Aly...- sussurra a mezzo millimetro dal mio viso.
-Buonanotte, Luc...- sussurro in risposta stringendo di più la sua mano e lo sento sorridere al soprannome che gli ho appena affibbiato.

***

Sento qualcosa solleticarmi la guancia e apro si poco gli occhi per vedere, con gran piacere, che sono le dita del mio ragazzo. Mi sposta una ciocca di capelli dal viso e sorride.

-Buongiorno...- sorrido a mia volta.
-Buongiorno.- mi alzo dal letto seguita dal biondo ed andiamo a fare colazione.

-Buongiorno sorella, buongiorno Lucas. Avete dormito o fatto altro?- ci chiede mio fratello assottigliando gli occhi e arrossisco di botto mentre Lucas si guarda attorno a disagio.

-Abbiamo solo dormito!- esclamo all'apice dell'imbarazzo.

-Bene. Cos'hai fatto ieri sera in giardino?

-Nulla, guardavo le stelle.- rispondo omettendo l'incontro con Hades.

-Ragazzi, devo anadare adesso, le pulizie a casa mia non si fanno certo da sole!- esclama Lucas ridacchiando.

-Dopo vieni ad aiutarmi?- mi chiede con gli occhi da cucciolo e mi ritrovo costretta a dire di sì.

Unexpected 1- Kiss Me Onde as histórias ganham vida. Descobre agora