Capitolo 9- Una Giornata Intensa.

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Lucas mi guarda intensamente, quasi mi consumano i suoi occhi.

-Sei...uh....sei geloso?- gli chied
o timidamente con un filo di voce e lui inclina leggermente il capo da un lato.

-Non so come dirtelo...ecco, non è proprio gelosia....

-E allora cos'è?- lui non distoglie lo sguardo dal pavimento.

-Paura...ho paura.

-E di cosa?- cerco di indagare al meglio senza farlo irritare per le mie troppe domande.

-Paura che tu mi abbandoni. Molte persone mi hanno abbandonato nella mia vita e finalmente ho te e i ragazzi. Siete i miei più cari amici e se perdessi anche voi...mh! Mi sei entrata nel cuore in sole due settimane, sei diventata un'amica speciale per me, non mi era mai capitato e sapere che potrei perderti anche in questo esatto momento mi fa sentire male.- confessa tutto arrossendo e io sorrido per la sua tenerezza, ma il sorriso mi muore quando ricordo come mi ha definito. Amica.

Non so perché, ma questa parola detta da lui e riferita a me, mi ha come squartata.

-Oh, Lucas!- lo abbraccio e lui sospira.
-Si tratta anche di gelosia, però.

-E perché sei geloso?

-Perché tu e Kevin avete un'ottimo rapporto e ti è sempre stato vicino...

-Ma ora tocca a te! Kev mi è stato accanto e ora è il tuo turno. Stammi accanto, Lucas.- la mia sembra quasi una supplica. Ci stacchiamo per guardarci negli occhi.

-Finché tu vorrai.- sorrido d'istinto e lui ricambia.

-Allora per sempre.

E qui, adesso, abbiamo stretto una promessa che nessuno dei due infrangerà mai, me lo sento.

***

-Davvero?!- esclamo sconvolta.
-Sì!- esclama Kevin a sua volta.

Siamo io e lui in camera mia a parlare degli ultimi gossip sulle nostre vite sentimentali, Michael e Irina sono a casa loro mente Lucas e Easton sono di sotto.

-Ma lo odiavi!- ripeto per la quindicesima volta.

-Tra odio e amore c'è una linea talmente sottile che ci vuole un attimo per invertire il sentimento.

-Quindi...Zac Jhones ti ha baciato? Seriamente?- domando ancora e Kevin alza gli occhi al cielo dall'esasperazione.

L'omosessualità di Kevin non mi ha mai disturbata, anzi, è stato uno dei motivi principali per il quale siamo diventati amici.

Quando passavo per il retro del cortile a scuola, lo trovavo sempre rannicchiato vicino ad un albero a piangere. Un giorno mi feci coraggio e mi avvicinai a lui per cercare di consolarlo, anche senza sapere cosa fosse successo, mi bastava anche solo consolarlo.

Se lo vedevo triste, lo diventavo automaticamente anch'io, quindi mi promisi di fare del mio meglio per farlo sorridere perennemente. Da lì diventammo inseparabili.

-Suoni ancora?- mi chiede cambiando discorso.

So che non mi chiederà di suonargli qualcosa perché rifiuterei, non suono mai davanti a nessuno perché esprimo molti sentimenti quando suono e sarebbe come mostrare la mia anima interamente.

Sa che mi fido di lui, ma sa anche che non deve prenderla sul personale, faccio così con tutti. Non suono nemmeno davanti a mio fratello.

-Easton!- sento urlare dal giardino e guardo fuori dalla finestra, ci sono due sagome sull'erba.

Corro in giardino seguita da Kevin e Easton, che è appena uscito dalla cucina. Sull'erba c'è stesa Irina con dei tagli e dei graffi sul viso, perde sangue dal naso e Lucas è accanto a lei che la sorregge, visto che ha evidentemente perso i sensi.

Easton lo aiuta a portare la ragazza in casa e la adagiano sul divano.
-Ma che è successo?!- chiede Easton
Lucas gli rivolge un'occhiata d'intesa e lui si ammutolisce guardando me e Kev con la coda dell'occhio.

-Voi sapete qualcosa!- esclamo già irritata, odio quando qualcuno non mi dice qualcosa.

Non mi rispondono.
-Vado a chiamare papà...- dico e Easton mi blocca.

-No.- m'intima e io annuisco automaticamente come un cagnolino.

Lucas sembra parecchio turbato e agitato, non solo per Irina, sento che c'è altro.

-Irina resta a dormire qui, tu puoi andare a casa.- dice mio fratello al biondo, quest'ultimo scuote il capo affermando di voler rimanere qui anche lui, Kevin mi guarda.

-Meglio che vada in hotel. Ci vediamo domani, okay?- annuisco e lui mi posa un bacio sulla guancia per poi andare via dopo aver salutato tutti. Mi spiace che non sia rimasto a dormire da noi, ma credo non volesse disturbare. Suo solito.

-Ora voi mi dite tutto! Subito!- ringhio alterata e Easton assume un'espressione dura.

-Non sono affari tuoi.- mi dice pacatamente.

-Amico, dobbiamo parlare.- lo richiama Lucas con tono agitato, lui rivolge un'occhiata a me e alla ragazza stesa sul divano priva di sensi prima di sparire con Lucas in cucina, nel frattempo vado a prendere la cassetta del pronto soccorso. Che giornata!

Unexpected 1- Kiss Me Where stories live. Discover now