Capitolo 12- La Verità.

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Allungo una mano tremante per prendere l'oggetto, mi rigiro il pugnale tra le mani con paura e curiosità. È un pugnale di media lunghezza, semitrasparente e interamente rosso. Non riesco a capire di che materiale sia fatto...lo impugno con forza e sento una rabbia improvvisa impossessarsi di me.

Scendo le scale e vado in cucina da Easton.
-Oh, hai finito con la mia camera?- mi chiede indifferente e io lo incenerisco con lo sguardo.
-Adesso sì che merito delle spiegazioni, cosa sei? Un killer? Un maniaco? Un pazzo omicida?- chiedo determinata mentre gli mostro il pugnale.
Lui sbianca e mi guarda.

-Dammi il tempo di chiamare i ragazzi, ti spiegheremo ogni cosa. Non raggiungere conclusioni affrettate.

Non dico nulla e studio il pugnale.
-Forse è meglio se quello lo tieni tu.- annuisco semplicemente confusa e arrabbiata dalla situazione.

I ragazzi arrivano immediatamente, vedere certe espressioni serie sui loro volti mi fa rabbrividire.
-Allora?- chiedo pretendendo spiegazioni.
-Lucas, spiegale tutto, sei tu quello che ha avuto il Feeling Sacro con lei.- il diretto interessato sospira e mi guarda.

-Allora...ricordi quando mi hai chiesto quanti anni avessi? Be', non ne ho diciotto, ma...duecentotre.- mi confessa chiudendo gli occhi e impallidisco.

-Come...come è possibile?- balbetto confusa. Mi staranno prendendo in giro.
-Ecco...io, Irina e Michael non siamo proprio umani. Non lo siamo affatto.- mi spiega a denti stretti per la tensione.
-E...cosa siete?- chiedo deglutendo nervosamente.

-Siamo athánatos.- confessa velocemente.

-Uhm...cosa?- sono letteralmente pietrificata.
-Athánatos. Siamo esseri immortali che combattono contro la Morte e i demoni, suoi sudditi.- mi dice e fa un cenno ai suoi amici.
-È assurdo...incredibile!- esclamo agitata.
-Posso renderlo credibile...- mormora Lucas prima di guardarmi attentamente negli occhi, vedo le sue pupille dilatarsi e l'azzurro dei suoi occhi viene contornato da un'aura azzurra/blu luminosa.

'È abbastanza credibile ora,dato che sto comunicando telepaticamente con te?'

Non ci credo. È stato Lucas a sussurrarmi di stare attenta quella volta al parco! Ecco il perché della voce familiare! Come ho fatto a non riconoscere tale voce calda e ammaliante?!

-Come...hai fatto?- chiedo sconvolta.

-Ecco, a questo proposito, la maggior parte degli athánatos instaurano un legame speciale con un umano e a quanto pare io l'ho instaurato con te. Succede involontariamente, si chiama Feeling Sacro. Perché è un legame d'affetto sacro che non potrà mai spezzarsi. Volente o nolente.- mi dice arrossendo leggermente.

***

-Quindi...se tu sei immortale, nulla ti può uccidere?- domando pensando all'assurditàdella situazione.

-Ricordi il pugnale che hai trovato nel mio armadio? È di rubino ed è l'unica arma in grado di uccidere i demoni e ferire la Morte. Per gli athánatos serve un pugnale di ametista.- mi spiega Easton intervenendo. Annuisco.

-Quello è il tuo pugnale. Stando a stretto contatto con noi avevamo previsto che prima o poi l'avresti scoperto e te ne abbiamo procurato uno. Una volta che gli umani vengono a sapere di tutta questa faccenda, anche loro vengono attaccati dai demoni e, rarissime volte, dalla Morte. Quindi combattono contro di loro al nostro fianco.

-Quindi anch'io dovrò combattere. E papà? Sa qualcosa?- chiedo impaurita per lui.

-Certo, tesoro.- mi volto verso la voce che ha parlato e mi ritrovo papà.

-Ma che ci fai qui?- chiedo allibita dal fatto che non lo abbia nemmeno sentito rientrare.

-Tuo fratello mi ha chiamato spiegandomi in fretta e furia la situazione e sono arrivato solo ora...sai, il traffico.- si giustifica con noncuranza scrollando le spalle.

-Oh.

-Tutti noi abbiamo un pugnale di rubino, ma i demoni non ne hanno nemmeno uno di ametista, solo la Morte ne ha uno.- mi spiega papà mostrandomi il suo pugnale.

-E perché?- domando innocentemente, come se non stessimo parlando di pugnali.

-Perché fortunatamente l'ametista è considerata una pietra celeste, ovvero paradisiaca e i demoni devono tenersi alla larga da tutto quello che fa parte del Paradiso.- vorrei chiedere perché solo la Morte ne ha uno essendo comunque un demone, ma lascio perdere.

-Okay, credo di dover metabolizzare il tutto.- dileguo tutti con un cenno del capo e vado al piano di sopra continuando a studiare il mio pugnale. I raggi del sole che entrano dalla finestra riflettono attraverso l'arma di rubino illuminandola. È davvero bellissimo questo pugnale. Noto delle rifiniture in stile antico sul manico e vari piccoli simboli incisi, alcuni che ho già visto svariate volte e altri che non ho mai visto.

-Tutto okay?

Annuisco sospirando, Lucas si siede accanto a me e punta lo sguardo sui segni incisi sul manico che sto studiando attentamente.

-Vuoi sapere cosa significano?- mi chiede dolcemente e io mormoro un 'sì'.

Unexpected 1- Kiss Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora