Capitolo 8- Migliore Amico.

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È da tutto il giorno che il cellulare di Easton squilla ogni cinque secondi o per un messaggio o per una chiamata.
Ora siamo a casa si Michael e, ovviamente, ci sono anche Irina, mio fratello e Lucas.

Il cellulare di Easton squilla nuovamente e alzo gli occhi al cielo per la frustrazione. Va nella stanza accanto per rispondere e torna dopo qualche minuto.

-Scusate, devo fare una cosa, ci vediamo tra venti minuti al parco qui accanto.- ci avvisa prima di scappare via.

-Ma...uff, mi arrendo! Non lo capisco oggi!- sbuffo irritata.

-Dovrà fare qualcosa di importante ler scappare così.- ipotizza Lucas che subito trova appoggio da Michael e Irina.

-Mh....- mormoro mentre i peggiori pensieri si fanno spazio nella mia testa. E se è finito in brutti giri e ora ha dei debiti? E se sta andando a comprare della roba dai suoi spacciatori? E se.....oh!

-E SE EASTON HA UN APPUNTAMENTO CON UNA RAGAZZA?!- urlo improvvisamente facendo fare a tutti un balzo di minimo venti metri.

-Nah, non credo proprio.- dice Michael.
-Già, ce lo avrebbe detto sicuramente.- aggiunge Irina seguita da un cenno di conferma da parte Lucas.

-Meglio avviarci verso il parco.- suggerisce il biondo e io annuisco sovrappensiero.

Mentre camminiamo i ragazzi mi chiedono se io ed Easton siamo gemelli.

In effetti abbiamo in comune sono gli occhi marroni, i capelli rossi presi da chissà quale parente e la pelle chiara.

-Andiamo, siete gemell, lo so!- esclama Irina e gli tiro uno schiaffetto sul braccio. Abbiamo una belle differenza d'età e il nostro DNA dimostra che siamo semplicemente fratelli.

-Ahi!- si lamenta massaggiandosi il punto "dolorante".

Arriviamo al parco e noto subito il mio fratellone, ma pian piano che ci avviciniamo noto che con lui c'è un'altra sagoma.

Mi fermo impalata nel bel mezzo del parco quando riconosco quegli occhi color quercia, quel naso dritto e quei capelli castani cortissimi.

Gli corro incontro e gli salto addosso, lui prontamente mi afferra e non posso fare a meno di pensare che in questo momento sembro un koala.

-Mi sei mancata così tanto in questi venti giorni!- esclama lui affondando il viso nell'incavo del mio collo.
-Li hai contati?!- chiedo sconcertata e lui mi mette giù.

-Forse...- ridiamo e mi volto verso il resto dei miei amici.

-Ragazzi, lui è Kevin. Kev, loro sono Michael, Irina e Lucas.- faccio le presentazioni, i primi due salutano calorosamente il mio migliore amico, ma Lucas si limita ad un cenno del capo.

Okay che è piuttosto taciturno e timido con chi non conosce, ma Kevin non morde mica.

-Wow, dovrei essere geloso!- scherza circondandomi il collo con un braccio e noto l'espressione del biondino farsi più dura.

Non sono esperta in queste cose, ma nemmeno stupida: Lucas è...geloso?  Nah, non credo sia il tipo da gelosia.

-Non ne hai motivo, tu resti il mio best.- ridacchio rispondendogli. Lui mi sorride e ci avviamo verso casa mia.
Varchiamo la soglia e noto mio padre sulla poltrona accanto al divano.

-Papà, non dovresti essere a lavoro?- chiede Easton perplesso.

-Sì, ma ho la febbre.

-Oh, papà, lui è Kevin Murrie, il mio migliore amico!- esclamo sorridente e lui stringe la mano del ragazzo.

-Non ti ho mai visto qui...- riflette scrutandolo.

-È uno degli amici che avevo a Dallas.- mio padre annuisce e va in camera sua con la sua tisana calda tra le mani.

***

Lucas non ha emesso un suono, tanto che Kevin mi ha chiesto se fosse muto. Da quando il mio amico si è fatto vivo, Lucas non è più tra noi.

In questo momento è in bagno e io ne approfitto per appostarmi nel corridoio, la porta si apre ed esce in tutta la sua innaturale bellezza. Fa un salto in aria ansimando, si porta una mano al cuore e sospira.

-Mi vuoi morto?!- esclama agitato e io incrocio le braccia al petto. Ora non mi sfugge, ora vuota il sacco.

-Ora parli! Che hai? Sei una statua da quando Kevin è arrivato!- lui distoglie lo sguardo e io gli poso una mano sul petto.
-Parlami.- cerco di invogliarlo dolcemente.

-Non t'importa davvero.- mi punta i suoi occhi nei miei.

-Se non m'impostasse davvero non sarei qui, ora, con te, e non ti avrei osservato tutta la serata.- accenna un microscopico sorriso e si tira delicatamente il labbro inferiore con i denti.

Unexpected 1- Kiss Me Where stories live. Discover now