Mentre mi godevo la pace della classe quasi vuota arriva Nash di corsa.
<Ma vedi te che mi tocca fare.> parla affannato e posa il suo zaino sul banco accanto al mio.
Io intanto rido per la sua faccia.
<Con questa figura ti sei meritato quel posto.> non posso smettere di ridere per la sua faccia e per quella di tutti nel più totale silenzio che c'era.
<Fai schifo.> mi da una spinta facendomi finire contro il muro.
<Mi raccomando fallo tutti i martedì. Almeno posso ridere.>
<Mi hai preso per il tuo giullare per caso?!> beve un po' d'acqua e poi poggia la testa sul banco.
Gli tiro un pizzicotto sul collo e intanto la classe si è riempita.

Quando la prof entra lui alza la testa e a me viene di nuovo da ridere.
Ride anche lui questa volta, prende una matita e inizia a scrivere sul mio banco.
L'ora passa così. Qualche partita a tris sul banco e varie risate. Beh si, divertente lo ammetto ma i miei appunti non sono d'accordo. Ho scritto veramente poco.

La campanella suona e la seconda ora è di educazione fisica.
<Dai vedi come sono simpatico. Il compagno di banco perfetto.> mi mette il braccio attorno alle spalle mentre usciamo dalla classe.
<Credici. Se trovi qualcosa di divertente ogni settimana sono disposta a tenerti il posto.> mi stacco dalla sua presa e mi avvio verso l'armadietto seguita da lui.
<Ora mi divertirò a tirarti una pallonata in testa invece.> mi sorride e si appoggia al muro mentre poso i libri.
<Che simpatico. Sicuramente hai una mira di merda.> me la rido chiudendo l'armadietto.
<Vuoi scommettere?> mi porge la mano. Scuoto la testa e mi avvio verso la palestra. Fortunatamente in palestra ci sono anche Jay e Ale così posso scappare via.
Io e Ale andiamo negli spogliatoi a cambiarci.
<Com'è andata stamattina?> chiede ridacchiando.
<Ora di storia. Come dovrebbe mai andare.> la guardo perplessa perché non sto capendo.
<Dicevo con Nash. Mi ha fatto morire stamattina quando è scappato dentro per arrivare in classe.Dovevi vederlo.> Continua a ridere e io mi unisco spiegandole com'è entrato in classe.
<Secondo me tu hai gli occhi tappati.> se ne esce con questa frase mentre usciamo dallo spogliatoio.
<Cosa?>
<Non vedi quanto ti gira intorno? Ti da mille attenzioni o almeno ci prova ma tu continui a scappare.> mi fa l'occhiolino.
<A cosa vuoi arrivare. Non ci provare proprio.> l'avverto prima di entrare.
<Ok va bene. Però magari riflettici.> mi sorride e entriamo.
Ci mancava solo lei ad aggiungermi altre paranoie. Ma ti pare, è una cosa ridicola.

Anche Nash e Jay si sono cambiati e ora stanno giocando a basket. Nash già mi ha puntata con quella palla di merda. Diamine.
Il prof ci fa iniziare con una corsa intorno al campo e ad ogni giro lancio delle occhiate assassine a Nash per avvertirlo della morte a cui va incontro.
<Beh siete carini però.>
Ale si becca un ceffone sulla testa in meno di un secondo ma continua a ridere.
<Piantala.>
Smettiamo di correre e andiamo a prendere i tappetini per fare stratching.
<Tempo una settimana e ti chiede di uscire.>
Prendo il mio tappetino e mi allontano da lei.
<Non scappare dalla verità.> ha ancora quel sorrisetto stampato in faccia.
<Ma la smetti. È una cosa ridicola. Ti pare che..> non faccio in tempo a finire che Nash mi colpisce con la palla. Me la sono cercata lo ammetto.
<Ops scusa. Mi è scappata.> mi sorride e mi fa segno di passargliela.
Ale fa un colpo di tosse finto come le stronzate che dice e se la ride.
<Sei un vero stronzo.> gliela tiro sulla schiena.
<Chi aveva una mira di merda?> si guarda intorno e io alzo gli occhi al cielo.
<Sempre e comunque tu.> gli faccio il dito medio e fa finta di rilanciarmela addosso.
<Ma perché mi devi provocare?!> mi sorride e si avvicina anche Jay.
<Non vi si può lasciare soli un attimo, scoppierebbe una guerra.> se la ride guardando la mia faccia.
<È lui che se le va a cercare.> dico lanciando una palla addosso a Nash.
<Ahi!> esclama massaggiandosi il braccio.
<Ringrazio non so cosa che non ti vedrò fino a domani.> torno al mio tappetino.
<Non la pensavi così un'ora fa.> mi fa l'occhiolino e lui e Jay si allontanano.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierDonde viven las historias. Descúbrelo ahora