Capitolo 11

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Lo guardiamo entrambi con sguardo interrogativo finchè non si decide a parlare.
<Gli altri volevano sapere se ti va di suonare qualcosa.> chiede a Martin.
Lui mi guarda un attimo e io gli faccio cenno di andare.
<Ti va?> gli chiedo poi.
<Vieni anche tu?>
<Se vai si.>
<Allora ok>mi dice e scendiamo dall'amaca.
Mi tende la mano e gliela prendo.
Andiamo dagli altri e appena Sara vede le nostre mani mi lancia un' occhiata.
Le sorrido e ne sono stupita quanto lei.
<Allora..ci suoni qualcosa?> chiede Jack guardando le nostre mani e me.
Gli faccio cenno che non è come pensa e mi fa un cenno verso Nash.
Non capisco cosa voglia dire finchè non si siede accanto a Martin, impedendomi di sedermi accanto a lui.
Jack alza le spalle e io sbuffo. Martin mi guarda ma non sa cosa dirmi e io vado a sedermi vicino a Matt.
Sono difronte a Martin e continuo a fissare ogni suo movimento.
Prende il plettro e se lo mette tra le labbra mentre accorda la chitarra.

Mio Dio.

Mi giro e vedo Sara fissarmi e ridere.
Mi copro il viso con le mani e mi stendo all' indietro sulla sabbia.
<Tutto ok?> mi chiede Matt e Martin mi lancia uno sguardo.
<Si tutto ok.> rispondo ricambiando il suo sguardo.
Sorride e torna ad accordare la chitarra.

Mio Dio. Potresti saltargli addosso ora.
Devo darmi una calmata. Da quando sono diventata una pazza.

Non mi ero accorta che mentre facevo i conti con la mia coscienza, lo stavo fissando.
Distolgo subito lo sguardo e vedo Sara e Jack trattenere una risata.
Sorrido anche io e la sento parlare con Jack.
<L'abbiamo persa!>
<Eccome! >
Gli faccio il dito medio senza farmi vedere dagli altri e loro mi fanno la linguaccia.
A un certo punto Sara mi passa una polaroid.
La guardo perplessa e lei mi incita a guardarla.
Appena la giro mi scappa un sorriso, la guardo e lei mi mima un 'non c'è di che'.
Siamo io e Martin sull'amaca. Io ho gli occhi chiusi e sono appoggiata al suo petto mentre lui mi guarda e mi accarezza i capelli.
Mi giro verso di lui e noto che mi stava guardando.
Gli mostro la foto da lontano e lui fa una faccia strana, come se volesse zoommare con gli occhi sulla foto.
Mi scappa una risata e mi guadagno un' occhiata interrogativa da Matt.
Martin mi mima un 'dopo' e fa un cenno del capo verso l' amaca.
Sorrido e gli faccio un ok.
Nash alterna lo sguardo tra me e lui mentre gioca con la sabbia.
Lo guardo con sguardo interrogativo e gli mimo un 'tutto ok?'.
Fa cenno di si e smette di guardarmi.
Martin comincia a suonare e io lo guardo estasiata.

Ogni tanto ci scambiamo qualche occhiata ma io sono concentrata sulle sue dita sulla chitarra.
È veramente bravo e io sono come risucchiata dalla sua musica.
La mia trance viene interrotta quando lui smette di suonare e poggia la chitarra sulla sabbia accanto a lui.
Continuo a seguire i suoi movimenti con lo sguardo.

Sembri una psicopatica. Smettila.

Sposto lo sguardo sui mie piedi.
<Da quanto suoni la chitarra?> sento dire da Jack.
<Dall'inizio del liceo.>
Lo guardo di nascosto e continuo a giocare con la sabbia.
<Sei molto bravo.> si complimenta Matt.
<Già.>confermo anch'io.
<Grazie..se qualcosa mi piace cerco di farla al meglio.>
Alzo lo sguardo su di lui e mi scappa un sorriso. Anche io la penso così.

Infatti a scuola fai pena.
Mi ricorda la mia coscienza.
Studiare non fa per me. Sono poche le materie che diciamo 'accetto'.

A distrarmi dai pensieri è la voce di Matt.
<Che si fa ora?>
<Non ne ho idea.> dice Jack sdraiandosi sulla sabbia.
<Possiamo parlare, come le persone normali?!> chiedo ironica.
<Tu sei la prima a non esserlo quindi silenzio.> mi prende in giro Jack.
Gli faccio il dito medio e gli lancio la sabbia addosso.
<Non farlo mai più.> mi avverte con sguardo assassino mentre se la toglie di dosso.
<Uh che paura.> me la rido guardandolo.
Mi alzo e torno al tavolo delle bevande.
Mentre cerco una fanta sento dei passi alle mie spalle.
<Cerchi questa?> chiede Nash.
Mi giro e vedo che ha in mano una lattina di fanta.
<In effetti.> affermo guardandolo.
<Tieni.> mi offre la lattina.
<Oh. Grazie.> la prendo sorpresa.
<Che c'è?> chiede accennando una risata.
<Non me l' aspettavo.> dico ricambiando il sorriso.
<Beh ti ho chiesto io di essere amici quindi devo fare la mia parte.> continua a guardarmi sorridendo.
<Vero.> gli sorrido e mi giro verso il tavolo.
Prendo una cola e gliela offro.
Lui ride e accetta.
<Faccio anche io la mia parte.> dico ridacchiando.
<Non è poi così male vero?> chiede.
<In effetti no.> dico guardandomi intorno.
<Quindi ammetti che avevo ragione.> si vanta.
<Non ho detto questo.> affermo ridacchiando.
<Ma lo pensi.> continua lui.
<Non puoi sapere cosa penso.> affermo.
<Forse più avanti ci riuscirò.>
<Dipende da te. Mi fai imbestialire e poi magari riusciamo a stare tranquilli come ora. Quindi vedi te cosa ti conviene fare. > dico tornando dagli altri.
Mi risiedo al mio posto e mi giro verso di lui.
Mi guarda e sorride ancora.
Scuoto la testa e guardo i ragazzi attorno a me.
Mancano Martin, Matt e Sara.
Sorrido pensando a quei due insieme e poi torno a pensare a Martin.
Dove sarà finito?
Comincio a cercarlo con lo sguardo ma non lo vedo.
Poi ricordo a ciò che aveva detto prima a proposito dell' amaca.

Mi avvio verso l' amaca ma al posto di Martin trovo Matt e Sara.
<No ma era solo un obbligo!> le faccio il verso.
I due si spaventano e Matt cade a terra.
Io rido e mi guadagno le loro occhiate.
<Cazzo Fra. > mi guarda Matt massaggiandosi la testa.
Guardo Sara come per esortarla a spiegarmi ciò che ho visto.
<Dopo ti spiego.> sospira aiutando Matt ad alzarsi.
<Ook..non voglio nipoti chiaro!> urlo allontanandomi da loro.
Sento Sara insultarmi e rido tornando al falò.
Vedo Martin seduto e mi avvicino.
<Ei che fine avevi fatto?> chiedo sorridendo.
<Già ti mancavo?>mi chiede con sguardo malizioso e io divento rossa peggio di un peperone e provo a giustificarmi.
Vedendo la mia reazione ride e mi tranquillizza.
<Scherzavo! Stavo aiutando Jack con le ultime sistemazioni per le tende. Volevo nascondermi sull' amaca ma a quanto pare era occupata.> dice sorridendo guardando quei due.
<Ho notato.> sorrido anch'io.
<Hai ancora la foto di prima?> mi chiede.
<Certo.> la prendo dalla tasca <..tieni.>gliela porgo.
<È molto bella anche questa.> sussurra sorridendo.
Io mi limito a osservarlo e a sorridere come una scema. Cazzo.
<Vuoi tenerla tu o..?> chiede incerto.
<Puoi prenderla. Io ne ho prese altre.> dico rassicurandolo.
<Si ma questa è l' unica sull' amaca.> continua.
<Possiamo sempre farne altre.> parlo guardando a terra.
Sono sicuramemte un peperone in questo momento e non è da me.
<Hai ragione. Se magari quei due si sbrigano!>urla l' ultima frase per farsi sentire.
Matt ci fa il dito medio e urla anche lui.
<Arrangiatevi! Ci sono le tende!>
<Buona idea!> urla in risposta Martin.
Mi afferra per il polso e mi fa alzare.
<Sai dove tiene la macchina fotografica?> mi chiede.
<Si. È nella borsa di Sara.> dico avvicinandomi al suo ombrellone ormai chiuso.
Rovisto nella borsa e la prendo.
<Trovata!> esclamo tornando da lui.
<Perfetto. Andiamo!> mi afferra la mano e inizia a correre.
Io rido e faccio attenziome a non cadere.
<Dove andiamo?> chiedo.
<Alle tende.>
<Ma non stavano ancora sistemando?>
<Spero per loro che abbiano finito.> dice facendomi ridere.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora