Capitolo 13

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Mentre ascolto la musica mi guardo intorno.
È buio e l' unica luce proviene dal fuoco. I ragazzi sono seduti in cerchio lì intorno. Gli unici che si sono allontanati come me sono Matt e Nash che sono seduti a riva e parlano. È da quando siamo arrivati che si allontanano, chissà che stanno confabulando.

Mi appoggio con la schiena alla tenda e guardo il cielo.
Per ora ci sono poche stelle e inizio a pensare a come sarà stanotte.
Uno spettacolo fantastico.
Non è la prima volta che dormiamo in spiaggia ma ogni volta mi sembra diverso. Tutte le volte mi alzo ed esco dalla tenda per starmene un pò sola al buio a guardare il cielo e il mare mentre ascolto la musica o anche solo i rumori che mi circondano.

Mentre sono immersa nei miei pensieri sento qualcuno scuotermi la spalla.
Tolgo una cuffietta e lo guardo interrogativa.
<Perchè stai qui da sola?> mi chiede sedendosi accanto a me.
<E tu perché non sei con gli altri?>
<Non mi andava. Volevo stare un pò per i fatti miei.> dice guardando il mare.
<Già. Lo stesso vale per me. >spiego tornando a guardare il cielo.
"<Vuoi che me ne vada?> chiede girandosi verso di me.
<No non preoccuparti.> ridpondo dopo averlo guardato per un pò.
<Ok.> sussurra e si appoggia anche lui alla tenda.

<Che ascolti?> chiede dopo qualche secondo di silenzio.
<Quello che mi capita avanti. Poi se mi piace la ripeto fino a odiarla.>
<Bella tattica.> ride.
Io lo guardo e gli porgo una cuffietta.
<Sul serio?> chiede stupito.
<Devo farti smettere di parlare e questo è l' unico modo.> gli accenno un sorriso.
Lui accetta e ridacchia.
<Sai...non è l' unico modo.> riprende poi con sguardo malizioso.
<Si invece. Non ci pensare nenche per sogno.> lo guardo male.
<E se ci stessi pensando ora?> dice girandosi con il corpo verso di me.
Gli tiro uno schiaffo in testa.
<Fatto?>
<Fatto cosa?>chiede.
<L'hai cancellato?>
<No.> continua con un sorrisetto.
<Sei venuto qui per scocciarmi?> chiedo alzando gli occhi al cielo.
<No. Sono venuto a farti compagnia. Dovresti essere contenta.> fa il finto offeso.
<Ma smettila. Dove hai lasciato Matt?>  chiedo girandomi verso di lui.
<Non so. Me ne sono andato mentre era distratto.>
<Fortunato.>
<Haha. Simpatica.> dice sorridendo falsamente.
<Grazie.> rispondo con una vocina insopportabile.
<Non farlo mai più.> mi avverte con faccia schifata.
<Va bene.> rido per la sua faccia.
<Dovrei ridere io di te.> continua a fare l'offeso.
<E per cosa! Io sono perfetta!> rifaccio quella voce.
<Smettila o ti butto in acqua.> mi guarda serio.
<Non lo faresti.>
<Tu credi?> mi guarda con sguardo di sfida.
<Ok ok va bene.> dico velocemente.

<Posso sapere cosa cavolo state architettando tu e Matt? È da stamattina che fate i misteriosi. >chiedo curiosa.
Lui si passa un amno nei capelli e per un attimo diventa pensieroso.
<Parlavamo di quanto sei impicciona. > ride.
<Parla quello che si è messo ad ascoltare le mie conversazioni con Sara. > lo guardo con sguardo accusatorio e la sua faccia rappresentata benissimo una persona colta sul fatto.
<È tutto nella tua immaginazione. > mi sorride.
<Si certo. > gli do una spinta.
Restiamo per un pò in silenzio a guardarci e poi ridiamo e torniamo a parlare di cose a caso.

<Non sono così male non credi?> mi chiede mentre ancora ridiamo.
<Non crederti chissa cosa. Sei semplicemente meglio di come pensassi. Ma niente di che. >lo prendo in giro.
Mi imita e ridiamo.
<Quindi possiamo diventare best friend forevah!> fa con la voce da ragazzina facendomi ridere.
<Massimo possiamo essere conoscenti.>
<Non mi basta.> mi guarda negli occhi.

<Scommettiamo che cambierai idea?> dice.
<Su cosa?> chiedo perplessa.
<Su di me...Su di noi. Scommetti che diventeremo amici.> afferma serio.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierWhere stories live. Discover now