Capitolo 18

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Cole mi ha mandato degli screen della sua chat con Ale. Non ne capisco il senso.
Appena leggo i messaggi resto immobile. Ale mi ha praticamente incastrata. Ci sono i messaggi di Cole che le chiede di farci parlare alla festa ma lei gli spiega che sicuramente non sarò d'accordo così dice a lui di farsi avanti.
In un altro screen ci sono dei messaggi dopo quello che mi ha detto di mandare in classe per chiedergli se fosse venuto alla festa. Gli ha praticamente detto che l'ho mandato io e perciò ha iniziato a mandarle messaggi a raffica perché non gli ha più risposto, dando il telefono a me.
Non posso crederci. Tutti questi messaggi li ha cancellati. Sta facendo di tutto per farci affrontare l'argomento.
Oggi la strozzo.

A Cole.
-Sono qui solo per dirti di fare finta di niente. Ale mi ha incastrata. Non provare a parlarmi alla festa. Tutto come al solito.-

Mando il messaggio in un attimo e lo riblocco.
Neanche il tempo di pensarci che mi arrivano vari messaggi sul mio cellulare. Ok si è capito che sa perfettamente che il mio numero è attivo. Lancerò Alessandra dal balcone.

-Non prendertela con lei. Lo ha fatto perché è da quando mi ha invitato alla festa che la sto tartassando con questa storia.-
-Se non vuoi parlarmi oggi ok. Non farò scenate e non voglio rovinarti la giornata. Però se cambi idea fammelo sapere. Ti scongiuro di provarci. -

Vaffanculo a tutti e due. Non ne posso più.

A casa di Ale. 15:00

Sono venuta ad aiutare Ale per gli ultimi preparativi e appena sono arrivata le ho sbattuto il telefono in faccia con la chat di Cole.
<Come cazzo ti è venuto in mente. Mi hai mentito spudoratamente. E non dirmi delle tue buone intenzioni perché non me ne frega assolutamente niente. Se ti dico che non voglio averci a che fare devi rispettare la mia decisione e non fare il contrario solo perché è tuo amico! > le urlo addosso. Mi fa infuriare quando fa così. Non è la prima volta.
<Non urlare. Lo sai benissimo perché l'ho fatto. Non è solo per lui. Tu continui a portarti dietro un peso con mille idee che continui a farti, tutte totalmente sbagliate. Voglio solo che voi due chiarite questa questione una volta per tutte. Cazzo Fra di certo non volevo ferirti. Così come stai urlando addosso a me dovresti farlo con lui cazzo!> cerca di restare calma ma con scarsi risultati anche lei.
<Porca troia Alessandra però fai decire me per le mie cose. Anche se sono scelte sbagliate magari stanne fuori! > abbasso il tono di voce e mi passo le mani in faccia.
Basta. Questa stronzata continua a rovinare tutto.
<Sono tua amica e ti conosco. Se lo faccio significa che so come cambierebbero le cose in base al tuo modo di affrontarle. Ma ok non sono fatti miei scusami. Non ne voglio più sapere. > alza le mani in aria e torna a sistemare le ultime cose per la festa.

Dopo circa 5 minuti di silenzio cerco di calmarmi e vado ad aiutarla.
<Ok bene. Scusa se ho urlato ma sto impazzendo. Basta così va bene? > le spiego avvicinandomi.
<Scusami. È colpa mia. Prometto di farmi i fatti miei. > abbassa lo sguardo ma la rassicuro, anche Cole mi ha detto di essere stato assillante. 50 e 50.


<Lo sai che Gracie è stata brutalmente rifiutata da Nash?> Mi informa dopo un po' che parliamo normalmente.
<Sul serio?! E quando sarebbe successo?> Urlo sorpresa per farmi sentire da lei che è uscita in giardino.
<Oggi. Non hai letto il blog?> Dice rientrando a prendere i vassoi pieni di roba da mangiare.
<Assolutamente no. Odio quel sito ridicolo. Ho disattivato anche le notifiche.> Prendo le ciotole e le porto in giardino.
<A me piace. È talmente ridicolo da farmi ridere. E poi devo stare aggiornata.> Mi fa l'occhiolino.
Sbuffo e vado a prendere le candele da accendere stasera.

16:10
Io e Ale abbiamo preparato tutto alla perfezione. Dobbiamo solo aspettare che arrivino gli altri. Ora sono in camera di Ale per cambiarmi. Metto il mio costume nero con sopra una canotta bianca è un pantaloncino di jeans.
Ale si è già cambiata ed è andata a ricontrollare per la milionesima volta che tutto sia come lo immagina lei. È paranoica.

Lost In Your Eyes ||Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora