Capitolo 1- Le Redini Della Mia Vita.

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Oggi è un giorno speciale. Sto per riprende in mano le redini della mia vita, strappandole da quelle di mia madre. Sto per assaporare la libertà dopo moltissimi anni. Sto per vivere.

I miei genitori sono divorziati, mia madre abita a Dallas, negli USA e mio padre a Sidney, in Australia. Sono passati esattamente tre anni e due mesi dall'ultima volta che ho visto mio padre e mio fratello (che abita con lui) e oggi rivedrò entrambi.

Mia madre: sono sempre stata comprensiva e premurosa con lei, ma quando è troppo: è troppo.

Fin da quando ero piccola era egoista e oppressiva, riconosceva al minimo il concetto di "privacy" fino a non riconoscerlo proprio più.

Ogni volta che tornavo a casa dopo la scuola, lei era lì con un nuovo ragazzo perfettamente sofisticato e snob da presentarmi nonostante le mie continue lamentele, ogni volta che tornavo a casa dopo una passeggiata beccavo mia madre a frugare in camera mia, ogni volta che uscivo o facevo qualcosa mi chiamava ogni cinque minuti ripetendomi "Ciao, come stai? Che fai? Come va? Dove sei? Con chi sei?" e non la finiva più, poi ho deciso di cambiare le cose ed ora eccomi qui, all'aeroporto di Sidney.

Mi guardo intorno cercando di individuare mio fratello e mio padre, ma è molto difficile con tutte queste persone.

-Alyssa!

Sento qualcuno chiamarmi, mi volto, vedo un familiare berretto verde e giallo in lontananza e corro subito verso il proprietario.

-Easton!

Lo stringo forte a me, amo mio fratello più della mia stessa anima e non vederlo per tre anni mi ha distrutto.

-Papà?- chiedo quando ci stacchiamo e lui si gratta la nuca distogliendo lo sguardo.

-Ecco...è a lavoro.- lo giustifica mortificato, quasi come se fosse lui ad essere impegnato. Almeno non sarò oppressa ventiquattr'ore su ventiquattro.

-Allora sorellina...com'è stato il viaggio?

Iniziamo a parlare del più e del meno, mi erano mancate le nostre conversazioni, talvolta senza senso, anzi...mi è mancato proprio lui!

Ci fermiamo davanti ad un edificio, mi stupisco di non vedere più il vecchio palazzo decadente e scolorito nei dintorni di Redfern, ma una villetta a due piani quasi al centro di Cleveland Street.

Non appena entri nell'appartamento, a destra c'è la soglia del salotto e a sinistra un piccolo corridoio che porta alla cantina.

Nel salotto c'è un divano bianco panna ad angolo pieno di cuscini neri e grigi, davanti ad esso, sul pavimento, si trova un tavolino da caffè in vetro, mentre pioggiata su un mobile porta-TV, c'è un televisore che, ad occhio e croce, definirei di ottanta pollici.

Infondo alla stanza c'è l'entrata per la cucina e, lì accanto, la porta del bagno.

C'è poi un altro corridoio in cui ci sono le camere da letto. La mia, quella di Easton, quella di papà e una per gli ospiti.

-Ehm...tra una mezz'ora dovrebbero arrivare i miei amici, non ti dispiace vero?

-Va benissimo.

Lui mi sorride e va al bagno.

Io sorrido tra me e me mentre vado in camera sua, gli rubo una canotta e vado silenziosamente in camera mia. Amo indossare i vestiti di mio fratello, anche se sembro una formica nella maglia di uno yeti, ma mi sento...protetta.

Metto un paio di pantaloncini neri, mi lego i capelli in una crocchia orribile ma comoda. Prima venivo qui quasi ogni due settimane con mia zia e mi divertivo molto! Ma la scuola mi ha rubato sempre più tempo, in più aggiungiamo le paranoie di mia madre.

***

Alzo la testa dal cuscino e mi accorgo del vociare al piano di sotto, controllo l'orario e...possibile che mi sia addormentata solo per dieci minuti? Sospiro e torno in salotto.

-Ah! Ragazzi lei è...- Easton non fa in tempo a parlare che un ragazzo dai capelli rossi, seguito da una ragazza dai capelli castani, si scagliano contro di me abbracciandomi ed esclamando il mio nome.

Mi rimettono giù e dire che io sono confusa sarebbe un eufemismo colossale.

I due pazzi di prima si scambiano un'occhiata.

-Ecco, tuo fratello ci ha parlato talmente tanto di te che ci sembra di conoscerti da una vita.- mi spiega Michael.

Dopo quelche ora posso dire che gli amici di mio fratello sono molto simpatici e anche molto...belli.
Michael ha i capelli rosso fuoco (tinti, ovviamente), occhi marroni e la pelle candida. Mi ricorda un po' quei tipi punk che suonano nelle band heavy metal.

Irina ha i capelli castani e lunghi fino alle spalle, la pelle abbronzata e gli occhi molto scuri, una cosa che ho notato subito di lei: ha i lineamenti talmente delicati da sembrare un angelo.

Lucas ha i capelli biondo cenere, gli occhi di un azzurro intenso e una carnagione non troppo chiara. Mi sembra un soggetto piuttosto introverso visto che è rimasto in disparte e si è limitato ad ascoltare le nostre conversazioni. Spero che si lasci un po' andare, credo che in fondo sia simpatico.

Unexpected 1- Kiss Me Onde as histórias ganham vida. Descobre agora