34. Mi sei mancata

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Il giorno dopo mi sveglio molto carica. Sono piena di energia. Non vedo l'ora di iniziare l'allenamento di riabilitazione. Mi dovrò riprendere, prima o poi. 

"Kira! Sei pronta per l'allenamento? Oggi ho la riabilitazione!" urlo dalla mia camera, affinché lei mi senta.

Nessuna risposta. Si è addormentata sicuramente sul divano, dato che ieri non abbiamo consumato

Corro in salotto, tutta pimpante e energica. Rischio di inciampare quattro volte, ma alla fine riesco a raggiungere la mia ragazza, che poltrisce sul mio amato divanetto color crema.

"Kira, svegliati" la esorto.

Quello che ricevo in risposta è un ronfo e qualche mugugno, dopodiché silenzio assoluto. La osservo attentamente. Indossa una maglietta, e fin qui tutto OK, ma poi i vestiti... si fermano. Dalla vita in giù è completamente nuda. Noto che ha gli slip calati alle ginocchia, niente pantaloni, qualche evidenziatore per terra e un portatile in mezzo alle gambe divaricate. All'inizio non capisco il motivo di tutto questo caos, ma poi realizzo: oh. Mio. Dio. Le sono proprio mancata in questi giorni. Decido di aprire il portatile per confermare la mia teoria. Sì, ho ragione. Spero solo che non abbia macchiato il divano. Anche se, ripensandoci, io ho fatto sicuramente di peggio in passato. Siamo proprio fatte l'una per l'altra.

Mi scappa una risata. Riprendo a guardarla. Non è solo bella. E' proprio sexy. Mi viene voglia di saltarle addosso. Rimpiango di averle detto di no ieri sera. Probabilmente anche a lei non ha fatto piacere, visto come l'ho trovata stamattina.

"Kira, alzati!" urlo.

Lei finalmente mostra una reazione e sobbalza.

"Altri 5 minuti" borbotta, chiaramente ancora addormentata.

Decido di lasciarla dormire. Vorrà dire che la andrò a chiamare tra 5 minuti.

-

Sono passati 30 minuti e Kira ancora non si sveglia. Continua a mugugnare che è stanca e a chiedermi altri 5 minuti. Ovviamente, dorme tutta la mattina.

Io, nel frattempo, abbastanza arrabbiata con lei, prendo la macchina e guido verso lo Starbucks più vicino. In frigo non c'è niente e non ho voglia di accendere i fornelli. 

Appena mi trovo davanti al locale, mi accorgo che sono le 13:30. Inutile dire che piuttosto che fare colazione dovrei pranzare. 

Ritorno in macchina con un buco allo stomaco e mi dirigo verso un locale aperto da poco in città. Fa piatti a base di pesce. Mi piace il pesce. Solo quello da mangiare, ovviamente.

Dopo un ricco piatto di calamari fritti e moscardini, è il momento di andare a casa. Chissà se Kira sarà già uscita o starà ancora dormendo.

E' inutile andare in palestra ora. Ho la pancia piena. Decido di tornare a casa. 

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Apro la porta di casa. Il divano è ancora uno schifo, ma Kira non c'è. Aveva lezione con i due nuovi ragazzini. Sfigati.

Sono un po' gelosa del fatto che ora non sono più la sua unica allieva, ma decido di non dirglielo. E' il suo lavoro d'altronde.

Come di consueto, dopo un grasso pranzo mi metto a letto per schiacciare un sonnellino. 

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Mi sveglio alle 18:15. Troppo presto per la cena. Mi giro e, con mia sorpresa, vedo Kira buttata sul letto accanto a me.

"Ben svegliata, hai dormito fino ad ora" mi stuzzica lei.

"Senti chi parla" rispondo con un sorriso. "Potevi svegliarmi." 

La bacio con delicatezza. Delicatezza che poi si trasforma in passione. Mi stacco dal bacio.

"Mi sei mancata" sussurro.

"Anche tu" risponde con un filo di voce.

Riprende a baciarmi con foga. Io non mi oppongo, e lascio che la sua lingua si attorcigli alla mia. Senza pensarci due volte mi metto a cavalcioni su di lei, ma riesce a ribaltare subito la situazione. Inizio a sfilarle la maglietta e lei fa lo stesso. La mia mano percorre la sua bianca schiena  e giocherella con la chiusura del suo reggiseno, mentre lei mi massaggia il capezzolo sinistro, da sotto la coppa. Riesco a sganciare la sua bralette e la tiro sul pavimento. La afferro per i glutei e attiro il suo corpo al mio. Le sfilo facilmente gli shorts. Kira non perde tempo e sfila via i miei pantaloncini insieme alla mia lingerie. Decido di essere più delicata di lei e, mentre i nostri seni sono compressi gli uni contro gli altri, la stuzzico giocando con l'elastico dei suoi slip, scendendo sempre più vicina alla sua entrata. Kira ne gode, e non poco, perché ogni pochi secondi si stacca dalla mia bocca eccitata, per poi tornare a baciarmi con più forza.

Decido di averla stuzzicata abbastanza e con un gesto veloce le strappo la lingerie di dosso. Kira sembra in preda ad una scarica elettrica, e spinge la sua intimità contro la mia, facendomi gemere di piacere. Continua a sfregarle insieme mentre ci massaggiamo i seni a vicenda.

"Oh, vai, ancora" gemo io.

Kira aumenta il ritmo, ma prima che io possa venire, si ferma.

"Perché cazzo ti sei fermata?" urlo, avendo quasi raggiunto l'orgasmo.

"Voglio che mi preghi" sussurra lei, facendo scivolare l'indice nella mia intimità.

"Kira..." ansimo.

"Dimmelo. Dimmi che cosa vuoi" mormora.

"Fottimi."

"Come dici?"

"Fottimi, cazzo. Kira, fottimi!"

Kira infila medio e anulare e inizia ad andare in profondità. Continua a spingere e ad arricciare le dita. Non riesco più a controllarmi e le vengo sulla mano. Questo le da' un'ulteriore carica. Estrae le dita e riposiziona la sua intimità contro la mia, riprendendo a spingere. La sento venire e approfitto del momento di debolezza per ribaltare la situazione.

Mi metto sopra di lei e inizio a rotare il bacino per farla godere ulteriormente. Lei fa lo stesso. Lei mi afferra le natiche, mentre io mi reggo ai suoi seni. La voglio cogliere di sorpresa. Sposto il mio corpo all'indietro e inizio a baciarle il ventre, scendendo sempre più giù. Kira mi capisce subito, e si rimette a cavalcioni sopra di me, in modo che le lingue di entrambe avessero accesso all'entrata dell'altra. Io inizio leccandole le labbra esterne, mentre lei mi penetra subito con velocità. Continuiamo i nostri giochetti con la lingua mentre siamo entrambe bagnate fradicie e godiamo come delle cagne.

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Sono le 20:08. Kira è addormentata accanto a me, con una mano poggiata sul mio seno destro. Ammetto che sono rimasta un po' delusa. Non dalla performance sessuale, che è più che soddisfacente, come sempre. Più che altro, dal fatto che mi aspettavo che, almeno oggi, avremmo fatto un po' di fisioterapia.

Una ragazza per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora