4. Mi stai guardando da parecchio

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Oh mio Dio, frequenta la mia stessa classe. Cazzo, che figura.

Mi riprendo subito.

"Oh, okay. Non ti avevo notata."

"Tranquilla, sono arrivata oggi in questa scuola" risponde dolcemente.

Molto, molto bene. La mia figura di merda si alleggerisce, penso.

I miei pensieri sono nuovamente interrotti da Michelle e la sua voce da bambina.

"È strano, ma tutti girano un po' troppo la testa verso di me qui a scuola. Mi ci dovrò abituare."

A quelle parole mi accorgo della sua larga scollatura.

"Tesoro, ci credo che ti guardano... porti il push-up?"

Lei assume un'espressione innocente e dice "Perché?"

Allora vuoi fare la finta tonta, penso tra me e me.

"Perché sono enormi" esorto, spostando lo sguardo dai suoi occhi al suo seno, poi di nuovo ai suoi occhi.

Fa un sorrisetto per stuzzicarmi.

"Già."

Dio, è irresistibile.

"Quanto porti?" La domanda mi esce senza pensare. Cazzo.

Mi guarda leggermente imbarazzata. La sua espressione torna al sorrisetto di prima.

"La sesta."

Okay, basta. La mia mente è invasa da pensieri poco casti.

Il suo sguardo torna ad essere carino ed innocente.

"Cosa c'è?" chiede lei.

"Nulla..." mormoro imbarazzata.

Distolgo velocemente lo sguardo. Lei riprende a fare il  suo dannato sorrisetto.

"Mi stai guardando da parecchio."

Mi giro di scatto.

"Io vado in classe!" sbotto.

Esco dal bagno evitando il contatto visivo, con il viso più rosso di un pomodoro.

Una ragazza per meWhere stories live. Discover now