17. Lo avete fatto?

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T/W: menzione di abuso sessuale.

Non posso credere alle mie orecchie.

Stanno parlando-- o meglio, sparlando-- di me.

"Te lo giuro! Ieri notte si è praticamente auto-invitata a casa mia!" dice con la sua voce squillante.

Che cosa?! IO mi sarei auto-invitata da lei? Ma se ieri sera mi ha pregato di perdonarla solo per passare la notte a casa sua!

Decido di continuare ad ascoltare la conversazione, anche se indignata per il comportamento di Michelle.

Una delle due ragazze insieme a lei dalla voce odiosa interviene nel discorso.

"Basta con le stronzate, dicci cosa è successo dopo! Vogliamo lo scandalo" esclama, lanciando all'altra amica uno sguardo malizioso.

"Okay, okay" risponde Michelle, assumendo un'espressione triste, palesemente finta. Che cosa si inventerà adesso?

"Dopo essersi infilata con me nel letto, si è avvicinata sempre di più, finché non ha iniziato a togliermi la maglietta--"

"Che cosa?! Lo avete fatto?" esclama incredula la terza amica.

"No Carrie, non lo abbiamo fatto. Lo ha fatto solo lei"

"Ma che significa?" chiede lei, confusa.

"Significa che si è approfittata di me. Sessualmente" conclude Michelle, fingendo un singhiozzo.

"Oh mio Dio! Ti ha..." balbetta l'altra.

"Già. Non riesco neanche a parlarne" dichiara, mettendosi le mani sugli occhi. "E io che volevo conservare la mia castità finché non trovavo la persona giusta"

Quella stronzetta di merda. Ma come si permette di inventare una cosa del genere?

Michelle continua il suo racconto, inventato tutto quanto di sana pianta, descrivendo ogni cosa nei minimi, crudi particolari. Non ci posso credere. Sono lesbica, non maniaca.

Mi sorprendono molto le reazioni delle due troiette che chiedono curiose i dettagli. Mi sorprende ancora di più quanta fantasia abbia Michelle, che imperterrita parla dell'abuso sessuale con tanta leggerezza, come se fosse una cosa da niente. E' proprio una persona di merda. Pensare che ci sono persone realmente vittime di violenza, segnate da un trauma psicologico, mentre un pezzo di merda come lei va in giro a raccontarlo come fosse una storiella divertente.

Ho i brividi. Mi viene da piangere. Ma perché fare una cosa del genere?

Sono incapace di agire, congelata sulla sedia di un fast-food.

Una ragazza per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora