Chapter 19

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"Forza Kendall, ammettilo" la imploro.
È tutto il pomeriggio che mi parla del bacio con Luke, inoltre, era anche il suo primo bacio e per lei è stato inaspettato, quanto i sentimenti che non vuole ammettere di provare nei suoi confronti.
Partecipano come tutor in un corso di chimica e fisica per i ragazzi che devono recuperare entrambe le materie. Da Kendall me lo sarei aspettato, ma sapere che anche Luke è bravo a scuola quanto nel basket mi ha stupita. Ieri, dopo il corso, sono rimasti soli per rimettere in ordine il materiale, per sbaglio a Kendall sono cadute delle cose e lui si è offerto di aiutarla, poi le loro mani si sono incontrate ed è scattato un bacio che ha stupito Kendall a tal punto da farla scappare.

"No, no e ancora no. Comunque, c'è una cosa che non ti ho detto, cioè che ti ho detto, ma ancora devo spiegarti" afferma velocemente, arrossendo ancora. Ci assomigliamo tanto, anche lei è molto timida e riservata, ma solo con chi non dimostra di meritare la sua fiducia e sono felice che si fidi di me tanto da rivelarmi ciò che è successo con Luke.
"Anche oggi mi ha baciata" continua, guardando il vuoto troppo assorta nei suoi pensieri.
"Forza Kendall, parla non tenermi sulle spine" la incito emozionata, sdraiandomi sul mio letto e lei sistemandosi più comodamente sulla sedia girevole della mia stanza.
"Oggi l'ho fermato in corridoio per chiedergli scusa, dato che sono scappata- dice, sottolineando l'ultima frase, dato che io le ho fatto un duro discorsetto sulle fughe come quelle- quando sono imbarazzata tendo a parlare troppo per questo lui mi ha baciata di nuovo, forse, per zittirmi" inizio ad urlare e a battere le mani, facendola sobbalzare. Sono davvero felice per lei, anche se questa mia reazione è un tantino infantile.
"Che cosa romantica- dico con aria sognante- degno di una storia d'amore con i fiocchi" scherzo, iniziando a saltare sul letto e battendo le mani come una bambina. È proprio come quando avevo dodici anni e sognavo un amore come quello dei film o dei libri, ho smesso di sognare quando il principe azzurro è scappato con il suo destriero e il suo sostituto era un vero stronzo.
"Cosa romantica? Mi ha praticamente zittita" ride Kendall seguita da me.
"Forse a volte tendi a parlare un po' troppo, piccola Anna dai capelli rossi" mi avvicino minacciosa e inizio a farle il solletico. Mi piace questo rapporto che si è creato con lei. Maya sarà sempre l'unica persona pronta a capirmi, l'unica con cui posso e voglio condividere ciò che accade nella mia vita, ma ciò non significa che non posso dare una possibilità anche a Kendall adesso. Credo che io, lei e Maya diventeremo un bel trio un giorno.

"Basta, Alex- mi fermo, dato che anche io ho la pancia che mi fa quasi male a causa delle troppe risate, e torno a sedermi sul letto- comunque mi ha anche invitata ad uscire con lui stasera" scoppio ad urlare nuovamente e lei diventa paonazza.
"Alex cos'hai tanto da urlare?" domanda la nonna dal corridoio.
"Scusa nonnina" rispondo, di rimando, con voce innocente.
"Cosa-diavolo-ci-fai-ancora-qui?" chiedo lentamente a Kendall, che mi guarda confusa.
"A che ora dovete vedervi?" chiedo interessata. Ho una fantastica idea.
"Alle 7. Perché quello sguardo?" dice tranquillamente, facendo spallucce.
"Quando pensavi di dirmelo?" chiedo un po' delusa. Spero che lei voglia andarci perché anche se ha paura dei suoi sentimenti Luke merita una possibilità.
Parli proprio tu di sentimenti?
Già! I miei sono abbastanza contrastanti fra loro, non so mai cosa provo per gli altri o per me stessa.

"Io non sono sicura di volerci andare, Alex. - si siede al mio fianco sul letto- insomma sappiamo tutti com'è Luke, lui è come gli altri della squadra, sono tutti uguali" mormora pensierosa. Spero che lei non dica sul serio, sono più o meno tre mesi che lo conosce non può pensare questo di lui. Non credo assolutamente che Luke sia il solito cattivo ragazzo, palestrato e strafottente riguardo i sentimenti altrui.
"Frena, frena, frena. Tu mi stai dicendo che perché Luke fa parte della squadra è uguale a quei trogloditi? Esclusi Cameron e Adam, ovviamente" spalanco gli occhi per fargli capire il mio disappunto.
"Ok, forse. Ma è il mio primo appuntamento, poi mi ha baciata così senza un vero motivo. Lui è-" la interrompo prima che finisca con lo scoppiare in lacrime, capendo l'occasione che sta per sprecare solo per paura.
"Ascoltami! Tu adesso smetti di piangerti addosso e ti prepari per andare al tuo primo appuntamento. Arrivi lì e fai ciò che senti di fare, affronta le tue paure Kendall, non provare a farti sopraffare da esse."

Dopo venti minuti, accompagno Kendall alla porta abbracciandola e augurandole buona fortuna. Luke, appoggiato alla sua macchina, mi saluta da lontano. Anche lui è molto elegante, indossa un jeans blu scuro, un maglioncino blu e dei semplici dottor Martens neri. Io, invece, sono fiera del lavoro che ho fatto con Kendall per tutto il pomeriggio, dopo la nostra chiacchierata. Lei indossa un vestitino nero che le arriva fin sopra al ginocchio, degli stivaletti rossi e un cappotto rosso. I capelli sono raccolti in una semi coda che lascia libere alcune ciocche rosse.

Entro in casa sorridente. Sono felicissima per loro e spero che Luke non ferisca Kendall in nessun modo perché penso veramente che lei non se lo meriti.

Mi volto confusa, quando sento la porta bussare. Se è di nuovo lei la spedisco in macchina a cal...
Non ho il tempo di terminare i miei piani, nel caso fosse stata di nuovo Kendall, che mi ritrovo davanti l'unica persona in grado di farmi spegnere il sorriso raggiante, che avevo stampato in volto, in tre secondi. E pensare che un tempo lui mi regalava questi sorrisi.

"Che ci fai qui?" chiedo senza troppi giri di parole, appoggiata allo stipite della porta, quasi sento mancarmi il pavimento sotto i miei piedi.
"Sono passato a farti un saluto" mormora stupito dal mio modo di rispondergli. Sono cambiata Austin, vorrei ribadirgli, non stupirti tanto.
"Finalmente parti per un altro posto sconosciuto, menomale che questa volta sei passato ad avvisarmi. Domani mattina sarei scoppiata in lacrime alla notizia della tua partenza" affermo con sarcasmo.
"Non parto. Volevo salutare solo una vecchia amica e passare del tempo con lei" dice semplicemente, stampandosi un ghigno all'angolo della bocca.
"Hai sbagliato porta. Io non sono né vecchia né tantomeno tua amica." lo saluto con la mano e, dopo avergli regalato un sorriso finto, chiudo la porta con un tonfo.

Dopo tutto questo tempo si è ricordato di avere un'amica? Sono stanca di soffrire a causa della sua lontananza, ora quella che lo allontanerà sono io. La sua vicinanza, anche solo a scuola, fa riaffiorare ricordi dolorosi.

Take me away with you! | In revisioneDonde viven las historias. Descúbrelo ahora