Piccolo regalino per voi

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Non sono morta,  non mi hanno rapito gli alieni,  quindi salve signorine belleeee😍😍😍
È un periodo pieno😵 Non chiedermi di restare quasi in uscita (un travaglio sarebbe stato meglio e più veloce😒),  Red Soul sotto editing, Cicatrici nel cuore sotto revisione prima che passi nelle mani della casa editrice, non contando casa,  lavoro, bambino e famiglia😩😩😫 ma nel frattempo ho le mani impastate in qualcos'altro🙊🙊🙊
Quindi...  OPS,  mi sta scappando uno spoilerino😏😏

Lei, intatta fuori e rotta dentro a causa di quello che i brutti eventi della vita possono portarti via;
Lui, che la paura non la vuole conoscere e che la vita la vuole vivere fino all'ultima goccia perché ogni giorno vede cosa significa starci oggi e scomparire domani.
La voglia di vivere contro la voglia di lasciarsi andare;
la forza emotiva contro la debolezza interiore;
Il rischio contro la sicurezza;
l'amore contro la paura.
😈😈😈
Vi regalo il prologo di "Dall'alba al tramonto"
Dite ciao a Nico e Virginia🙈🙈
...
...
...

Mi manca l'aria.
Provo a stringere i denti, a tenere salda l'anima incollata al corpo, a mantenere dritte le gambe per evitare di cadere a terra su questo pavimento bianco che sembra immacolato.
Avanti Nina, respira.
Quando provo a farlo il dolore è come se mi trafiggesse da parte a parte nonostante non sia stata toccata nemmeno con un dito, ma a volte, quando il male viene dall'interno, ti distrugge peggio di quello fisico.
Sposto gli occhi ovunque prendendo in considerazione l'idea di afferrare ogni cosa che mi capita a tiro e lanciarla a terra. Mi sento talmente a pezzi che voglio vedere massacrato tutto quello che mi trovo davanti.
E alla fine lo faccio.
Afferro le coperte da sopra il lettino e, tirandomele dietro, le lancio sul pavimento oltre i miei piedi soffocando l'urlo che invece vorrei tirare fuori. Sulla piccola scrivania ci sono decine di fogli e di cartelle impilate una sopra all'altra; faldoni divisi, problemi diversi, nomi sconosciuti... Non dovrei toccare niente, lo so bene che quelle sono cose importanti, ma la mente adesso non ha la minima intenzione di ragionare e quindi me ne fotto. Non me ne frega più nulla di niente e di nessuno.
Alzo il braccio e facendo forza spingo tutto a terra. I fogli diventano un altro strato di pavimento, le cartelline si spargono ovunque... Sto facendo un casino ma non mi importa: ho bisogno di distruggere tutto perché io non ce la faccio ad essere l'unica cosa distrutta.
Trattengo le lacrime, mi avvento sugli armadietti e ci sbatto contro con i pugni chiusi; il rumore sordo dello schianto a malapena lo sento perché nella testa rimbomba solo la mia voce che continua a chiedersi "ma quanto sei stata stupida?"
Ci provo a non crollare, ma poi le sue braccia mi afferrano da dietro bloccando qualsiasi tipo di movimento. Al naso mi arriva il suo profumo, quell'odore che sa sempre e solo di lui, diverso da quello di qualsiasi altra persona, e non ce la faccio a reggere oltre. Quell'urlo che ho cercato di trattenere irrompe dal mio stomaco ed esce dalle mie labbra portandosi dietro ogni lampo di luce, di speranza.
Scivolo con le ginocchia a terra senza più forze addosso, e lui mi segue pur di non lasciarmi andare. Il suo corpo culla il mio mentre continuo a piangere, non ho emozioni dentro a parte il terrore e la voglia di non arrivare a svegliarmi domani mattina.
Mi tiene stretta, e più lo fa più io bagno le mie guance senza trovare un maledetto appiglio che mi aiuti a smettere. Di tutte le cose che si possono fare al mondo, in questo momento vorrei solo spegnermi tra le sue mani, e lo farei con il sorriso se Dio me ne desse l'opportunità.
Sento la sua bocca sfiorarmi l'orecchio, ritrovandomi ad odiare il fatto che questa volta non riesco a sentire i brividi che di solito mi vengono quando mi tocca.
Questa volta piango, chiedendomi solo se sarà l'ultima oppure no.
«Ti prego Nina, non farmi questo» mi supplica, e anche se la sua voce è solo un sussurro ce la sento lo stesso la nota di pianto che fa tremare tutto, e mi uccide peggio quando lo sento dire che nelle condizioni in cui mi trovo non posso permettermi di lasciarmi andare così. Potrei creare un casino, potrei perdere quel poco che mi resta.
Lui parla, e nel frattempo mi atterra, mi dilania, continua a distruggermi parola dopo parola, respiro dopo respiro, battito dopo battito.
Vorrei rispondergli che non è così semplice, che non posso fermare tutto. Non posso tornare indietro per salvarmi perché inconsapevolmente la strada della salvezza me la sono bruciata da sola mesi fa.
Ma la voce non esce, al posto suo escono solo grida mischiate al pianto mentre il cuore mi si stacca dal petto.
Ci sono castelli che restano in piedi anche dopo la guerra; castelli che sopravvivono ad alluvioni, terremoti, bombardamenti. Si può pensare che sia grazie a qualche strana combinazione di materiali se quelle strutture imponenti restano tali per così tanto tempo, ma sono tutte stronzate. La calce è calce, i mattoni, seppur di colori diversi, restano sempre mattoni, e se loro si reggono ancora in piedi è solo grazie al fatto che nessuno ha mandato un maledetto cavallo di troia all'interno, perché è da lì che la distruzione inizia. Dall'interno, da quella piccola falla che per protezione nessuno dovrebbe conoscere, ma una volta che viene fuori allora calce e mattoni diventano pura e semplice carta.
Nessuno se ne rende conto ma la vita, la vita di ogni sacrosanta persona presente su questo pianeta, ha proprio la stessa consistenza della carta: delicata, fragile, in un modo talmente frangibile che anche una misera goccia d'acqua può avere il potere di farla morire nel giro di mezzo secondo, e nell'esatto momento in cui qualcuno -o qualcosa- intacca il tuo punto debole, quella falla che doveva restare nascosta, ti rendi conto che l'intero tuo mondo sta per esplodere.
I muri si infrangono.
Le spesse finestre che hai impiegato anni ad ispessire scoppiano.
Pietra dopo pietra, tutto cade a terra.
Crollano le bugie.
Crolla la verità.
Crolla la psiche umana, perché il cervello è una macchina troppo complessa da poter riparare in tempi brevi.
E allora ti estranei, guardi tutto dal di fuori, e ti rendi conto che non sono solo semplici pezzi quelli che sono si sono infranti contro il pavimento, ma qualcosa di molto più grande: il tuo castello.
Il tuo intero castello è appena crollato.
E lui aveva promesso di proteggere il mio, quello emotivo, quello in cui mi sono rinchiusa per mesi, e tutto quello che mi ritrovo adesso, in questo preciso istante, è che a crollare,  purtroppo, saremo in due.

🙈🙉🙊
Buona giornata signorine❤😘💗

I Ricordi che ho di teTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon