II - Caccia.

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La domenica tanto attesa arrivò prima del previsto

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La domenica tanto attesa arrivò prima del previsto. La signora Haruki Tatsuya, così come altri sospettati, erano pedinati e spiati da Near. In quell'operazione si era fatto aiutare dalla polizia giapponese, la quale aveva molto rispetto per lui.

Haruki Tatsuya era stata avvistata con un cellulare nero del quale non fu possibile rinvenire al produttore. Gli omicidi continuarono ad accadere nella maggior parte dei casi quando non potevano vederla direttamente, tipo quando era a casa, in macchina o nel bagno di un ristorante, da sola. Questo particolare era favorevole alla teoria di Near, perché se così fosse stato, significava che i posseduti avevano ricevuto l'ordine di non mostrare mai il Death Note a sconosciuti.

La notte domenicale del possibile trasferimento veniva osservata con interesse da tutti e quattro. Telecamere e cimici segrete avevano invaso la vita di Haruki Tatsuya senza che ella se ne accorgesse.

Quella notte la donna si avviò verso un luogo appartato, al limitare di un bosco.

Le telecamere poste nella sua macchina mostravano una donna dall'espressione preoccupata e stressata.

Rivolgeva tante occhiate furtive al cellulare che aveva adagiato sul sedile accanto, come se da un momento all'altro dovesse esplodere.

Quando arrivò alla sua destinazione, solo le cimici nei suoi vestiti potevano dare un'idea al gruppo investigativo di cosa stesse accadendo.

Si sentiva il rumore dei suoi passi nel bosco, le foglie secche e i ramoscelli che venivano rotti al suo passaggio, anche se nessuna immagine accompagnava tale suoni, non fu difficile utilizzare l'immaginazione.

Ad una certa si fermò.

Fu Tatsuya a parlare per prima.

-Okyasu Shiroki, ho una cosa importante da consegnarti.

Dopo un breve silenzio si sentirono ulteriori foglie e ramoscelli calpestati.

-Grazie, Haruki Tatsuya, ti prego di spiegarmi quale sarà la mia responsabilità.

-Dovrai continuare il verbo di Kuro Kira, utilizzando questo oggetto, ma solo quando sarai solo e nessun potrà vederti. Se non lo farai morirai.

-Cosa vuole che io faccia?

-Segui le indicazioni dell'oggetto e lo saprai. Addio, Okyasu Shiroki.

-Addio, Haruki Tatsuya.

Near era rimasto imbambolato, completamente rapito dalle parole che i due si erano scambiati. Intanto il rumore della foresta riprese il controllo del silenzio, finché non si sentì la donna risalire in macchina.

-È ancora viva.

Affermò Darius a bassa voce e con le sopracciglia corrugate.

Tornarono a visionare le immagini delle telecamere poste nella macchina.

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