II - Guardiana del Mu.

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I due Shinigami fecero un viaggio lungo, ma che per le loro esistenze risultava semplicemente un viaggio, né lungo, né corto

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I due Shinigami fecero un viaggio lungo, ma che per le loro esistenze risultava semplicemente un viaggio, né lungo, né corto.

Quando arrivarono ai Cancelli del Mu il buio li inghiottì.

Sotto di loro comparvero delle luci a illuminarli.

-Doth, la Guardiana del Mu ha accettato la nostra presenza.

-L'ho notato, Amuris. Dobbiamo solo aspettare, presto comunicherà con noi.

Un'altra luce comparve nel grande buio, illuminando dal basso un grande viso nero scheletrico con occhi di diamante giallo, attorno a tale losca figura si poteva intravedere una nebbia grigiastra.

-Spetta a voi comunicare per primi, Shinigami. Siete stati voi a venire da me, non io da voi, quindi presentate voi e le vostre richieste alla Guardiana del Mu.

-Ci scusi, potentissima Guardiana del Mu. Il mio nome è Doth, il mio amico invece si chiama Amuris.

-Cosa volete, Doth e Amuris?

Doth prese coraggio e si avvicinò leggermente alla Guardiana del Mu.

-Vorremmo poter lasciar cadere i nostri Death Note sulla Terra senza morire e senza fare i conti con il nostro Re. Questa è la nostra richiesta, ci proponga il suo prezzo.

Ci fu un silenzio, la Guardiana del Mu stava riflettendo.

-Perché mai degli Shinigami vorrebbero perdere la possessione del mezzo che li fa rimanere in vita? Cosa ci guadagnerebbero? E perché sono disposti a qualcosa di così rischioso come richiedere i miei servigi affinché questo accada?

Doth guardò verso Amuris e decise che la cosa migliore era essere sinceri.

-Perché vogliamo divertirci. Il nostro intento è consegnare i nostri Death Note a degli umani simili a Light Yagami e vedere cosa poi potrebbe accadere. L'umano che verrà scoperto per primo, porterà la sconfitta allo Shinigami a cui apparteneva il quaderno in precedenza. Quindi è un gioco che facciamo tra di noi. E vogliamo giocarlo, a tutti i costi.

La Guardiana del Mu iniziò a ridere, una risata mostruosa che fece ballare le luci che li illuminavano.

-Ma questa è la cosa più divertente che abbia mai sentito! Non posso credere che vi sia venuta in mente un'idea del genere e che avete avuto il coraggio di venire fin da me per realizzarla. Sapete che vi dico...

La Guardiana del Mu si avvicinò di colpo agli Shinigami.

-Che lo farò! Vi aiuterò a far cadere i vostri Death Note nel mondo degli umani! Anche io ho seguito con molto interesse le gesta dell'umano Light Yagami, visto che sarebbe diventato proprietà del mio regno una volta morto. E vi devo confessare che niente mi ha intrattenuto come le sue avventure. Se il vostro intento è trovare, non uno, ma ben due umani capaci delle stesse gesta di Light Yagami, vi aiuterò a farlo... gratuitamente!

-Da...Davvero, Guardiana del Mu?!

Chiesero all'unisono gli Shinigami.

-Certo! Ma a una sola condizione...

E si avvicinò ancora di più, stavolta minacciosa.

-Se mi farete divertire quanto mi ha fatto divertire Light Yagami, o magari di più, non dovrete pagare nulla, ma se mi annoierò, il resto delle vostre esistenze lo passerete nel Mu. Quando il gioco finirà, secondo le vostre regole, saprete se mi sono annoiata o meno e di conseguenza il destino che vi aspetta. Queste sono le mie condizioni. Accettate?

Gli Shinigami si guardarono a vicenda, Amuris annuì a Doth. Tra i due si mostrò il più convinto.

-Io, Amuris, accetto le sue condizioni, Guardiana del Mu.

Doth non si fece aspettare.

-Anche io, Doth, accetto le sue condizioni Guardiana del Mu.

La Guardiana del Mu si allontanò da loro ridendo di gusto. Davanti a lei comparve una pergamena per gli Shinigami.

-Perfetto! Serve solo la vostra firma sul contratto. Ah! Quasi dimenticavo! Per rendere le cose più interessanti ho dei doni speciali per gli umani che sceglierete. Basta che voi li proponiate di accettarli e sta a loro se utilizzarli o meno. E con questo, è tutto.

-Grazie, Guardiana del Mu.

Fu la risposta di entrambi. Presero le penne con cui di solito scrivevano sul Death Note e firmarono il tanto agognato contratto.

A quel punto il buio attorno a loro scomparve e si ritrovarono nel loro mondo davanti ai Cancelli del Mu sigillati.

Entrambi avevano in mano una copia del contratto appena siglato.

-È fatta, Amuris. Non possiamo tornare indietro.

-Ne sono più che consapevole. E sto morendo di paura, ma anche di eccitazione.

-Sono contento, amico mio. Era proprio questo che speravo. Mi sento come te, cioè... una favola. Sei pronto?

-Più che pronto.

E così, i due Shinigami furono in grado di arrivare sulla Terra per consegnare il loro quaderno a degli umani senza incappare nella limitazione imposta dal loro Re.

A differenza di Ryuk, dove avrebbero fatto cadere i quaderni non sarebbe stato un caso, infatti si misero alla ricerca dei migliori candidati per diventare i nuovi proprietari.

Doth, a differenza di Amuris, aveva già messo gli occhi su un umano prima ancora di proporre il gioco a Doth, mentre quest'altro partiva completamente da zero, ma aveva le idee chiare sul genere di umano che avrebbe scelto.

Il gioco era iniziato.

 Il gioco era iniziato

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