I - Guardiana del Mu.

484 19 7
                                    

Il mondo degli Shinigami (Dei della Morte) era la solita landa misteriosa e desolata dove poco accadeva, poco si muoveva e poco si sentiva

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Il mondo degli Shinigami (Dei della Morte) era la solita landa misteriosa e desolata dove poco accadeva, poco si muoveva e poco si sentiva.

Due di queste creature si erano posizionate in una buca oscura affinché non fossero disturbate dai loro simili.

Il più alto e magro degli Shinigami aveva abiti, tra cui un mantello, di colore rosso sangue e accessori argentati; il suo viso era allungato, gli occhi neri e le pupille rosse; stava giocherellando con una specie di yo-yo infernale.

Il suo nome era Doth.

Quello accanto a lui invece si chiamava Amuris.

Era molto più basso e tarchiato; indossava abiti violacei e un velo che gli copriva l'orribile volto lasciando intravedere solo la bocca; aveva in mano un bastone ossuto su cui si reggeva.

Doth e Amuris chiacchieravano amichevolmente di un avvenimento ben presente al loro mondo: quello che accadde con il Death Note dello Shinigami Ryuk nelle mani dell'umano Light Yagami.

Sin da quando il quaderno cadde sulla Terra non si persero nemmeno una delle disavventure dell'umano, osservando quello che accadde con entusiasmo, quasi fosse una serie tv.

Si erano appassionati alla storia di Light Yagami e si incontravano nella loro buca per visionare in compagnia le sue avventure attraverso un portale.

Ma, per loro sfortuna, quella storia era ormai giunta alla fine, ben dodici anni fa.

Continuavano a riunirsi in quella buca solo per parlarne, ricordando una delle poche cose che aveva reso le loro esistenze un po' più tollerabili.

Doth e Amuris erano Shinigami per niente contenti della loro esistenza, ecco perché erano diventati amici così stretti, condividevano lo stesso stato d'animo.

A Doth scappò una breve risata che interruppe il silenzio mortale che li circondava.

-Che c'è, Doth?

-Niente, Amuris. Mi era venuta in mente quella volta che Light Yagami e il detective L. Lawliet se le sono date di santa ragione.

Anche Amuris rise brevemente.

-Quello sì che è stato divertente. Uno dei miei momenti preferiti invece è stato quando Light Yagami ha rinunciato al Death Note sviando così tutte le indagini, semplicemente geniale.

-Amuris, saranno mille volte che me lo dici, le so tutte a memoria le tue scene preferite.

-Mi dispiace, Doth, ma in questo mondo infernale è dannatamente facile diventare ripetitivi.

Il silenzio calò di nuovo tra di loro, finché non fu interrotto da un'altra risata di Doth.

-Stavolta a cosa pensavi, Doth?

-A quella volta che il detective L. Lawliet ha asciugato i piedi di Light Yagami. Così evidente, ma così sottile, il suo messaggio. Attraverso quel gesto aveva ammesso la sua sconfitta. E forse fatto anche pace con l'idea che sarebbe morto da lì a poco.

Death NoteSWhere stories live. Discover now