Chapter 7

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La notte era calata da qualche ora e Ashton stava uscendo di casa per raggiungere Michael e Calum che lo aspettavano vicino al chiosco.

Il loro luogo di ritrovo non era molto lontano dalla loro abitazione e una passeggiata di qualche minuto, aiutava il ragazzo a schiarirsi le idee.

Trovò gli amici seduti sulla chaise-longue poco lontana dal chiosco, intenti a chiacchierare tra di loro.

Entrambi indossavano una canotta ed un jeans scuro ma era impossibile confonderli tra di loro; Michael aveva una carnagione molto chiara, che spiccava su quella ambrata di Calum.

Ashton li salutò con un cenno della mano e venne ricambiato dagli amici con qualche pacca sulla spalla.

Probabilmente il moro sapeva cosa stava passando in quei giorni ma il biondo non ci fece molto caso e decise di non porsi domande.

Poco dopo erano arrivati al locale.

Non distava molto dal chiosco; circa venti minuti a piedi.

Dentro la discoteca la puzza di alcool e fumo era soffocante ma i ragazzi decisero di andare a bere qualcosa.

Ashton aveva bisogno di sfogarsi in qualche modo e l'alcool era la soluzione più vicina.

Bevve degli shortini uno dietro l'altro e poco dopo, la sua mente era leggera e sgombra da tutti i pensieri. Probabilmente bevve qualcosa in più, perché lentamente, cominciò a perdere il controllo di se stesso. L'alcool animava il suo corpo.

______

Erano passati ormai due giorni dalla visita di Oryan e Karis sentiva l'ansia aumentare per la sua prossima visita.

Quel giorno, la castana era rimasta per oltre mezz'ora accasciata sul pavimento, nascosta nel petto del ragazzo. Sentiva un vuoto che la divorava dentro e dopo il quasi-tradimento della sua migliore amica, sentiva che tutto ciò su cui si era appoggiata in quegli anni era crollato.

Aveva deciso di ricominciare tutto da zero. Di iniziare una nuova vita e di abbandonare il passato. Cominciò a portare rancore dei confronti di Oryan e si rese conto di non appartenere più a quella città. Si rese conto di odiare Recondita. Ormai il suo sogno era di viaggiare per il mondo,il vero mondo; quello che si era persa in sedici anni di vita.

Luke, invece, aveva cominciato ad ideare una potenziale via d'uscita da quella trappola subacquea; chiese più volte agli amici in superficie, di trovare qualche modo per tirarli fuori da lì, ma i risultati furono nulli.

Quella notte, il ragazzo lesse a Karis, un capitolo sull'Italia e la ragazza non smetteva di dirgli quanto volesse visitarla. Lui le aveva promesso che un giorno ci sarebbero andati e adesso, con zero modi per ritornare in superficie, si sentiva un totale schifo.

Degli spari forarono l'aria.

Entrambi i ragazzi, si fiondarono alla finestra, scorgendo un quadro veramente raccapricciante: Un'anziana signora, che ospitava un intruso, aveva sparato ad una guardia che giaceva sul suolo in una pozza di sangue. Poco dopo, erano arrivati i rinforzi, che avevano catturato ed ucciso, sia l'intruso che la vecchia.

Entrambi i corpi erano coperti da un telo macchiato di rosso. Karis si sentì contorcere lo stomaco.

Vide le guardie entrare ed uscire dalle case circostanti; stavano controllando le abitazioni.

-Corri a nasconderti!- urlò la ragazza al biondo. La castana gli mostrò un'insenatura murata ancora più profonda dietro l'armadio. Il ragazzo, in un primo momento,rimase sorpreso ma pochi secondi dopo, Karis stava alzando, quella che apparentemente sembrava un muro di mattoni, ma che in realtà, era un semplice rettangolo di cartongesso.

Posizionò l'armadio al suo posto e poco dopo sentì bussare alla porta. Si ritrovò davanti due figure alte e slanciate in divisa rossa, armate fino ai denti.

-Siamo qui per un'ispezione, signorina Gray- disse la guardia più anziana. Aveva una barbetta ispida e il viso era segnato dalle rughe.

-C-certo, entrate pure- rispose cercando di trapelare il nervosismo.

-Ultimamente, molti intrusi stanno invadendo la nostra adorata città; entrano dalla miniera e molti di loro cercano di scappare dirigendosi verso il palazzo centrale.- la guardia camminava circospetto per la casa della castana, controllando in ogni fessura/nascondiglio, possibile.

-Degli illusi, certamente- rispose la ragazza.

-Proprio così. Perfetto signorina, è tutto apposto, passi una lieta giornata- entrambe le guardie uscirono chiudendo delicatamente la porta alle loro spalle. Karis tirò un sospiro di sollievo.

-Woah- disse Luke appena uscito dal nascondiglio -Come mai hai quella seconda rientranza nel muro?-

-Beh, mio padre l'aveva creata per nascondere i propri progetti nel caso di un'ispezione- entrambi i ragazzi si erano spostati in salotto, l'ultima camera dell'appartamento. Era arredata molto semplicemente e le mattonelle erano presenti anche in quella stanza.

-Progetti?- rispose il ragazzo senza alzare lo sguardo da un foglio scarabocchiato.

-Credo volesse uscire da qui. Ma i progetti sono scomparsi assieme a lui.- Rispose giocherellando con le ciocche scure. -Ma, cosa stai disegnando?- continuò sporgendosi sul foglio del ragazzo.

C'era disegnata una ragazza con il naso molto lungo ed una lingua biforcuta che le usciva dalla bocca.

-Questa é la tua amica Oryan- disse mostrandole il disegno.

-Sembra proprio una strega- commentò tra le risate.

-Beh, é quello che é. Non é vero?- alla domanda, posta con un tono ironico, si susseguirono fragorose risate provenienti dai due ragazzi che continuavano a disegnare sul quel disegno mal uscito.

Karis ci aveva aggiunto delle corna e diversi nei sul volto, mentre Luke, aveva terminato il tutto con delle enormi orecchie elfiche.

Poco dopo, il campanello suonò di nuovo.

-Parli del diavolo ed escono le corna- imprecò sotto voce il biondo.

La ragazza non trattenne una risata.

Spazio autrice. 🎀

Heeeeeeey come state?

Scusate se ieri non ho aggiornato, ma non avevo il capitolo pronto 😭

Btw spero che questo vi piaccia Aw

Un bacio xoxo

Harrodvs 🎀

Underwater || L.H.Where stories live. Discover now