Underwater || L.H.

Chapter 4

Karis era già svenuta più volte nel tentativo di ricordare quel sogno, ormai ne era abituata. Era come un fantasma che usufruiva della sua energia per mostrarsi, ma lei, cedeva prima che esso emergesse.
La ragazza sentì un boato ed aprì improvvisamente gli occhi. La vista pian piano diventava sempre più nitida e i rumori più forti. Scrutò con cautela la stanza e, risultandole sempre la solita camera da letto, rimase un po'delusa. Luke era sulla poltrona difronte al letto,e, quando un altro rumore sordo tagliò l'aria, scattò vicino la finestra in legno scuro.
-Cos'era?- sussurrò. Quello che le uscì dalla gola, più di una domanda, sembrava un mugolio; si schiarì la voce.
Luke si girò scosso. Karis lesse nei suoi occhi la paura.
-Luke, cosa é successo?-
Il ragazzo non rispose ma si avvicinò alla ragazza e l'aiutò ad alzarsi dal letto per portarla vicino alla finestra.
-Nasconditi dietro la tenda- suggerì la ragazza scorgendo i caschi rossi delle guardie.
Le si rivoltò lo stomaco.
Vide dei corpi stesi dove qualche giorno fa c'era quello del biondo senza sensi.
Erano un'uomo ed una donna sulla quarantina, immersi in una pozza di sangue; guardie armate li portavano via.
-A-aspetta qui- balbettò indietreggiando verso la porta.
-Nasconditi dietro l'armadio, c'è una cavità nel muro; restaci finché non te lo dico io- Luke eseguì gli ordini e dopo pochi secondi era scomparso.
Il padre di Karis aveva escogitato quel nascondiglio per deporci oggetti di valore che però, dovette vendere per ristrutturare la vecchia casa in cui viveva.
La ragazza prese sveltamente una giacca appesa all'entrata, dopodiché uscì lasciando la porta socchiusa.
Il vento le soffiava nei capelli, che si libravano intorno al volto, senza che la castana se ne curasse.
-Scusi, cosa é successo?- chiese avvicinandosi ad una delle guardie in divisa rossa.
-La signora Cole ospitava questo intruso proveniente da qualche galassia misteriosa a casa sua, tutto ciò,a nostra insaputa. Li abbiamo scovati e catturati. Non c'è più nulla di cui preoccuparsi, signorina Gray.- rispose con un cenno di cappello, dopodiché, versarono un liquido sui due corpi e gli diedero fuoco, lasciandoli divorare dalle fiamme che danzavano attorno ai due cadaveri.
Karis sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime; cercò di trattenerle, ma appena arrivò in camera, le sue guance furono inondate da goccioline salate.
-Hai sentito tutto, vero?- Luke non era più dietro l'armadio; sedeva sul letto con le mani sulle ginocchia e lo sguardo verso la ragazza.
-Si...- ammise
-Karis, ti ringrazio per avermi salvato quella notte, ma se vuoi lasciarmi andare, fai pure. Nessun rancore.- continuò il ragazzo.
-No.- rispose asciugandosi le lacrime. -Non farei mai una cosa del genere. Resterai qui e ti aiuterò a tornare alla tua Australia prima che ti trovino.-
Karis adesso aveva paura. Stava giocando col fuoco, e avrebbe potuto scottarsi.
-Grazie- disse dolcemente -ti prometto che ti porterò via da qui, sempre se lo vuoi.-
La ragazza si sentì avvampare, il cuore minacciava di esploderle nel petto. Davvero sarebbe andata via da Recondita? Davvero avrebbe potuto svegliarsi in un luogo diverso da quello? Avrebbe visto il cielo?
-S-si, certo! Ovvio che vengo! Voglio andarmene via da questo posto!- affermò ricomponendosi. Tutti quegli avvenimenti le avevano rovinato l'alibi che si era faticosamente creata dopo la morte dei genitori; una corazza di ferro che la sosteneva in qualsiasi occasione. Ma, anche il ferro si arrugginisce.
Luke sorrise; un sorriso stanco ma felice, Karis voleva sapere di più su di lui. Riusciva a cogliere un velo di tristezza dietro quei meravigliosi occhi azzurri.
-Raccontami la tua storia- disse tutto d'un tratto la ragazza sedendosi sul pavimento difronte alla sua figura.
Per qualche secondo il ragazzo sembrò spiazzato ma poi, riacquistò sicurezza.
-Beh, la mia storia inizia in Australia; sono stato lì fino alla fine del liceo, dopodiché sono venuto alle bahamas per godermi un po' di relax. Ma, la storia della mia vita, inizia in biblioteca, quando io ed il mio migliore amico, trovammo un libro che parlava di questa città. Da lì, decisi di scoprine di più per rivelarne la verità agli appassionati come me, ed eccomi qui. Su un letto di una casa di quella città misteriosa, a raccontare la mia storia ad una ragazza che ho appena conosciuto.- Concluse con tono ironico.
-Che differenza c'è tra "la tua storia" e "la storia della tua vita?"- chiese inclinando leggermente il volto.
-Beh,"la tua storia" è un'autobiografia; piatta e monotona, mentre, la "storia della tua vita" è un libro di avventure; piena di alti e bassi.-
Era davvero sicuro di se quando parlava, notò Karis. Gesticolava molto e non distoglieva lo sguardo dai suoi occhi. Era affascinante ascoltarlo.
-Facciamo un patto- suggerì la ragazza accovacciandosi sulle ginocchia.
-Che tipo di patto?- rispose lui con un mezzo sorriso.
-Io ti aiuto a scrivere il tuo articolo mentre tu mi leggi il libro del mondo tutte le sere.
-Intendi il libro di geografia?- la ragazza annuì
-Allora? Ci stai?- Chiese porgendogli il mignolo.
-Ci sto.- Rispose stringendoglielo. La promessa era saldata.

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Michael gli aveva lasciato un messaggio sul telefono con scritto "vieni alle otto a casa mia. mike xx".
Erano le sette meno dieci ed Ashton stava per bussare al campanello dell'appartamento di Michael e Calum. Probabilmente il ragazzo dai capelli lilla era solo in casa.
Citofonò e fu lui a rispondere.
-Chi è?-
- Sono Ash-
-Ehy Ash, sali al terzo piano.-
Qualche minuto dopo, Ashton venne accolto dall'amico che lo condusse in cucina.
-Allora Mike, oggi al chiosco eri serio? Cioè, hai davvero un modo per metterci in contatto con Luke?- chiese sedendosi su una sedia.
-Non sono mai stato così serio, amico.-

spazio autrice 🎀
Heeeei come state?
Volevo ringraziarvi per le 300 visualizzazioni e i molti voti. Grazie mille, sono davvero felice che la mia storia vi piaccia.
Spero che continuiate a supportarmi e ad esprimermi le vostre opinioni nei commenti 💝
Mi scuso in anticipo per possibili errori di battitura 💋💋
Un bacio
Harrodvs 💝