48. Tagliare il Filo d'Intreccio

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Bridget

Dicono che il primo amore sia il più bello.

Ti lascia un segno indelebile dentro. Innamorarsi per la prima volta è scoprire un universo tutto nuovo. Sentimenti travolgenti, intensi, fantastici. Accade tutto insieme e così velocemente che quasi non te ne accorgi. È perfetto.

La mia prima cotta è stata Henry Anderson. Ho scoperto di essermi infatuata del mio migliore amico durante la terza media, quando ad ogni suo sguardo sentivo le cosiddette farfalle nello stomaco. L'ho amato in silenzio per due lunghissimi anni, finché, un giorno, non mi ha confessato di provare qualcosa per me.

Tra tutte le ragazze che aveva avuto, nessuna era paragonabile a me, a detta sua. Scaturivo in lui un meccanismo nuovo e del tutto estraneo. E per me era esattamente lo stesso.

Henry è stato il mio bacio, il mio primo fidanzato, il mio primo "ti amo".

Henry è stato il mio primo tradimento, il mio primo cuore spezzato, la mia prima sofferenza d'amore.

Che senso ha donare tutto il tuo affetto a una persona se tanto ti viene rilanciato addosso? Gli ho donato il mio cuore e la mia anima, e lui li ha ridotti a brandelli.

Non ho mai avuto il tempo di pensare a lui da quando sono in Accademia. Né a lui né a Katherine. Per questo faceva meno male. Se non ci pensi, diventa insofferente, dopo un po'.

E, poi, ero sicura di aver trovato di nuovo l'amore.

Mason si è insinuato in me come una tempesta: all'inizio debolmente, poi sempre più forte. Un uragano impetuoso che mi ha stravolto la vita. Non era programmato. È stato un colpo di fulmine, tra noi.

Grazie a lui ho compreso che, in realtà, ciò che provavo per Henry non era amore. Era solo un profondo affetto. L'amore è un turbine di emozioni esplosive e magiche. Le stesse emozioni che provo per Mason.

Mason Evans è stato il mio primo vero amore. Mi ha incasinato talmente tanto la testa che non ci capivo più niente. Era costantemente il centro fisso dei miei pensieri. L'amore ha acquisito nuovamente un senso, grazie al Guerriero dagli occhi neri e profondi.

Così ho donato il mio cuore una seconda volta.

Ed è stato distrutto una seconda volta.

Quando Carter è entrato nella mensa, aveva un'aria strana. Sembrava quasi che volesse trovarsi in qualunque altro luogo tranne che lì.

Sul viso contento di Alexandra ha fatto immediatamente capolino un sorriso di pura felicità, che si allargava sempre di più man mano che Carter si avvicinava.

«Ciao» ha sussurrato il Guerriero sulle labbra della sua ragazza, dove poi ha stampato un dolce bacio.

Emily ha distolto lo sguardo, fingendo di essere attratta da qualcos'altro.

«Non eri di Sentinella?» ho chiesto a Carter, dando voce ai miei dubbi.

«Ho finito prima del previsto» ha risposto vagamente.

«Dov'è Mason?» ha chiesto Emily, interrompendo le effusioni che Carter si stava scambiando con la sua fidanzata.

«Ehm... l'ho visto poco fa» ha balbettato lui, come preso alla sprovvista.

Eppure non c'era niente di insolito in quella domanda. Che gli prendeva?

«Vuole parlarti» ha sputato quelle parole rapidamente, tutte insieme, rivolto a me. È un miracolo che sia riuscita a coglierne il significato. «Ti aspetta nella sua stanza.»

Il Segreto della DinastiaWhere stories live. Discover now