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Il cielo in quei giorni era scuro, tetro e nuvoloso. Un vento forte continuava a soffiare, creando un gran rumore quando si infrangeva sulle finestre delle case.

Sabine era lì, mentre guardava fuori dalla finestra del suo salotto, seduta sul divano insieme al suo fidanzato.

"Pensi sia per colpa loro?" Chiese allora il moro, guardando anche lui il cielo scuro e facendo sussultare la ragazza. Non lo sapeva proprio.

"Ormai tutto ciò che succede è colpa loro, quindi perché non anche questo" rispose lei, alzando le spalle e rivolgendogli un sorriso stanco. Quella situazione di tensione li stava mangiando vivi. A loro due così come a tutto il branco.

"Ragazzi, a tavola!" Esclamò Rosalie dalla sala da pranzo, mentre disponeva le varie portate sopra il tavolo, aiutata da Marilene, la quale le stava raccontando del bellissimo weekend passato con Nelson.

Quel giorno le loro famiglie avevano deciso di organizzare un pranzo tutti insieme e aggiornarsi sugli ultimi avvenimenti. Fortunatamente i loro genitori andavano piuttosto d'accordo, a contrario di Lucy e Alex. Quei due erano tanto diversi quanto simili, forse questo era il motivo della loro rivalità.

"Io mi metto a capo tavola" disse il castano, alzando la mano e posizionandosi dietro la sedia, pronto a spostarla, ma Lucy fu più veloce e si sedette lei

"Grazie per la sedia, troppo gentile" ghignò maligna la ragazza, facendo sbuffare Alex, che si sedette sul posto accanto al suo.

"I nostri fratelli non si amano proprio" le sussurrò Xavier all'orecchio e Sabine ridacchiò, per poi scuotere la testa e accomodarsi accanto al fratello, che le sorrise. I due non avevano ancora risolto tutti i loro problemi, ma andavano meglio di prima.

"Siamo così felici di avervi qui, Xavier è un ragazzo d'oro" disse Garett, dando dei colpetti sulla spalla del moro, il quale sorrise timido

"Grazie, signor Jenkins"

"Mio figlio è sempre stato un gentiluomo, ha preso da me" disse fiero Nelson, gonfiandosi il petto e alzando un poco la testa

"Ma dove?" Chiese invece sua moglie, facendo ridere tutti i presenti e smontando quell'aria da macho che il marito si era creato.

Il pranzo stava procedendo bene. Parlavano, ridevano e Lucy e Alex non si erano ancora staccati la testa. Quindi tutto bene, almeno finché un urlo straziante non squarciò l'aria, facendo sobbalzare tutti dallo spavento.

"Ma cos'è stato?" Chiese confusa Lucy, afferrando il coltello che aveva vicino e stringendolo tra le mani

"Dobbiamo andare" disse soltanto Sabine, prendendo la mano di Xavier e correndo fuori dalla sala da pranzo, uscendo poi dalla casa.

Il vento li colpì immediatamente, facendo volare i loro capelli dappertutto. Sabine si mise in posizione d'attacco, guardandosi intorno con molta attenzione, mentre Xavier tirò fuori le sue armi. Appena li individuò l'angelo si gettò a terra con violenza, facendo tremare la terra sotto i loro piedi quando atterrò.

Le loro famiglie uscirono immediatamente fuori e i Roberts presero le loro pistole, intimando poi ai due ragazzi di allontanarsi da qualunque cosa fosse quella cosa.

"Sabine, che fai? Sei disarmata torna qui!" Gridò spaventata Rosalie, ma lei non le diede ascolto, anzi si avvicinò ancora di più.

L'angelo la fissò confuso, inclinando la testa da un lato ed emettendo un urlo fastidioso. Alzò un braccio, pronto a colpire la ragazza, ma quando lo fermò tutti rimasero senza fiato. Sabine lo aveva bloccato.

Tirò fuori gli artigli e iniziò a stringere sempre di più il braccio, facendolo gemere e gridare dal dolore, poi alzò la testa verso il suo viso, ringhiando e guardandolo con i suoi occhi da licantropo.

Fantasy CreaturesWhere stories live. Discover now